Il viaggio di Enoteca Momenti alla scoperta della Franciacorta di Ricci Curbastro

by Valeria Zingale

L’enoteca Momenti, nel cuore della città di Messina, a pochi passi dalla centralissima Piazza Cairoli, è il luogo che celebra l’incontro tra i vini delle cantine più rinomate e una cucina semplice fondata sulla selezione di gustosi appetizer, preparati selezionando accuratamente la materia prima. Ieri sera, l’enoteca di Giovanni Franchina è stata teatro di un interessante viaggio nei territori della Franciacorta, attraverso la voce di uno dei suoi ambasciatori, il produttore Riccardo Ricci Curbastro che ha guidato gli ospiti alla scoperta della sua azienda, attraverso la degustazione di 4 vini. Un’azienda agricola che coniuga radici antiche con una visione moderna e che può vantare una storia secolare he si tramanda di generazione in generazione. I figli di Riccardo Ricci Curbastro rappresentano la diciottesima generazione mentre il padre Gualberto, scomparso da alcuni anni, è stato uno dei fondatori della denominazione Franciacorta.

LE ORIGINI DELLA DOC FRANCIACORTA

La Franciacorta si trova in Lombardia, in provincia di Brescia ed è delimitata ad est dalle propaggini rocciose e moreniche delle Alpi, a ovest dal fiume Oglio, a nord dalle sponde del lago d’Iseo e a sud dall’alta Pianura Padana. Il nome Franciacorta deriva dal latinoCurtes Francae”. Durante il Medioevo, comunità di monaci benedettini si insediarono in questi territori e furono esentati dal pagamento delle tasse in cambio della bonifica dei terreni. Qui impiantarono chardonnay e pinot bianco. L’unica certezza è che il toponimo comparve per la prima volta negli Annali del Comune di Brescia (Statuta Communis Civitatis Brixiae)  dell’anno 1277, per identificare l’area compresa tra i fiumi Oglio e Mella a sud del lago d’Iseo. Nel ‘500 il territorio della Franciacorta divenne la culla europea di questi vini. Nel 1814 quando Napoleone fece il catasto di Franciacorta vennero censiti oltre 1000 ettari di vigneto specializzato, poi distrutti a partire dal 1890 dalla fillossera. Una viticoltura che ha sofferto e che ha saputo rinascere dalle sue ceneri in un territorio piccolo ma particolarmente vocato, che si caratterizza per una grande variabilità dei suoli, (60 profili di suoli diversi ) e un microclima molto mite e “mediterraneo” grazie alla presenza del lago che mitiga d’inverno e rinfresca in estate.

Nel 1967 undici produttori, tra cui mio padre, – ha raccontato Riccardo Ricci Curbastro – crearono la denominazione Franciacorta e nel 1986 mio padre creò il Museo del vino. Se nel 1967 erano 30 gli ettari di vigneto di Franciacorta, oggi si contano 124 cantine e oltre 200 vignaioli, su un territorio da oltre 3 mila ettari di vigneto”. Nel 1967 l’impegno produttivo di questo territorio fu riconosciuto per Legge autorizzando la produzione di vini Franciacorta a DOC (Denominazione d’Origine Controllata) bianco, rosso e spumante. L’Azienda Agricola Ricci Curbastro fu già da quell’anno tra i primi 11 produttori di Franciacorta DOC. Oggi l’azienda è un fiore all’occhiello del territorio che lavora in biologico ed è certificata sostenibile dal 2017. “Siamo stati la prima azienda lombarda e una delle prime nove italiane  a certificarci come azienda sostenibile” – ha raccontato il produttore.

La degustazione dei vini Franciacorta Ricci Curbastro

LA DEGUSTAZIONE DI MOMENTI

La degustazione di Franciacorta ha preso il via con il Brut dell’azienda Ricci Curbastro, un classico chardonnay da aperitivo. Prodotto con Chardonnay 60% , Pinot Bianco 30%, Pinot Nero 10%, il brut di Ricci Curbastro , di colore giallo paglierino, è facile da bere e presenta una combinazione di note floreali e fruttate e un persistente perlage. Lo abbiamo degustato con stracciatella e alici del Mar Cantabrico di Momenti e con il pane di grani antichi tumminia e russello dell’ambasciatore del gusto messinese, il fornaio Francesco Arena, partner della serata.

Stracciatella e alici del Mar Cantabrico

A seguire, il meraviglioso Franciacorta Satèn chardonnay in purezza di bella struttura, morbido e rotondo, il cui nome ricorda la seta e al palato ha delicate note fruttate e un perlage di estrema finezza. Il Franciacorta Satèn è stato premiato per 6 anni consecutivi dal 2001 al 2006 con i Cinque grappoli dell’Associazione Italiana Sommelier e nel 2019 e 2020 con i Tre Bicchieri del Gambero Rosso.

Tartare di fassona piemontese con tartufo uncinato dei monti della Laga

Per accompagnare questa bella espressione del Franciacorta l’enoteca Momenti ha pensato a una ottima tartare di fassona piemontese con tartufo uncinato dei monti della Laga.

Il Franciacorta 2012 dosaggio zero Gualberto che Riccardo ha dedicato al padre, il primo a credere nella Denominazione Franciacorta nel 1967 e artefice della storia recente della Ricci Curbastro, ha conquistato i Tre Bicchieri nella Guida 2023 del Gambero Rosso. Alla fermentazione a temperatura controllata in vasche d’acciaio, fa seguito, in primavera, il tiraggio con l’inizio di una lenta rifermentazione in bottiglia secondo il metodo tradizionale della Franciacorta. Le bottiglie restano in catasta per almeno 30 mesi. Dopo la sboccatura, con l’aggiunta di uno sciroppo di dosaggio molto secco (8 g/litro) il Franciacorta compie un ulteriore affinamento in cantina di qualche mese.
Il colore è giallo paglierino lucente, la spuma ricca ed abbondante con un fine e persistente perlage e profumi floreali. Ad accompagnarlo i pregiati salumi e formaggi selezionati da Enoteca Momenti.

Tagliere di salumi e formaggi

Dulcis in fundo per accompagnare il panettone che apre le porte all’attesa stagione natalizia, Riccardo Ricci Curbastro ha pensato al sidro di mele spumantizzato del 2018 realizzato con 4 varietà di mele della Normandia coltivate in Romagna.

Si conclude così la serata di Momenti alla scoperta del Franciacorta.

(Nella foto di copertina Riccardo Ricci Curbastro con Giovanni Franchina)

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