Nuovo importante riconoscimento a livello internazionale per l’Olio Bono, selezionato dal giornale britannico Daily Mail tra i quattro oli più buoni, presi a scaffale, con una motivazione che enfatizza la freschezza al naso, il colore verde, con note di mandorle verdi e rucola, sottolineando quanto sia ben fatto. Al centro di questa recente segnalazione c’è l’Olio Extra Vergine di Oliva Bono Val di Mazara Dop.
Un’analisi attenta quella fatta dal prestigioso giornale inglese sulla base di un blind test con varie selezioni dell’olio, effettuate da un esperto assaggiatore come Mazen Assaf (noto come The Olive Oil Guy) che premia i prodotti migliori analizzando gusto, prezzo e caratteristiche. Ogni campione è stato servito in un piccolo bicchiere, riscaldato nel palmo della mano prima dell’assaggio, ripreso da un video durante il quale si mostrano le fasi di selezione e il giudizio finale. Questo riconoscimento va a sommarsi ad altri, altrettanto prestigiosi, ottenuti dall’olio Bono prodotto dall’azienda siciliana Bonolio.

La gamma di prodotti Bono era stata premiata infatti anche nell’ambito dell’indagine avviata da Wirecutter, sito web di proprietà di The New York Times Company, specializzato nelle recensioni di prodotti. Un riconoscimento di grande valore perché sviluppato da una testata di prestigio, riconosciuta a livello internazionale, sulla base di una ricerca con rigidi canoni di valutazione. L’analisi, in quel caso, tracciava una panoramica seria e dettagliata delle migliori produzioni sugli scaffali della gdo americana, un mercato di grande importanza per l’industria italiana. L’attenzione degli assaggiatori, ingaggiati dal sito, si è focalizzata sugli oli migliori, sui prodotti più freschi e di qualità con l’obiettivo di valorizzare gli oli extra vergine d’oliva adatti a tutti gli usi in cucina. “A differenza di molti altri oli che abbiamo assaggiato, il Bono Sicilia Igp biologico siciliano extra vergine di oliva era fruttato e floreale” scriveva Wirecutter sottolineandone anche le molteplici modalità di utilizzo in cucina.
Valutazioni strategiche se si considera che l’export vale molto per Bonolio. “Tra tutti, il mercato americano è certamente il più proficuo per noi –afferma Salvatore Bono, General Manager Packaged Division di Bonolio srl-. Il 55% del nostro fatturato proviene dall’estero mentre il restante 45% dall’Italia dove contiamo di crescere nei prossimi anni. Negli Stati Uniti d’America, in modo particolare, abbiamo effettuato importanti investimenti risultati premianti che ci permettono di crescere ogni anno a doppia cifra. Ottenere questi importanti riconoscimenti non solo ci inorgoglisce ma ci dimostra la bontà del lavoro fin qui svolto e sulla base del quale tracciamo la strada del percorso da seguire anche per il futuro”.