“Talè”… in siciliano evoca meraviglia e mai nome fu più appropriato per raccontare il Boutique Hotel Talè Restaurant & Suite nato nel 2016 a Piedimonte Etneo, in provincia di Catania. Una scalinata mi conduce all’ingresso mentre da una visuale particolareggiata mi godo il paesaggio immerso nel verde tra i profumi degli agrumi siciliani. La struttura domina il mare e il vulcano Etna. Gli ambienti sono intimi e raffinati e giocano tra classicismo e design.
L’occasione per far visita al Talè Restaurant & Suite è di quelle a cui non potevo di certo mancare. Riparte la stagione, dopo la pausa invernale, con una grossa novità, l’arrivo del nuovo chef Luca Miuccio. Accolta dalla raffinata professionalità della General Manager Gloria Licciardello, gustiamo l’aperitivo nella sala living facendo quattro chiacchiere. Sorseggiando bollicine, gustiamo gli stuzzichini preparati per la serata.
Tutto è pronto per la cena, scendiamo al piano inferiore, i tavoli sono apparecchiati con cura, la sala è ampia, accoglie fino a un centinaio di persone. La serata è organizzata in collaborazione con La Valigia di Bacco. In degustazione ci sono i vini in biologico dell’azienda agricola Fausta Mansio che sorge a Siracusa, nella valle d’Anapo a 50 metri sul livello del mare. Si comincia con Apollo, grillo bianco Sicilia, che accompagna l’amuse-bouche. L’entrée è davvero interessante. La seppia incontra la ricotta e il gioco di colori mi ha già conquistato…quando si dice “mangiare prima con gli occhi”. Gli gnocchi di seppia, saltati in padella per conferire croccantezza alla preparazione, sono serviti con emulsione del suo nero, ricotta di pecora aromatizzata al limone e cicorietta saltata.
Segue il “Crudo a modo mio”. Anche qui la vista è accattivante con questa spirale realizzata con pomodorini gialli di Ragusa.C’è il crudo di gambero rosso di Mazara del Vallo, una capasanta appena scottata e una polpetta di scampo panata con pane panko. Il tutto viene completato da un’infusione alcolica di timo e ginepro.
L’idea riprende l’insalata alcolica con tuorlo d’uovo panato, morbido di patata, trasparenza di seppia, germogli e alcool del menù degustazione elaborato dallo chef (conto di tornare al Talè per provarla). L’antipasto è servito in abbinamento a Micòl moscato bianco di Siracusa DOC.
Luca Miuccio punta a stupire il commensale con accostamenti particolari e lo fa con il risotto vialone nano con crema di aglio nero fermentato, emulsione di ricci di mare e polvere di liquirizia, profumato con gli agrumi raccolti nei giardini del Talè. Da notare la leggerezza dei sapori in cui nessuno prevale coprendo gli altri. Non vengono utilizzati burro e formaggio, ma il riso viene mantecato con l’amido stesso del riso.
Seguono gli ottimi tortelli di grani antichi con ripieno di baccalà e patata, serviti su crema di favette novelle, pomodoro confit e bottarga di tonno.
Per secondo lo chef sceglie di proporre uno dei suoi piatti più apprezzati, nato da un‘esperienza fatta in Calabria. Si tratta dell’ombrina che prima viene cotta a bassa temperatura (in acqua cottura), poi affumicata con il legno di pigna. Il pesce viene servito con friarelli scottati e salsa alle acciughe (una sorta di bagnacauda). Il piatto viene servito in abbinamento al nero d’Avola Petti Rosso.
Per completare la cena degustazione Miuccio sceglie uno dei suoi cavalli di battaglia, la Sfera al cioccolato aromatizzata al timo con ripieno al mou, pan di spagna allo zafferano e maraschino e crema inglese alla vaniglia. Ottima conclusione servita con il passito dell’azienda Fausta Mansio.
Lo chef Miuccio passa l’esame a pieni voti. La sua cucina mostra una grande tecnica, in ogni piatto c’è la ricerca di contrasti e un gioco di consistenze. “Stiamo cercando di dare un’impronta innovativa alla cucina del Talè, utilizzando materie prime povere” – afferma Miuccio. “Puntiamo a fare piatti semplici, leggeri e lineari. Non amo i gusti forti, la mia è una cucina gastronomica rivisitata con influenze siciliane”.
Luca Miuccio, oggi trentenne, è in cucina da quando aveva 17 anni. Diplomato all’Alberghiero di Giarre, porta in valigia grandi esperienze. Tra i suoi maestri cita Stefano Mazzone con cui ha fatto esperienza al Quisisana a Capri, e Andrea Ribaldone, che gli ha dato l’impronta innovativa. Numerose le esperienze nella sua città, Taormina, dal Grand Hotel Timeo al Sant’Andrea, dal Sea Palace all’ Atlantis Bay, fino alla più recente al Caparena. Ama tutta la tecnologia applicata alla cucina e non potrebbe fare a meno di roner, abbattitore, sottovuoto, cotture a bassa temperatura. Sceglie di valorizzare i prodotti siciliani km zero. Se volete provare la sua cucina, approfittate dei weekend di primavera.
Deliziose le ampie suites della struttura con tutti i comfort. Qui si gode del silenzio della natura. Il risveglio è dei più belli, con una ricchissima colazione.
Respiro l’aria frizzante del vulcano e si è fatto già tardi, devo andar via ma conto di tornare presto al Talè Restaurant & Suite con la bella stagione per godere degli ampi spazi esterni e della bellissima piscina all’aperto.
TALE’ RESTAURANT & SUITE
via Bellini 186, Piedimonte Etneo (CT)
(+39) 095.9516604 – 335.364772
info@talehotel.it – www.talehotel.it