Turismo esperienziale ad Agrigento. La riscoperta della Valle dei Templi passa da Diodoros, un progetto culturale legato alla sostenibilità ambientale

by Valeria Zingale

Oggi il turista che sceglie la meta della propria vacanza è guidato e influenzato da tanti fattori. Non si va più solo alla ricerca di un bel luogo ma si selezionano i posti in base alle esperienze che si vogliono vivere. La Sicilia da sempre è un contenitore di arte, storia, cultura, bellezza, buon cibo e prodotti enogastronomici che tutto il mondo ci invidia. Basterebbe mettere insieme tutto questo per offrire già il pacchetto vacanza completo ma la Sicilia offre molto di più. C’è il capitale umano, ci sono storie di vita da raccontare che da sole basterebbero ad incantare qualunque interlocutore, c’è un tempo che sembra scorrere lento ma che in realtà è frenetico, come in ogni altra parte dell’universo. Il turismo esperienziale è anche questo e la Sicilia si sta muovendo nella giusta direzione. 

Un esempio tra tutti ci arriva da Agrigento dove da diversi anni si lavora a un progetto culturale complesso, innovativo e unico nel suo genere che mette insieme la valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti di eccellenza e l’attenzione verso il tema, sempre attuale, della sostenibilità ambientale. Il progetto Diodoros – che è stato presentato il 2 giugno scorso a Casa Barbadoro, nel cuore della valle dei Templi di Agrigento – è tutto questo e molto altro. Il nome rende omaggio a Diodoro Siculo, storico greco di Agyrion (odierna Agira), autore della Bibliotheca Historica

Nell’immaginario degli ideatori, Diodoros era ed è diventato un marchio registrato legato ai 1300 ettari di Parco archeologico che prima erano abbandonati e inutilizzati. L’esproprio dei terreni era iniziato 40 anni fa, senza un’idea precisa. Con la nascita del Parco archeologico, il più grande al mondo per biodiversità, si è iniziato a pensare al modo di far rinascere quegli spazi incolti, liberi da reperti e immuni da campagne di scavo. La strada era già segnata perché, fin dalla sua istituzione, il Parco archeologico e paesaggistico aveva perseguito finalità di tutela, valorizzazione e promozione di politiche culturali per lo sviluppo della società ed il pubblico godimento. 

“Il dovere di questa amministrazione – ha affermato in conferenza stampa l’architetto Roberto Sciarratta, Direttore del Parco archeologico Valle dei Templi, non è solo quello di tutelare il bene archeologico ma anche quello paesaggistico. Da 15 anni lavoriamo al recupero e al mantenimento di queste aree che hanno 2600 anni di storia, in sinergia con i privati concessionari delle aree”. Da qui la grande soddisfazione di Sciarratta che oggi vede quel progetto realizzato. Le aree, infatti, sono state affidate a cooperative, aziende del territorio e realtà del terzo settore che per le loro produzioni impiegano giovani con difficoltà e li aiutano a reinserirsi in società. Sono nati così veri professionisti dei prodotti che oggi possono contare su una base di alta qualità, un branding riconoscibile, un marchio collettivo registrato, con un disciplinare rigoroso, nato per olio e vino, poi esteso anche a miele, mandorle e pistacchi, capperi. Oggi il marchio riunisce anche produttori di erbe aromatiche e spezie, marmellate e confetture, creme dolci, succhi, legumi. Si sta lavorando anche a dei gioielli e alla prima pasta di grani antichi della Valle dei Templi. 

Raramente un sito culturale aveva lanciato una sua linea di prodotti, men che mai un parco archeologico. Le potenzialità di questo progetto sono enormi e il turismo straniero sta già rispondendo con grande interesse, in prima linea ci sono i cinesi e i giapponesi. I prodotti già disponibili sul mercato sono di grande qualità. A noi è toccato gustarli in anteprima, in occasione del press tour organizzato il 2 e 3 giugno scorsi, che si è concluso con la conferenza stampa a Casa Barbadoro, a cui hanno preso parte anche il sindaco di Agrigento Franco Miccichè, la responsabile di Coopculture, Maria Elena Cusenza, e i concessionari Fabio Gulotta, Massimo Carlino e Giovanni Greco. 

I PRODOTTI A MARCHIO DIODOROS

Una veste grafica accattivante, un concept semplice dai colori caldi e riconoscibili; bottiglie e barattoli facili da spedire; i prodotti Diodoros sono pronti per girare il mondo. L’olio pregiato, un blend piccante di Ogliarola messinese e  Biancolilla con sentori di campo, i capperi spontanei, piccini e profumati; le mandorle, i pistacchi; il miele da ape nera sicula; e il vino della Valle, un rosso affinato in barile, blend IGT daNero d’Avola, Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio coltivati ai piedi del tempio di Giunone e affinato in rovere; gli agrumi che danno succhi profumati, ma anche bucce candite e polveri che insaporiscono i piatti; i fichi d’India dolcissimi che un domani presteranno i fiori alle tisane. E i profumi, tantissimi, ci si immerge nel rosmarino, nel timo, poi alloro, salviaorigano, peperoncino, per arrivare ai legumi antichi. Un vero “paniere” enogastronomico che accoglie anche un formaggio di latte di capra girgentana e caglio vegetale di carciofo, il Cynara che porta il nome di una ninfa delicata, ideato da Valeria Casuccio e il compagno Giuseppe, allevatori di capra girgentana che hanno contribuito alla salvaguardia della specie; e una tavoletta di cioccolato modicano che incontra l’olio e le foglie di alloro Diodoros e porterà il marchio Valle dei Templi.

 Tutti i prodotti si possono acquistare sul sito del Parco archeologico [www.parcovalledeitempli.it], sull’e-commerce [www.diodoros.shop.it]; e nei bookshop gestiti da CoopCulture nella Valle dei Templi. 

CYNARA FORMAGGIO DI CAPRA GIRGENTANA

La capra girgentata

Secondo una leggenda greca, Cynara era una bellissima ninfa con il volto luminoso, la pelle rosata, gli occhi verdi con sfumature viola e i capelli color cenere da cui proveniva il suo nome. Zeus si innamorò di lei e cercò di sedurla, ma Cynara lo rifiutò e il dio, furioso, la trasformò in un ortaggio, un carciofo, spinoso e rigido all’esterno, ma con un cuore tenero e dolce, come la sua anima, mentre il colore viola, doveva ricordare gli occhi della ninfa. E Cynara è anche il nome scelto per un nuovo formaggio a pasta molle e crosta fiorita, prodotto con latte crudo di capra girgentana e caglio vegetale di cardo/carciofo selvatico ed inoculo di penicillum. Matura circa 20 giorni, al naso latte, burro intenso e note floreali da pascolo che trovano conferma in bocca. La dolcezza iniziale viene compensata dall’amaro e persistenza del cardo. Equilibratissimo, prodotto dall’azienda agricola Valeria Casuccio, allevatori di capra girgentana che gestiscono anche un mini caseificio nel piccolo paese di Joppolo Giancaxio. Valeria e Giuseppe hanno contribuito a salvare la specie e hanno fondato l’associazione “Capra Girgentana”. Questa razza autoctona del territorio prende il nome da Girgenti, l’antico nome della città di Agrigento. Le sue caratteristiche corna spiravate sono considerate portatrici di ricchezza e opulenza. Secondo la leggenda il latte di queste capre ha nutrito il padre degli Dei Giove. Oggi la capra girgentina è tutelata dal presidio Slow Food.

VINO

Prodotto dalla cantina CVA Canicattì di Giovanni Greco, il vino Diodoros è un blend di Nero d’Avola, Nerello mascalese e Nerello cappuccio. IGT Sicilia. Primo impianto età media delle piante circa 50 anni. Il nuovo impianto, sempre di fronte al tempio di Giunone, porterà l’attuale produzione di 4500 a circa 20 mila bottiglie. Dopo un affinamento di 10 mesi in barili di rovere e 2 mesi in vasca, il vino viene imbottigliato ed affina altri 6 mesi prima della commercializzazione.

OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVE

L’olio extravergine di oliva di Val Paradiso prodotto a marchio Diodoros nel rispetto dell’ambiente e della natura è un blend di varietà antiche tra cui Ogliarola messinese e  Biancolilla estratto a freddo per garantire la genuinità e l’alta qualità dell’olio. Fruttato medio-intenso con sentori di erba falciata, pomodoro verde e carciofo. Amaro e piccante piacevole e persistente. E’ prodotto dalla Val Paradiso di Massimo Carlino, da olive che a ottobre vengono raccolte in maniera manuale e agevolata con pettini elettrici. Le olive vengono subito portate al frantoio e molite entro 12 ore dalla raccolta per assicurare un prodotto di eccellenza. L’olio viene estratto a freddo con un moderno frantoio e la struttura che lo ospita dispone anche di un olivaio, della cantina dell’olio, del laboratorio chimico interno, dei locali per l’imbottigliamento e della sala di assaggio. L’olio viene conservato in grandi silos di acciaio a temperatura controllata.

La famiglia Carlino, lo zio Massimo con i nipoti

L’azienda nasce nel 1980 a Naro, in provincia di Agrigento, e prende il nome dalla contrada Val Paradiso dove ricadono i terreni di famiglia. Dopo aver ottenuto numerosi riconoscimenti, l’olio Diodoros è oggi anche presidio Slow Food.

MIELE

Il miele Diodoros è il fine ultimo di un doppio progetto culturale, di recupero e salvaguardia della ape nera sicula (apis mellifera riportata nel territorio dopo 50 anni di assenza) e di integrazione sociale di soggetti svantaggiati nel mondo del lavoro, su iniziativa della cooperativa sociale Al Kharub presente nel Parco sin dal 2012. Il miele millefiori che si produce è di altissima qualità, pura e autentica espressione della rigogliosa e antica vegetazione del parco. Sentori di zagara, sulla, mandorlo, rosmarino.

MARMELLATE DI AGRUMI

Le marmellate di arancio e mandarino sono prodotte dall’associazione “Il giardino della Valle” nella parte sud-ovest del Parco Valle dei Templi. Solo frutta e zucchero per un prodotto di altissima qualità, tra i più amati con quelli con etichetta Diodoros.

SUCCHI, CANDITI, CONFETTURE DI FICHI D’INDIA

Dal recupero dello storico agrumeto in zona Giacatello e dai numerosi impianti di fichi d’India presenti nella valle dei Templi, nasce un succo straordinario che viene ottenuto dalla macinazione a freddo dei frutti freschi pelati ed interi. L’azienda agricola Filì lavora in biologico, padrona di un’agricoltura sostenibile, che salvaguarda la biodiversità e l’habitat naturale dei terreni. Non adopera prodotti fitosanitari ma solo fertilizzanti organici e segue principi e tecniche di lavorazione artigianale: la frutta viene trasformata nel piccolo laboratorio di proprietà, cucinata sottovuoto a 50/60°C, in modo da preservare le sue caratteristiche organolettiche, e i barattoli vengono successivamente pastorizzati.

CREME DOLCI DI MANDORLE E PISTACCHI

Oltre 250 cultivar diverse di mandorlo compongono il paesaggio della Valle dei Templi, con una presenza di circa 15 mila esemplari. Sono presenti, in misura ridotta anche pistacchi della varietà Pistacia Vera. L’azienda agricola Rino Frenda, concessionaria del marchio, in collaborazione con Le Cuspidi di Raffadali trasforma mandorle e pistacchi in creme dolci in barattolo ottenendo un prodotto di altissima qualità.  

ZAFFERANO

A nord del parco Valle dei Templi, di fronte il tempio della Concordia, è nato un piccolo campo sperimentale, gestito dall’azienda agricola Angela Di Nolfo, dove si coltiva il bulbo del crocus sativus, da cui si ricava lo zafferano. Ad occuparsi della coltivazione il marito di Angela, Michele, gia conferitore della più importante cooperativa che coltiva zafferano in Sicilia. L’impegno sul campo e anni di esperienza danno vita ad un prodotto di grande qualità caratterizzato da un giusto rapporto colore – aroma e da un alto contenuto in safranale e crocina.

ERBE AROMATICHE E LEGUMI

La grande biodiversità del Parco, da tutelare e valorizzare, concede una gran varietà di aromi ed erbe officinali, raccoglierle è una festa di profumi. A queste vanno aggiunte le tipiche colture mediterranee come rosmarino, timo, alloro, salvia, origano, peperoncino. Discorso diverso vale per i legumi: la Valle accoglie impianti di leguminose siciliane in via di estinzione – fagiolo Badda, lenticchia di Villalba, lenticchia nera, cicerchia – che contribuiranno ad accrescere la biodiversità del Parco. Il progetto, gestito dall’azienda Fabio Gulotta, vede l’impiego di soggetti svantaggiati e di giovani in cerca di prima occupazione, attraverso la nascita di una nuova  cooperativa che si appoggia sull’azienda Filì per il confezionamento.

CIOCCOLATO

L’azienda Sabadì di Modica è da oltre dieci anni il leader nella produzione di cioccolato di altissima qualità: dopo aver lanciato una linea chiamata “Cioccolati d’Italia”, dedicata alle più significative località del belpaese, affascinanti per bellezza, interesse storico e paesaggistico, onora la città di Agrigento realizzando una tavoletta con i prodotti Diodoros.  La pasta di cacao amaro, varietà “Nacional fino de Aroma” (origine Ecuador),  incontra l’olio e le foglie di alloro Diodoros: un abbraccio straordinario, profumato, pastoso. Il cioccolato Sabadì che farà parte del “paniere di prodotti” non porterà il marchio  Diodoros ma quello del Parco Valle dei Templi.

LE ATTIVITA’ DA FARE. ESPERIENZE DI GUSTO IN VALLE

Immaginate una passeggiata al tramonto tra i monumenti e i siti di interesse della Valle dei Templi, i vigneti e gli uliveti, degustando i prodotti di eccellenza a marchio Diodoros, facendo esperienza sui campi a fianco dei contadini o partecipando a laboratori didattici. Immaginate di incontrate i produttori e scoprire le loro storie e i motivi che li hanno spinti a credere in questo grande progetto culturale.

CoopCulture ha ideato visite guidate nella Valle, alla luce della luna, che si chiuderanno con degustazioni di prodotti; percorsi di scoperta della Villa Romana di Realmonte al tramonto, chiusi da un bicchiere di vino Diodoros a pochi passi dal mare; e infine l’esperienza straordinaria della raccolta nei campi con i contadini, il recupero di pratiche antiche, un viaggio di conoscenza e selezione, fino al concreto utilizzo dei prodotti. Si stanno già programmando la raccolta di mandorle e pistacchi ad agosto, la vendemmia a settembre, raccolta delle olive ad ottobre e dello zafferano a novembre. 

Qui trova terreno fertile il turismo esperienziale del viaggi-attore che va alla ricerca di emozioni nuove e di un percorso declinato sui suoi interessi e sulle suggestioni che solo un territorio unico può regalare. Per questo il Parco archeologico si è affidato ai professionisti di CoopCulture che curano tutti questi aspetti e accompagnano gli ospiti durante le escursioni attraverso visite guidate. 

Un viaggio che si trasforma in un’esperienza reale, immersiva, completa, soprattutto slow: la visita dei templi potrà essere completata e ampliata da un percorso sensoriale di conoscenza del territorio.

Informazioni e prenotazioni sul sito www.coopculture.it

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