Riapre il ristorante Modì. In menù l’omaggio a Don Minico

by Valeria Zingale

L’ 8 maggio di cento anni fa in un piccolo borgo dei peloritani nasceva Domenico Mazza, in arte Don Minico, scomparso nel 2015, che a Messina è celebrato come un mito. Chi non conosce la sua pagnotta alla disgraziata? Ancora oggi, sui colli San Rizzo, lo storico locale accoglie tutti i visitatori e gli amanti del gusto; la tradizione è rimasta immutata grazie al figlio Paolo e ai nipoti che gestiscono l’azienda agricola.

La pagnotta alla disgraziata di Don Minico

A ricordare Don Minico ci ha pensato lo chef Giuseppe Geraci che gli ha dedicato un piatto. “Don Minico è colui che ha inventato una sorta di panineria ante litteram – racconta Giuseppe Geraci – e che con la sua pagnotta alla disgraziata ha nutrito intere generazioni. Io ci andavo con mio papà da ragazzino, quando sui Colli San Rizzo a Messina passava il rally della città. Don Minico è scomparso nel 2015; quest’anno si celebrano i cento anni dalla sua nascita e mi è sembrato naturale creare un piatto a lui ispirato”. 

Prendendo dunque spunto dalla celebre pagnotta alla disgraziata – ovvero pane di casa farcito con melanzane, carciofini sott’olio e pomodori secchi, olive, formaggio, salame e abbondante peperoncino – lo chef Geraci ha creato un pane airbag farcito con pomodoro, melanzana, zucchina e cipolla confit, capperi, peperoncino e spuma di primosale. “Ci sono grandi storie da raccontare che appartengono al nostro territorio – dice Geraci – e io cerco di farlo con i miei piatti, attraverso la mia cucina”. Approfittando dei mesi di chiusura, inoltre, con la collaborazione di tutto lo staff, è nato un piccolo orto di erbe aromatiche al servizio del ristorante che – conclude lo chef – ci permette di avere erbette sempre fresche delle quali facciamo grande uso per i nostri piatti“.

Omaggio a Don Minico

Proprio in questi giorni, Giuseppe Geraci e Alessandra Quattrocchi, chef e responsabile di sala e sommelier di Modì a Torregrotta, hanno riaperto le porte del loro ristorante. Un’apertura che si nutre dell’entusiasmo di una nuova avventura, mantenendo la solidità dell’esperienza maturata negli anni passati. “L’entusiasmo e la voglia di ricominciare sono molto forti”, dicono Giuseppe e Alessandra che, di fatto, nei mesi scorsi non si sono mai fermati sperimentando piatti nuovi e nuovi abbinamenti con i vini. 

Il ristorante è aperto a cena dal lunedì al giovedì e nel fine settimana, dal venerdì alla domenica, pranzo e cena.

 

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