Gianluca Lizzio e gli chef con la coppola tra le bellezze di Villa Fago

by Valeria Zingale

Come spesso accade in Sicilia, residenze di charme si trasformano in luoghi dove bellezza e ospitalità si intrecciano. È il caso di Villa Fago, elegante e raffinata residenza estiva di una famiglia aristocratica siciliana, che nel 2007 rinasce grazie alla visione dell’architetto paesaggista Tony Walford che ha realizzato i maestosi Giardini ornamentali tutto intorno alla Villa che hanno reso unico questo posto.

I Giardini di Villa Fago, a Santa Venerina, in provincia di Catania, ospita numerosi eventi, matrimoni in particolare. La villa ricevimenti si compone di luminosi e accoglienti saloni in stile inglese con delicati color pastello. Tutto intorno l’immenso e prestigioso parco di oltre 30.000 mq fa da cornice alla Villa tra roseti, alberi secolari, pergolati di rampicanti e distese di rigogliosi prati verdi.

L’executive chef del Ristorante che cura tutti i ricevimenti è Gianluca Lizzio, acese, che si è formato sotto la guida dello chef Gaetano Li Greggi e, prima di approdare 3 anni fa a Villa Fago, ha lavorato in diversi ristoranti del messinese, come Il Duomo di Taormina o l’hotel La Plage, e del catanese, ma anche a Londra presso La Locanda dello chef Giorgio Locatelli.

Gianluca Lizzio

Gianluca Lizzio , lo scorso 5 aprile, è stato protagonista di un evento in cui ha voluto accanto a sé gli chef con la coppola Giuseppe Raciti, Giovanni Grasso e Peppe Torrisi a cui è legato da un sentimento di profonda amicizia. Assente per un problema di salute lo chef Simone Strano che ha comunque presentato il suo piatto realizzato dai colleghi.

La sintonia in cucina è stata massima con i 3 chef legati da una profonda stima e amicizia. La serata si è aperta con l’entrèe di Gianluca Lizzio, una squisita crocchetta di alici e melanzana alla norma con pomodoro e basilico adagiata su una base di spuma di ricotta.

Croccante di alici alla Norma di Gianluca Lizzio

A seguire l’atteso piatto dello chef stellato Giuseppe Raciti del Ristorante Zash di Riposto, che con semplicità e eleganza ha presentato il suo Crudo di gambero rosso con emulsione di pomodoro e fragole, robiola di capra girgentana, fiori eduli e basilico.

Crudo di gambero rosso, pomodoro, fragola, robiola di capra e basilico di Giuseppe Raciti

Lo chef Giuseppe Torrisi del Ristorante Cortile Spirito Santo di Ortigia, a Siracusa, ha scelto di presentarsi con un risotto dai profumi mediterranei preparato con pesce spada, finito con un pesto di finocchietto selvatico e con una profumata crema di mandorle zenzero e limone candito.

La pasta fresca e lo sgombro di Gianluca Lizzio

A seguire lo chef Lizzio con la sua pasta fresca farcita con sgombro e mentuccia e servita con purè di rapa rossa (utilizzato anche per dare colore alla pasta fresca), salsa di vino bianco e zafferano per donare acidità e mollica atturrata per regalare croccantezza e un tocco di sicilianità. A Simone Strano era stato affidato il secondo, che per la serata è stata preparato dalla brigata di colleghi: il croccante Baccalà in tempura al nero di seppia con puntarelle marinate e maionese di lamponi. Dulcis in fundo, lo chef Giovanni Grasso ha concluso la cena con una delicata Mousse al cioccolato bianco con crumble di thè verde matcha e frutti di bosco.

Il menù degustazione è stato accompagnato dai vini dell’azienda Baglio di Pianetto selezionati dal sommelier del ristorante e da due cocktail realizzati con Volcano Gin, il gin prodotto sull’Etna da Alessandro Malfitana, Stefano Lo Giudice e Diego Pollicina che, con il loro Etna Gin Rosè, hanno appena conquistato la medaglia d’oro alla London Competitions. 

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