Lo chef Giovanni Guarneri, con la cucina del suo Don Camillo di Siracusa, si conferma ambasciatore del territorio e autentico custode del patrimonio gastronomico della cucina italiana, con una selezione di piatti che da trentotto anni interpretano il rispetto della tradizione e la valorizzazione della materia prima locale.
Posizionato nel cuore di Ortigia, Don Camillo, con i suoi tavoli sotto le secolari volte in pietra, è un luogo di semplice eleganza dove gustare piatti ricercati e godere di una cantina tra le più interessanti e premiate dell’isola, con una selezione di circa 700 etichette su cui spiccano verticali di gran prestigio.
Un ristorante che da trentotto anni rappresenta l’eccellenza della cucina siciliana, una vera e propria istituzione gastronomica sul territorio siciliano.
Rappresentativi in tal senso due piatti iconici del menu e, per questo, stagionalità permettendo, sempre presenti. Due piatti che interpretano, da un lato, la storicità non solo del ristorante, ma della cucina italiana tutta, dall’altro, il rispetto della materia prima valorizzata in un linguaggio attuale. Uno è il piatto che probabilmente più rappresenta l’Italia nel panorama culinario mondiale, la pasta al pomodoro o, nella versione del Don Camillo, gli spaghetti ai tre pomodori di Pachino, l’altro è una preziosa gemma del terroir siracusano, il gambero viola di Capo Passero, che qui viene marinato al gin e sale di Mothia, affumicato al ginepro e servito su maionese di ostriche e alga croccante. Due piatti iconici che rappresentano il profondo rispetto per l’identità della materia, del territorio e della tradizioni gastronomiche, ma che vengono integrati in abbinamenti nuovi e inusuali ma sempre equilibrati, creando così quelle “nuove tradizioni” che tanto caratterizzano il lavoro dello Chef Giovanni Guarneri.
GLI SPAGHETTI AI TRE POMODORI “Gli spaghetti ai tre pomodori – spiega lo chef – sono un classico per cui nutro grande rispetto che, in tutto il mondo, viene identificato come la pasta per eccellenza. Un primo che io stesso amo mangiare spesso e che mi dà grande piacere cucinare. È il piatto di cui, grandi e piccini, mi chiedono più spesso il bis, e questo mi riempie di gioia. È la ricetta più amata dai bambini, ma anche quella che più incuriosisce gli adulti, che vedendola presente in un ristorante di alta fascia come il Don Camillo, arrivano alla conclusione di doverlo assolutamente provare.” Un piatto semplice ma da non sottovalutare, la cui esecuzione, data troppo di sovente per scontata, può mettere in difficoltà anche i cuochi più blasonati. Per realizzarlo, lo chef Guarneri utilizza tre tipologie di pomodoro locale al fine di restituire tre differenti sensazioni gustative: la salsa viene preparata utilizzando pomodoro datterino, rinomato per la sua dolcezza, e pomodoro a grappolo che, con la sua maggiore acidità, equilibra il sapore. A questa viene aggiunto, in un secondo momento, pomodoro ciliegino saltato in padella con cipolla bianca già stufata, che conferisce al piatto maggiore dolcezza, e basilico. La pasta viene velocemente mantecata nel condimento e ultimata con un filo di olio extravergine di oliva DOP Monti Iblei. Inoltre, per venire incontro alla memoria di ogni commensale, al tavolo viene servita con Parmigiano Reggiano a richiesta. GAMBERI AL GIN
|