Questo week-end ritorna “Cantine Aperte 2019”, l’appuntamento nazionale promosso dal Movimento del Turismo del Vino, giunto alla sua ventisettesima edizione. Si tratta della più grande festa del vino in Europa che si celebra l’ultimo weekend di maggio con oltre 800 cantine aderenti in tutta Italia.

Un “giro dell’Etna in un sorso” è lo slogan scelto da Cantine Nicosia per questa edizione che si terrà domenica 26 maggio. Per la storica casa vinicola della famiglia Nicosia l’appuntamento più atteso dai winelover giunge alla dodicesima edizione. Dalle 10 del mattino al tardo pomeriggio, a Trecastagni, un’ampia gamma di etichette di punta tra quelle prodotte dall’azienda nelle tenute dell’Etna e di Vittoria, come i vini biologici della selezione Fondo Filara, attendono i visitatori ai banchi di degustazione libera, insieme alle visite guidate alla cantina e ai bellissimi vigneti situati ai piedi del conetto vulcanico spento di Monte Gorna. Qui a parlare di sostenibilità, biologico e viticoltura ‘eroica’ sarà l’agronomo dell’azienda Alessandro Lo Genco, mentre in cantina a fare gli onori di casa ci saranno Graziano e Francesco Nicosia, quinta generazione di una famiglia che lo scorso anno ha celebrato il 120° anniversario della sua storia d’amore con il vino.

«Cantine Aperte è per noi uno dei momenti più importanti dell’anno, una manifestazione cresciuta nel tempo, divenendo anche occasione di incontro e di confronto con altri produttori ed altre realtà, non solo del mondo del vino, uniti dalla  passione per il nostro territorio e la voglia di promuoverne la straordinaria ricchezza» – dichiara Graziano Nicosia, dallo scorso anno anche vice presidente del Consorzio Etna DOC, che aggiunge «Questo evento rimane, comunque, soprattutto una grande festa per tutti, anche per le famiglie, non solo per esperti e appassionati di vino». 

I partecipanti che vorranno cimentarsi con la fotografia potranno partecipare al ‘Vulkà Contest’ una delle tante proposte di un programma molto ricco. Tornano anche quest’anno l’intrattenimento musicale e lo “storytelling enogastronomico” di Soul Salad, noto programma radiofonico condotto dai giornalisti Franco Seminara e Paolo Di Caro, e i mini corsi gratuiti a cura dei maestri assaggiatori di ONAV Catania, che grazie alla collaborazione con il Caseificio La Cava di Randazzo daranno ampio spazio all’abbinamento vini-formaggi. Alle 13 ci si potrà concedere una pausa pranzo all’Osteria in cantina, gustando lo speciale menù firmato dall’Executive Chef di casa Williams Cioffi.

Alle 11.30 e alle 16 è prevista “Un’ora di Sosta”, degustazione guidata dall’enologa Maria Carella dei rossi da invecchiamento Sosta Tre Santi e delle riserve Etna Doc di contrada Monte Gorna. La novità più interessante è certamente rappresentata dall’esclusivo percorso di degustazione in collaborazione con ‘Spumanti dell’Etna’, il progetto di promozione delle bollicine del vulcano nato dalla partnership tra Scirocco Mediterranean Creative Labe Fondazione Italiana Sommelier Sicilia. Protagonisti, insieme al metodo classico di Cantine Nicosia, le bollicine di due importanti nomi della scena spumantistica etnea, Murgo e Destro Vini. Da non perdere, anche quest’anno, alle 17, la masterclass a numero chiuso, organizzata in collaborazione con FISAR Catania,‘Calici Vulcanici’. Il titolo è già tutto un programma: “The Big Match: i bianchi che sfidano il tempo”. Prendendo spunto, anche stavolta, dall’Etna Bianco, la degustazione guidata dal sommelier Gaetano Prosperini si spingerà molto più in là, andando oltre i confini del vino siciliano, attraverso una selezione di grandi classici italiani, alla scoperta delle notevoli potenzialità di invecchiamento di vini da pregiate uve bianche e da territori ad alta vocazione, che poco hanno da invidiare a molti vini rossi in termini di complessità e longevità.

«L’azienda sta puntando da molto tempo e con grande convinzione sulla longevità dei vini dell’Etna, – spiega Maria Carella, da più di dieci anni enologa di Cantine Nicosia – una caratteristica derivante da diversi elementi, come il suolo vulcanico e l’altitudine, che riguarda l’Etna Rosso, ma anche i bianchi da uve Carricante. Sarà davvero interessante vedere cosa verrà fuori dal confronto con alcune tra le più rinomate etichette di vini bianchi italiani».

 

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