La cucina è viaggio, incontro, contaminazione. Così ogni esperienza condivisa a tavola diventa una bellissima occasione per godere delle cose che ci piacciono di più. E cosa c’è di più bello di trascorrere una serata in piacevole compagnia tra buon cibo e vino? Così la cena a 4 mani promossa dallo chef Franco Agliolo nel suo ristorante a Sant’Agata di Militello è stata un successo. Perché ci siamo divertiti, perché abbiamo mangiato benissimo e perché abbiamo scoperto piatti inediti dei due chef protagonisti.
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Per la prima serata di Incontri di Cucina, il Ristorante Ambrosia ha ospitato lo chef messinese Paolo Romeo, con la sua cucina colorata e coinvolgente, e la cantina vitivinicola, anch’essa messinese, Vasari.
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La serata ha preso il via con le entrèe dei due chef: il crostino con porri e tartufo nero di Franco Agliolo, la “Pizzetta alla messinese” e le “Alette di pollo croccanti” cotte a bassa temperatura, panate e ripassate in forno, servite con crema di zucca, patate, carote e scalogno di Paolo Romeo che ha spiegato quanto importante sia la memoria nella sua cucina. Il pollo al forno, per esempio rappresenta il suo ricordo del ferragosto messinese.
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A seguire altri due eccellenti piatti di Romeo, l’Uovo pochè servito con verdure selvatiche al peperoncino, spuma di caprino e tartare di gambero bianco e i Tortelli ricotta e limone, con zuppetta di crostacei e la sua tartare.
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“Un’esplosione di sapori in bocca” – hanno commentato estasiati alcuni dei commensali. “La cucina – ha spiegato lo chef del ristorante messinese kajiki Grecale – è l’espressione di chi la pratica e rispecchia la visione di ogni chef. La mia è semplice e colorata e si basa sull’utilizzo di una materia prima molto importante del territorio”.
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Dal canto suo Franco Agliolo ha dato prova di grande conoscenza della tecnica nella lavorazione e nella cottura delle carni, proponendo un piatto di cucina francese. Per la sua Blanquette di vitello all’ancienne, cotta 20 ore sottovuoto a bassa temperatura, Agliolo si è ispirato alla grande cucina di Paul Bocuse.
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La cena è stata accompagnata dai vini biologici (da vitigni autoctoni) dell’azienda agricola Vasari, che da sette generazioni è impegnata nella produzione di ottimi vini sulle colline sovrastanti la valle del fiume Mela, nei comuni di Santa Lucia del Mela. La famiglia Vasari – che è stata tra le prime ad aver introdotto il metodo biologico nella coltivazione dei terreni – dal 1628 racconta l’unicità del territorio messinese e porta sulle tavole i profumi dei vitigni più nobili della Sicilia, Grillo, Inzolia e Cataratto per i bianchi, Nero D’Avola e Nocera per i rossi. “Il bio per noi non è una moda, è stata una scelta di conduzione agronomica sin dal 1991” – ha spiegato il produttore Michele Vasari. Ad accompagnare i piatti dei due cuochi il rosato Zahir del 2019 (dalla parola araba “indimenticabile”), un vino armonico e equilibrato che al naso esprime aromi di frutta; il Mamertino bianco 2019 bio vegan da uve di Cataratto, Grillo e Inzolia con profumi agrumati; il Mamertino Rosso vendemmia 2017, un vino armonioso ed avvolgente, espressione dell’incontro tra l’eleganza del Nero d’Avola e la morbidezza del Nocera.
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A concludere in dolcezza la cena, l’Insalata di finocchi, bucce di arancia e gelato al mandarino preparata a quattro mani dai due chef e la Nuage di ricotta, zeste di arancia e “vinucottu di ficudinnia”, uno dei dolci più richiesti e apprezzati nella carta del ristorante Ambrosia. Per accompagnare il dolce, lo chef Agliolo ha scelto il Riesling 2013 dell’azienda Weinrieder.
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Soddisfatto, Franco Agliolo ha commentato: “Ogni confronto è motivo di crescita per noi cuochi. Gli incontri servono a crescere professionalmente e a fare sempre meglio”. In calendario altri gustosi incontri che scoprirete a breve!