Il “Brunetti d’Opera” e la bellissima cantina integrata nel territorio. Tutte le novità di Casa Grazia

by Valeria Zingale

Casa Grazia si avvia a chiudere il 2022 con due importanti novità che dimostrano come e quanto l’azienda stia investendo nella sua crescita, nella valorizzazione del territorio e nella qualità dell’offerta. Vini in vigna è il claim dell’azienda vitivinicola di Maria Grazia De Francesco e Gino Brunetti che producono e imbottigliano vini di carattere che nascono da un terroir unico, tra terreni sabbiosi e calcarei, in cui le uve maturano tra dune, vento e mare, nello scenario della riserva naturale protetta del Lago Biviere di Gela, il lago salato che ricade nella D.O.C.G del Cerasuolo di Vittoria.

La nascita della nuova cantina e il lancio di un nuovo vino sono le due grandi novità a cui l’azienda lavora da diversi anni ormai. Per celebrare i due eventi, il 6 settembre scorso si è svolto un party esclusivo di inaugurazione in cui tutto è stato perfetto e curato nei minimi particolari. L’inaugurazione è stata inserita nell’ambito di un interessante press tour che ha acceso i riflettori sul territorio di Gela in cui nascono i vini di Casa Grazia. Un territorio martoriato dalle industrie che, da alcuni anni, anche grazie al lavoro dell’azienda vitivinicola, sta puntando a far scoprire una Gela diversa che cerca riscatto e vuol far riscoprire la sua storia.

La famiglia Brunetti al party di inaugurazione

LA CANTINA DI CASA GRAZIA
La nuova, elegante e moderna cantina di Casa Grazia, progettata dallo Studio Castellana Architetti nasce in un complesso rurale risalente alla fine dell’Ottocento che negli anni ’50 era di proprietà dell’allora ministro Salvatore Aldisio, politico e benefattore di spicco nel panorama gelese, il quale successivamente lasciò i suoi beni alla Chiesa, specificando il suo desiderio di dedicare i suoi edifici e terreni alla formazione dei giovani del territorio e al lavoro. Per decenni, infatti, tra le varie attività messe in atto c’era anche la formazione di giovanissimi cuochi nella cucina che è stata mantenuta e che verrà utilizzata in occasione di eventi e visite presso la cantina.

«La nuova cantina è un messaggio di operosità, della voglia del fare nel nostro territorio gelese – dice Mariagrazia di Francesco Brunetti, titolare dell’azienda. Era tanto che sognavo il completamento della nostra “casa” e non sono state poche le difficoltà che ho incontrato per poterla realizzare. È stata davvero una grande avventura poter organizzare la festa d’inaugurazione in periodo di piena vendemmia, la cantina oggi è aperta ed è visitabile”.  

Dalla prossima primavera Casa Grazia proporrà dei pacchetti di degustazione dei suoi vini, anche accompagnati da pranzi e cene, a contatto con la natura. Tra i progetti già in cantiere anche l’ospitalitànelle camere che l’azienda sta ristrutturando. “Sicuramente ai miei ospiti vorrò far conoscere questa parte di Sicilia – ha affermato ancora Maria Grazia – così semplice e così selvaggia. La mia vigna la vedo come una donna una donna che partorisce i suoi figli, e guarda caso anche la vigna, come una donna, partorisce le uve dopo 9 mesi di gestazione. Il mio desiderio – conclude – è che questo luogo possa diventare un vero polo culturale, si parli naturalmente di vino, ma anche di arte in tutte le sue forme più poliedriche».

La cantina si compone di un grande caseggiato rurale e di un’ampia area esterna ricca di vegetazione. L’area di vinificazione, che dispone di moderni sistemi scelti dall’enologo Tonino Guzzo, un tempo era magazzino a cielo aperto all’interno di una corte complessa. Ora è stata coperta con una struttura a capriate in acciaio e con un sistema di lamiere grecate a bassa altezza, tutta interamente in rame, ossidato affinché assumesse il colore ramino, che è uno dei colori simbolo di Casa Grazia. I manti di copertura originari sono stati completamente recuperati con il tegolato di argilla gialla, già utilizzata in tempo greco, proveniente dalle cave e dalle fornaci gelesi. L’utilizzo della pietra lavica, delle cementine, del cotto e il recupero di tutti i materiali di costruzione sono un tributo alla tradizione non solo del territorio gelese, ma di tutta la Sicilia. I dettagli della nuova cantina sono un richiamo continuo al marchio e ai colori aziendali di Casa Grazia. L’utilizzo del colore kraft per gli intonaci del blocco più recente, l’utilizzo del verde lago per le maniglie e per gli infissi in legno, fino ad arrivare ai portoni delle strutture al piano terra che sono interamente in rovere naturale affinché possano evocare il rovere delle botti. Tutto è stato costruito e ristrutturato nel rispetto della qualità architettonica del luogo e del lascito di Salvatore Aldisio. Si tratta di un traguardo fortemente voluto da Mariagrazia De Francesco e dal marito Gino Brunetti. Durante la festa di inaugurazione è stata svelato anche il nuovo vino di Casa Grazia che Mariagrazia ha dedicato al marito che le ha trasmesso l’amore per la terra e per la vigna.

IL CERASUOLO DI VITTORIA CLASSICO BRUNETTI D’OPERA

Il Cerasuolo di Vittoria Classico Brunetti d’Opera 2019 è stata una delle sorprese più emozionanti per tutti coloro che hanno partecipato all’evento. Con il cuore in mano, Mariagrazia, dinnanzi ai figli e ai nipoti, durante la festa, ha fatto la sorpresa al marito e presentato il nuovo vino, un Cerasuolo di Vittoria classico composto da Nero d’Avola al 60% e da Frappato al 40%, dal colore rosso rubino e i profumi di rosa, fruttato di ciliegia, ribes, erbe aromatiche, liquirizia, note speziate e calibrate sensazioni di vaniglia. Anche questo Cerasuolo nasce nel territorio del lago Biviere che abbiamo visitato durante il press tour. «Per noi fare vino – dice Maria Grazia Di Francesco, titolare della cantina e “Donna del Vino” di Sicilia – è tuffarsi dentro la bellezza di questo areale, stracolmo di difficoltà, ma che al momento giusto sa ripagare con grande spontaneità chi avrà occhi e pazienza per ammirarlo ed attenderlo. Io sono così, naturale ed istintiva come il mio territorio. E sono felice di essere uno degli attori della rinascita di una terra che ha ancora tanto da esprimere. Il nostro Brunetti d’Opera Cerasuolo di Vittoria Classico 2019, è un vino importante del mio territorio, perché la bandiera di Casa Grazia e proprio il Cerasuolo di Vittoria. L’ho dedicato a mio marito Gino Brunetti, forza propulsiva della nostra azienda. È un vino che si misurerà con il tempo».

IL TERRITORIO E IL LAGO BIVIERE
Le vigne di Casa Grazia sorgono nell’area della Riserva Naturale orientata del Lago Biviere, area protetta nel comune di Gela dal 1997, luogo di miti antichi e di credenze popolari. In questi luoghi prende vita il sogno di Maria Grazia Di Francesco di esprimere l’identità del territorio attraverso il vino. Tradizione contadina, quella di Casa Grazia, che inizia nei primi anni del ‘900, che prosegue con la produzione di uve dagli anni ’80 e che, infine, griffa nel 2005 l’incipit di una straordinaria avventura: proprio 17 anni fa, infatti, prendeva vita il progetto aziendale della chiusura della filiera e veniva imbottigliato il primo vino. Nello scenario della Riserva Naturale protetta del Lago Biviere, Casa Grazia imbottiglia il frutto di un terroir singolare, dove dune, vento e mare maturano buone uve.Un territorio speciale, grazie alla presenza del più grande lago (salato) costiero della Sicilia, che ricade appieno anche nella Docg del Cerasuolo di Vittoria.  I terreni disegnano il profilo di un paesaggio pluri-sfaccettato che concentra al suo interno tutti i favori bioclimatici della Sicilia. La sapidità del Lago e la salinità che spira dalla costa, infatti, nutrono aria e terra portando a maturazione le uve del Biviere, destinate a diventare poi grandi vini. Due straordinari e naturali volani termici ambientali che governano, ad oggi, 50 ettari di terreni di matrice sabbioso-calcarea.

I VINI DELL’AZIENDA

Grillo, Moscato Bianco, Frappato e Nero d’Avola sono l’anima più schietta dell’azienda. Syrah e Cabernet Sauvignon, invece, degnamente coniugati in accezione identitaria siciliana, corredano con merito il paradigma dei vitigni di Casa Grazia.Il 2020, poi, è l’anno della certificazione bio”, trasparente passaporto del contributo di Maria Grazia Di Francesco alla qualità e alla sostenibilità di questo areale di Sicilia, terroir esclusivo grazie ai terreni e al microclima. Le annate 2020 dei due bianchi e delle due versioni di Frappato, spumante rosato e rosso fermo, sono le prime a fregiarsi di questo vessillo greenI vini dell’azienda raccontano un percorso di crescita e sperimentazione, che ha saputo cogliere il potenziale del territorio, esprimendolo in una selezione di etichette che portano nel calice l’essenza di Lago, Terra e Mare. Le uve donano vini dalle caratteristiche particolari che hanno nel loro tratto dominante, un’inconfondibile sapidità, carattere ed eleganza. Una bollicina rosé, due bianchi e cinque rossi. Il creatore delle nove etichette è Tonino Guzzo, enologo pluripremiato in Italia e all’estero, antesignano della rinascita del vino in Sicilia e artefice di tante perle dell’enologia regionale. Tra i suoi grandi punti di forza anche quel “tocco magico” di saper riuscire ad esaltare il patrimonio caratteristico racchiuso dentro i monovarietali siciliani.

La masterclass con Guzzo, Salvo e De Francesco

IL PRESS TOUR

Il press tour di casa Grazia ha preso il via con l’interessante masterclass condotta dal sommelier Luigi Salvo con il collega AIS Marcello Malta e con l’enologo Tonino Guzzo. In degustazione i rinomati rossi dell’azienda e il nuovo nato di Casa Grazia, il Brunetti d’Opera, affinato per 9 mesi in barrique francesi.
L’evento di inaugurazione della nuova cantina è stato il momento clou dove non sono mancati i momenti di spettacolo. Una cerimonia molto sentita che ha preso il via con la benedizione della nuova cantina. I piatti cucinati al momento, nelle postazioni illuminate dislocate tutto intorno alla cantina, de La Torre Catering hanno accompagnato i vini di casa Grazia in degustazione. Il tutto condito con la musica, gli spettacoli e il dj set.

La nave arcaica esposta al museo di Gela

Il giorno seguente, il press tour ci ha portato alla scoperta della storia di Gela, con la visita guidata alle Mura Timoleontee, nella zona archeologica di Capo Soprano; con la visita al museo di Gela, all’interno del Bosco Littorio, che fino a ottobre ospita l’interessante mostra “Ulisse in Sicilia. I luoghi del mito”. Qui abbiamo scoperto una bellissima opera, la nave arcaica greca di Gelarisalente al VI e V secolo A.C. ritrovata nel 1988 proprio nelle acque gelesi. La visita guidata ci ha portati poi alla scoperta dei vigneti e della Riserva naturale Orientata del Lago Biviere, il lago costiero più grande di Sicilia. Il pranzo finale a Casa Grazia è stata l’occasione per ammirare la bellezza della nuova cantina che da oggi in poi ospiterà i tanti winelovers innamorati della bellezza e del buon vino di questo territorio.

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