Pepe Rosa alla scoperta dell’Etna con Giulia Monteleone e Benedetto Alessandro

by Valeria Zingale

Domenico Perna è il nuovo chef del Ristorante Pepe Rosa di Capo d’Orlando. L’occasione per scoprire le grandi qualità del giovane chef under 30 ci è stata offerta dalla cena evento “Alla scoperta dell’Etna” in cui Perna ha costruito un menu ad hoc per l’occasione, abbinando le sue preparazioni ai vini delle cantine Monteleone e Generazione Alessandro. Una serata speciale in cui lo chef ventottenne, originario di Patti – che vanta esperienze stellate a fianco di chef del calibro di Pietro D’Agostino e Giuseppe Biuso – ha dato prova della sua abilità nel selezionare e valorizzare ingredienti provenienti da tanti territori… Il menù pensato per accompagnare i vini di Giulia Monteleone e Benedetto Alessandro, ha spaziato tra i territori proponendo l’ostrica francese, la madama bianca di razza piemontese, il baccalà nordico e il gambero rosso di Mazara, in un tripudio di sapori e abbinamenti.

Dopo i saluti di Antonio Magistro, patron del ristorante, che ha presentato il nuovo chef ai suoi ospiti, e dopo una breve incursione tra i versanti nord e est dell’Etna alla scoperta dei vini in degustazione nel corso della serata, la cena ha preso il via con il metodo classico prodotto a Camporeale da Benedetto Alessandro (anteprima assoluta a 34 mesi, che verrà sboccato a 36 mesi tra febbraio e marzo prossimi) e l’amuse bouche dello chef: sfincione palermitano, raffaello di baccalà ricoperto di cocco e pralina di insalata di finocchio.

Il benvenuto dello chef

Con il Trainara Etna bianco Doc 2020 di Generazione Alessandro (90% carricante e 10%catarratto lucido) di bella struttura e buon equilibrio, Perna ha servito l’legante e sofisticata “Black Ostrica”, ostrica francese servita con zuppetta di nero di seppia, lardo di Patanegra, perlage di limone, aneto e aria alla vaniglia.

Black Ostrica

La ricerca meticolosa di ingredienti di prima qualità è saltata subito all’occhio e si è confermata con la seconda portata, l’ottima tartare di Madama bianca aromatizzata con olio affumicato e servita con cavolo cinese, maionese allo scalogno leggermente bruciato, caviale al tartufo e cialda di riso venere.

Madama bianca affumicata

In abbinamento l’Etna Rosso 2020 Monteleone, elegante espressione del versante nord dell’Etna che da vita a vini che ben interpretano il carattere del territorio e dei suoi storici vitigni, in primis il Nerello Mascalese, a cui si aggiunge una piccola percentuale di Nerello Cappuccio, tradizionalmente presente nelle vecchie vigne del vulcano. Giulia Monteleone produce questo vino dalle vigne del 1970 di contrada Cuba vicino al fiume Alcantara, un territorio che conferisce caratteristiche uniche ai vini e grande freschezza.

L’Etna bianco DOC Anthemis 2020 Monteleone, da uve di carricante in purezza coltivate a S.Alfio, nel versante est del vulcano,  ha accompagnato il cappelletto di castagna e tartare di gambero rosso di Mazara. Altra bellissima espressione dell’Etna Rosso arriva da Generazione Alessandro che con il Croceferro DOC 2020, vino giovane ma equilibrato che nasce dal vigneto di Nerello Mascalese di Contrada Piano Filici, ha accompagnato l’animella d’agnello al pistacchio servita con crema di verdure amare. Con KAID la vendemmia tardiva 2021, vino da dessert dolce, di Alessandro di Camporeale, altra azienda di famiglia di Benedetto Alessandro, si è conclusa la cena in abbinamento all’uovo dell’Etna, uovo di cioccolato fondente con cuore di melograno servito con crumble al lemongrass e crema di melograno.

Giulia Monteleone e Benedetto Alessandro

Una serata speciale grazie alla grande sintonia che sono capaci di creare Giulia e Benedetto, vignaioli legati nella vita e nel lavoro, che con la loro grande professionalità e leggerezza hanno saputo raccontare come si fa viticoltura sul Vulcano e come sia divertente lavorare sull’Etna confrontandosi con clima, esposizione, altitudine , versanti e suoli diversi.

In cucina con Domenico Perna, Valerio Pedalina che, da alcuni anni ormai, è uno dei pilastri della cucina del ristorante ubicato nel nuovo porticciolo turistico di Capo D’Orlando marina, e da ieri anche il nuovo sous chef Giovanni Zaccone, messinese, che porta con sé le esperienze fatte al Belmond Sant’Andrea di Taormina accanto allo chef Agostino D’Angelo e al Belmond Hotel Splendido Mare di Portofino.

Domenico Perna e Antonio Magistro

Il Ristorante Pepe Rosa nasce nel 2016 nel centro di Capo d’Orlando dall’idea imprenditoriale di Antonio Magistro che sogna di portare un elemento di novità nel panorama dell’alta ristorazione orlandina. Nel giugno del 2018, il ristorante si trasferisce nel moderno porto turistico di Capo d’Orlando Marina, appena inaugurato, diventando così punto di riferimento non solo per gli orlandini ed il comprensorio tirrenico e nebroideo, ma anche e soprattutto per i turisti e i fruitori del porticciolo che ormeggiano lì le loro imbarcazioni.

Il locale moderno e raffinato e l’affaccio sullo splendido mare della costa tirrenica creano, sin da subito, la cornice perfetta per trascorrere dei magici momenti dinnanzi a piatti che nascono con la voglia di stupire. La cucina, infatti, punta da subito ad un’offerta di fine dining che si completa grazie all’attenta selezione di vini d’eccellenza. Sono 376 le referenze della cantina del ristorante Pepe Rosa che Antonio Magistro guida insieme alle sorelle Miriam e Manuela, ai cognati Giuseppe Migliazzo (responsabile della cantina) e Valerio Pedalina (cuoco) e al fratello pastry chef Alessio, che in questi mesi è impegnato in uno stage presso l’Enoteca Pinchiorri, 3 stelle Michelin.

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