Grande successo per gli eventi di Natale al Binario 1: masterclass, degustazioni e magie per i più piccoli

by Valeria Zingale

La stazione diventa teatro di “Cultura, Food e Wine” con il magico mondo di Mary Poppins

Dopo il successo dello scorso anno, il 9 e 10 dicembre è stato riproposto a Messina l’evento Cultura, Food & Wine al binario 1. La stazione, con i suoi ampi spazi, si riconferma luogo strategico di aggregazione nel cuore della città, perfetto per ospitare la kermesse promossa dall’amministrazione comunale nell’ambito delle iniziative natalizie in città.

L’evento è stato organizzato in sinergia con l’Azienda Speciale Messina Social City e in collaborazione con Rete Ferroviaria Italiana e il sostegno di Fondazione FS Italiane. L’area Food & Wine è stata curata dall’Associazione Cuochi Messina, dall’Associazione Italiana Sommelier sez. Taormina, NonsoloCibus e Fondazione ALBATROS.

Un ricco e articolato programma ludico, culturale (con la mostra “Tra il mare e la città. Angiolo Mazzoni e le stazioni di Reggio Calabria e Messina”) ed enogastronomico ha coinvolto centinaia di foodlovers, winelovers e famiglie accorse al binario 1 per vivere un momento di festa all’indomani dell’Immacolata che apre le porte alle festività natalizie. Se i più piccoli sono stati affascinati dalle magie del magico mondo di Mary Poppins, i più grandi si son divertiti a vivere l’esperienza di degustare cibo e vino in un insolito contesto. Ad aprire la manifestazione con un momento di cultura e approfondimento sul mondo del vino ci ha pensato l’AIS Taormina che ha condotto un’interessante masterclass dedicata ai vini messinesi.

LA MASTERCLASS “IL FUORI DOC DELLO STRETTO”

Ha destato molto interesse e grande partecipazione la masterclass “Il Fuori Doc dello Stretto” promossa da AIS Taormina e condotta da Gioele Micali, responsabile eventi AIS Sicilia Sommelier e Delegato di Taormina. Ancora una volta, l’Associazione Italiana Sommelier, con grande professionalità ci ha condotti in un viaggio tra i filari dell’aerale enologico messinese con le sue eccellenze che vanno anche al di là delle tre DOC riconosciute, Faro, Mamertino e Malvasia delle Lipari. “Teniamo alti i riflettori su un territorio che ha grandi potenzialità dal punto di vista vinicolo – ha affermato Gioele Micali in apertura. In degustazione 7 vini + 1 a sorpresa, dalla forte identità che non rientrano nella DOC Faro ma che si esprimono con tutta la loro forza e tipicità dei loro vitigni. La masterclass, alla presenza dei produttori Verzera, Gatto, Ciccolo e Bonfiglio, ha preso il via con tre blanc de noir, vini bianchi ottenuti da uve nere di nerello mascalese.

Il primo vino in degustazione è Phôs Terre Siciliane I.g.t. di Vigneti Verzera, giovane azienda vinicola che sorge a Gesso a 200 mt. s.l.m. in un anfiteatro terrazzato di circa 3 ettari di vigneti coltivati in biologico. Phös, dal greco luce, viene realizzato con vendemmia precoce e pressatura dolce delle uve di nerello mascalese in blend con una piccola percentuale di chardonnay che conferisce eleganza e rotondità al vino. Le note di degustazione sono di fiori bianchi e gialli, iodio e agrumi.

Da Gesso si passa al territorio dell’Annunziata alla scoperta dell’azienda agricola Due Pini di Francesco Ciccolo che ha presentato il Nepente Terre Siciliane I.g.t. dal tenore zuccherino più basso del precedente vino in degustazione. Un vino delicato e sapido di grande luminosità che richiama i fondali marini e si abbina a piatti leggeri di pesce. Semplice e schietto, richiama profumi di macchia mediterranea e note citriche.

Dalla zona ionica messinese arriva il terzo vino in degustazione presentato dall’azienda Tenuta Gatto di Larderia che sorge a 450 mt. s.l.m. in un terreno terrazzato favorito dall’esposizione a sud. L’azienda nasce nel 2007 e nel 2011 viene presentato il primo Faro, successivamente viene introdotto il bianco Ardalia Terre siciliane I.g.t. realizzato con uve di nerello mascalese e vendemmia precoce. Il vino fa 6 mesi in acciaio e passaggio di una parte in legno. Colore giallo intenso e sentori di cannella, cioccolato bianco, spezie dolci, molto equilibrato.

A sorpresa arriva uno dei vini di Tenuta Enza La Fauci. È la volta del Case bianche zibibbo vinificato secco, con note di mandorla amara e una spalla acida importante. Piacevole beva.

Si passa al rosato con la degustazione di Eleonora (60% nerello mascalese e 40 % nocera) di cantine Bonfiglio (Briga Marina) che fa 12 ore di macerazione sulle bucce, ricorda al naso e in bocca fragoline e lamponi, è avvolgente e setoso.

Più ricco di colore il rosato Bonavita di Giovanni Scarfone che spicca per il suo rosa acceso, più che pastello, che vira verso il rosso. Se ne producono circa 4 mila bottiglie. L’azienda di Faro Superiore coltiva in biologico senza utilizzo di concimi. Si apprezzano sentori di frutta matura quasi macerata, confettura, spezie, terra bagnata e porcini.

Dal rosato si passa al Cinquerossi, dell’azienda agricola Soprano di Sindaro che ricade nel villaggio di Rodia. Il naso è equilibrato, si apprezzano ciliegie e prugne, ribes e mirtillo, cacao e polvere di caffè, il rosso è vivace e il vino presenta una bella trasparenza.

Ultimo vino in ordine di apparizione, il Rosso del Soprano Terre Siciliane I.g.t. dell’Azienda Agricola Palari di Santo Stefano Briga, soprannominato baby Palari, che matura nelle barrique in cui è stato affinato il Faro Doc e poi fa minimo 8 mesi di affinamento in bottiglia. In degustazione l’annata 2017 con riflessi granato, vivace nel colore e ricco di note balsamiche e sentori di pasticceria. Il vino di grande forza e eleganza ha concluso la masterclass egregiamente condotta da Gioele Micali.

22 CUOCHI E PASTICCERI PROTAGONISTI NELL’AREA FOOD

La Corte di Ulisse, nella stazione centrale, al binario 1 è stata letteralmente invasa dai profumi delle prelibatezze dolci e salate proposte dagli chef e dai pasticceri dell’Associazione Cuochi Messina presieduta da Rosaria Fiorentino, che per l’occasione ha presentato la Lampuga, con scarola ripassata e pomodorino infornato. Insieme a lei tanti cuochi, volti noti e prestigiosi dell’associazione, che hanno proposto i loro piatti in modalità cooking show. T

ra i nostri migliori assaggi: il cappuccino zucca, patate e baccalà di Giuseppe Geraci (Modì Torregrotta), il vitello in gelatina di Franco Agliolo (Ambrosia Sant’Agata di Militello), il bun con grani antichi ripieno con pulled pork di maialino nero dei Nebrodi cotto 20 ore a bassa temperatura, cipolla e salsa al mango del bakery chef Francesco Arena (Panificio Francesco Arena), il cubotto di cernia marinato con spuma di cavolo viola al sakè e alga nori di Andrea Giannetti (Grecale, Messina), il baccalà pastellato con crema di zucca e salsa di liquirizia di Emiliano Cipicchia (Le Macine, Lipari), il croissant salato allo zafferano ripieno di stocco a ghiotta con pomodoro confit e basilico fritto di Natale Laganà (Panificio Laganà Messina), il panettone salato con ciliegino secco, olive nere infornate e capperi di Salina in agrodolce di Fabrizio Scaramuzza (Non solo cibus), il trancetto di torta zuppa inglese di Lillo Freni (Pasticceria Freni, Messina), il semifreddo al mandarino con biscotto di cacao di Giuseppe Arena (Gelaterria Giuseppe Arena Messina), la nuvola di cassata di Pasquale Caliri (Marina del Nettuno, Messina).

Per gli amanti del vino, gli abbinamenti sono stati curati dai sommelier dell’Associazione Italiana Sommelier, sezione Taormina alla presenta del delegato e responsabile eventi Gioele Micali. Spettacolo in musica con la voce di Barbara Arcadi e la sua band che ha allietato il momento della degustazione.

La stazione per due giorni si è trasformata in un luogo di grande festa e condivisione, luci, colori, sapori e divertimento per i più piccoli. La certezza è che la manifestazione, molto apprezzata dagli ospiti presenti, verrà riproposta negli anni futuri.

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