Il mare è nei suoi piatti. Paolo Romeo parte da lì, dalla ricerca dell’ingrediente interpretato con semplicità, nel rispetto della sua freschezza e dei suoi profumi. I suoi piatti sono ricercati nella presentazione, nell’equilibrio di sapori e colori. Ama i crudi di pesce e riesce ad abbinarli con eleganza a frutta e formaggi.
Ama sperimentare e creare abbinamenti sempre diversi. Nato e cresciuto in riva allo Stretto di Messina, Paolo Romeo quel mare lo ha dentro e lo ha portato con sé nelle numerose esperienze in Italia e all’estero. Ritornato nella sua città da poche settimane, ha un obiettivo, far conoscere la sua cucina gourmet in cui riesce a mixare abilmente estro e sicilianità, cucina classica e cucina contemporanea. E’ executive chef presso il Grecale Ristorante Italiano, del gruppo ristorativo Kajiki Ristorante Giapponese, Villa Laura Resort e Kon Gusto Catering di Francesco Rella e Fabrizio Natoli.
Con il piatto “Viaggio in Sicilia” nel 2017 ha trionfato al Campionato italiano Bia Cous Cous, nella gara tra sei chef tutta “azzurra” che si è svolta nell’ambito della 20^ edizione del Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo.
Paolo ha conquistato nella sua carriera altri importanti riconoscimenti, come la medaglia di bronzo alle Olimpiadi della cucina di Elfut in Germania nel 2004 e la medaglia d’argento ai campionati italiani di Brescia nel 2005.
Al Grecale di Messina è arrivato con un bagaglio di esperienze significative e stage con importanti esponenti della cucina italiana, come Massimo Bottura e Davide Oldani. L’esperienza di gusto è assicurata. Lasciatevi coccolare dai suoi sorprendenti antipasti che giocano molto sulle consistenze.
Il gelato abbinato al pesce è un’idea sempre presente nella sua cucina.
Ogni giorno insieme alla sua brigata prepara diversi formati di pasta fresca. Imperdibili gli spaghetti alla chitarra, così come le paste ripiene.
Da non perdere la sua “Opera al crudo servita con lamponi e mozzarella di bufala campana”. Chiudete gli occhi e provate ad immaginare l’infinito.
Molto interessanti i primi i piatti, come il “Riso vialone nano mantecato con ricci di Acitrezza e ricotta dei Nebrodi”, in cui ritorna l’abbinamento del pesce con i formaggi del territorio.
Ha un debole per le capesante, tanto amate dai più grandi chef. In questa versione, le abbina alla salsa al marsala doc vintage riserva 1994 delle cantine Florio.
Non solo mare, ma anche terra nei suoi piatti. Valorizzando le uova km zero delle galline della fattoria di Villa Laura Resort, le propone in una versione gourmet che tuttavia richiama i sapori di casa. Delizioso l’uovo nella sua crosta di basilico, adagiato su una mousse di pomodoro pachino.
Il pane e i grissini vengono sfornati ogni giorno al Ristorante Grecale, perché l’attenzione parte dalle piccole cose.
I dolci? La conclusione perfetta di ogni pasto.
Ho visitato il Ristorante il 17 maggio 2018, in occasione di “Grecale Wine Experience”, evento organizzato in collaborazione con l’azienda Joaquin, eccellenza vitivinicola Italiana di Raffaele Pagano. L’azienda nasce e lavora prevalentemente in una delle aree a più alta vocazione vitivinicola del mondo, l’Irpinia. Terra, questa, dove la predominanza delle escursioni termiche, la vulcanicità del suolo, la mineralità e la peculiarità del clima assecondano alte evoluzioni per i vini bianchi e dove il freddo delle sue colline genera rossi di forza e di estrema eleganza.
Nel corso della serata abbiamo degustato tre ottimi vini dell’azienda:“I viaggiatori” Aglianico 100% – “Vino della stella ”Fiano Avellino DOCG – “Dall’isola” Falanghina, Greco e Biancolella.
L’emozione è nei piatti. Il Ristorante è consigliato per un’esperienza di gusto in cui l’eleganza della presentazione va d’amore e d’accordo con il rispetto dell’ingrediente, la stagionalità e il sapore di mare.
(Foto a cura di Rossana Brancato)
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