Pietro D’Agostino presenta tre nuovi piatti per l’estate

by Redazione

Lo chef Pietro D’Agostino, 1 stella Michelin de La Capinera di Taormina, presenta 3 nuovi piatti per l’estate. La cucina di Pietro D’agostino è da sempre uno storytelling della Sicilia: con la centralità delle materie prime di eccellenza che seguono il ritmo delle stagioni, della tradizione che abbraccia l’intero Mediterraneo e della contaminazione con le cucine internazionali. Un trinomio vincente in linea con le tendenze dei clienti contemporanei che amano riscoprire sapori antichi e vogliono conoscerne di nuovi, assaporare tecniche di cottura tradizionali ma con sistemi ultramoderni come nel caso della brace, riscoperta e utilizzata dal cuoco nel suo ristorante.

Ed eccole le nuove proposte: Calamaro pescato a lenza, ripieno funghi e patate, servito  con una crema carote e zenzero e punte di  asparagi selvatici; un rotolino di cernia bianca di  fondale  con gambero rosso di Mazara, ricoperta di mollica al pistacchio e crema di melanzane e miele di acacia; Un tagliolino alla curcuma con calamaretti spillo, pomodorino, crema di zucchine e mollica di pane abbrustolito alle nocciole.

“Piatti semplici, chiari, con un’alternanza di farine  e spezie aromatiche – spiega – accumunati  territorio  stagionalità, sostenibilità un prodotto che ricorda la memoria. Quanto alle cotture c’è sempre molta attenzione, stiamo lavorando molto  sul metodo della brace, che sarà il futuro. Il nostro cliente è sempre molto  attento  e consapevole”.

E se questo è vero per La Capinera, lo è altrettanto per il Kistè, l’easy gourmet situato alle spalle del Duomo di Taormina, che risente in modo netto della filosofia culinaria di Pietro D’Agostino, ritagliandosi nel tempo una sua identità. “Si sente l’essenza ma non l’assenza – sottolinea Morena Benenati, direttore del ristorante – Offriamo un angolo di Sicilia ben curato e distintivo che riesce a distaccarsi dalla frenesia del centro cittadino, regalando un’esperienza di gusto con ingredienti certificati, un forte focus sui vini regionali e una cucina siciliana ma con una chiave gastronomica moderna”. 

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