I piparelli sono biscotti secchi siciliani con le mandorle, che si inzuppano nella malvasia. Il nome di questo liquore deriva da una leggenda cristiana risalente all’occupazione musulmana, secondo la quale un villano che trasportava un’anfora con vino moscato imbattutosi in un governatore pregò Dio affinché tramutasse il vino in malva, esclamando “malva sia”. Nel 1973 la malvasia ottenne il riconoscimento D.O.C.
Tradizionalmente per la preparazione dei piparelli si usa lo strutto nell’impasto ma vi propongo anche la versione con l’olio extravergine di oliva. La ricetta è della signora Felicetta, con delle piccole modifiche che ho apportato! Provatela!
Ingredienti:
- 500 g farina 00
- 150 g zucchero semolato
- 100 g miele bio
- 150 g mandorle spellate e tostate
- 1/2 bicchiere olio evo (o 100 gr strutto)
- 2 uova
- Acqua q.b.
- 8 g bicarbonato
- Scorza di arancia
- Cannella
- Chiodi di garofano
- Pepe nero
Setacciate la farina, aggiungete gli aromi e lo zucchero. Unite le uova, l’olio oppure lo strutto e iniziate ad impastare. Se serve aggiungete poca acqua all’impasto. Formate un panetto morbido e liscio. Unite le mandorle tostate e formate dei filoncini lunghi spessi 1 cm. Adagiateli su carta forno e cuocete per circa 15 minuti, fino a doratura, in forno preriscaldato a 180 gradi.
Sfornate i filoncini, fateli raffreddare leggermente e tagliateli a fette spesse circa 1 cm. A questo punto i piparelli vanno ripassati in forno a 150 gradi per una decina di minuti e cotti da ambo i lati (vanno rigirati una volta).
Sfornate i piparelli, fate raffreddare e servite con la Malvasia delle Eolie.