A Villa Rossi nella Dimora Storica di Santa Cristina d’Aspromonte dello chef stellato Nino Rossi ritorna Pig “Del Porco calabro non si butta niente”, l’atteso evento enogastronomico che celebra il maiale calabrese e i sapori autentici attraverso tecniche primitive. Pig è l’evento che vuole unire un rituale ancestrale all’avanguardia della cucina creativa per dare un nuovo palcoscenico alle tradizioni della Calabria più vera. L’uccisione del maiale, infatti, ha da sempre rappresentato nell’immaginario rurale calabrese un rituale collettivo di grande potenza liberatoria, carico di buoni auspici, buono per alimentare nuove speranze ed esorcizzare la paura dei raccolti magri e lo spettro della miseria. Da tutto questo rinasce Pig che, dopo la prima fortunata edizione nel 2018, ritorna a Villa Rossi il 12 gennaio 2020.
Saranno due i macellai calabresi che rinnoveranno il rito antico perpetuando la tradizione, mentre ciascuno degli otto cuochi chiamati a raccolta sceglieranno un taglio dell’animale per mettere a punto il proprio piatto.
“Si tratta di alcuni chef protagonisti del rinascimento della cucina italiana e calabrese in particolare, – spiega l’ideatore e organizzatore dell’evento Nino Rossi, chef patron di Villa Rossi e del ristorante Qafiz a Santa Cristina D’Aspromonte, – a loro il compito di dare linfa a un rituale in cui sopravvive la Calabria più autentica e carnale, letteralmente. Una tradizione che vogliamo recuperare per la carica identitaria che rappresenta”.
Rito primitivo e hardcore al quale parteciperanno non solo i ragazzi della nuova Calabria come Luca Abbruzzino (ristorante Abbruzzino a Catanzaro), Antonio Biafora (del Ristorante Hyle a San Giovanni in Fiore di Cosenza), Caterina Ceraudo ( Dattilo Strongoli), Riccardo Sculli del Gambero Rosso (Marina di Gioiosa Ionica), il pasticciere Rocco Scutellà (Maestro AMPI) e lo stesso Nino Rossi, ma anche cuochi in arrivo dal resto d’Italia quali Roberto Petza (Cagliari), Salvatore Avallone di Cetaria (Baronissi), Giacomo Sacchetto di La Cru (Romagnano VR).
Gli chef invitati avranno l’opportunità di prelevare le parti desiderate ed elaborare in totale libertà il loro piatto creativo con l’utilizzo delle tecniche preferite ed attingendo ad una “palette” di ortaggi e materie prime del nutrito paniere stagionale. A completare il parterre dei protagonisti dell’evento le macellerie Ioppolo ed Arturo, insegne storiche della zona. Ai macellai spetterà il compito di cuocere lentamente all’interno di un paiolo di rame alimentato a carbone alcune parti del maiale nella sua stessa sugna, come si faceva una volta.
Le cantine presenti saranno Sergio Arcuri, Cataldo Calabretta e Cantine Viola, tre fra le più interessanti dell’intero panorama enoico calabrese.
Con Pig Villa Rossi diventerà un palcoscenico dedicato alle cotture primitive e alle pietanze tradizionali che accompagnavano la carne, le tradizionali “frittuli” (i tagli del maiale cotti nella sugna) nella zona che gli abitanti del luogo chiamano “A caddara”. Come da tradizione ci sarà un’area dedicata alla griglia dove cuocere i fegati nella rete e le salsicce. Non mancherà la “Kamado Grill area” un’area dedicata ad una batteria di “Green Egg” Kamado alimentati con il migliore carbone disponibile in Aspromonte per dare la possibilità agli chef di mettere a fuoco la propria creatività.
Il costo del biglietto di ingresso, che consente di accedere all’evento ed assaggiare in maniera “free” tutte le pietanze proposte dagli chef in contemporanea ad i banchi di degustazione dei vini e dei salumi, è di 65,00 Euro a persona. Il Biglietto si potrà acquistare solo sul sito www.pigcalabria.it