A poco più di tre anni dal suo avvio, il progetto COSMO, Cooperazione per lo sviluppo in Sicilia della filiera del grano Monococco”, (finanziato dalla sottomisura 16.1 del PSR 2014-2022) è pronto a consegnare i risultati finali nel corso del convegno che si svolgerà a Palermo venerdì 24 maggio, a partire dalle 9.30, ospitato all’Addaura Village (Lungomare Cristoforo Colombo, 4452).
Sarà l’occasione per il Gruppo Operativo, composto dal Consorzio di Ricerca “Gian Pietro Ballatore”, ente capofila, il CREA-IT di Roma e le aziende partner, per illustrare gli aspetti agronomici, tecnologici e nutrizionali evidenziati nel corso delle attività di laboratorio e di campo svolte.
“Obiettivi raggiunti”, anticipa il responsabile scientifico Bernardo Messina, Consorzio “Gian Pietro Ballatore”, che modererà l’evento a cui parteciperanno, tra gli altri, Antonino Drago, dirigente Area 3, dell’assessorato Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea della Regione Siciliana e Stefania Masci, vicepresidente del Consorzio di Ricerca “Gian Pietro Ballatore”. La partecipazione all’evento darà diritto al riconoscimento dei CFP e dei crediti ECM e interverranno per un saluto anche Salvatore Fiore, presidente Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Palermo; Alessandro Pitruzzella, presidente Ordine dei Biologi della Sicilia; Daniele Romano, presidente dell’Ordine dei Tecnologi Alimentari Sicilia e Sardegna.
Cominciato con la verifica in campo dell’adattabilità delle due varietà di grano Monococco, Hammurabi e Norberto, negli areali delle aziende partner dislocate tra Enna e Palermo, il progetto è proseguito con le prove di panificazione e pastificazione. “L’importanza del grano Monococco – spiega Bernardo Messina – non è solo dovuta al dato che si tratta del primo grano coltivato dall’uomo, oltre diecimila anni fa, di cui anche in Sicilia sono stati ritrovati resti; o al fatto che la coltivazione del Monococco permette di ottenere effetti positivi a livello ambientale, perché non richiede un alto apporto di input esterni per la concimazione; ma ancora di più, perché le sue caratteristiche lo rendono adatto per la trasformazione in prodotti con un profilo nutrizionale di pregio”.
Realizzare una filiera completa del grano Monococco in Sicilia significa, inoltre, non solo pensare alla produzione di pane e pasta ed infatti sono state svolte anche delle prove di trasformazione in prodotti di biscotteria (grazie alla collaborazione con il panificio Cuttone di Paternò, Ct) ed è stata verificata la sua attitudine alla produzione di malto per la birra. In un’ottica di economia circolare, infine, parte della paglia prodotta nei campi dimostrativi è stata utilizzata per valutare l’attitudine all’utilizzo per scopi energetici e per la produzione di bricchetti (paglia compressa), da destinare all’alimentazione di caldaie a biomassa.
Di questo e di altro relazioneranno Laura Gazza – CREA-IT, Roma; Francesca Nocente, CREA-IT, Roma; Stefano Grasso, cooperativa Agricola Valle del Dittaino, Enna, Assoro (EN); Andrea Brandolini – CREA-ZA, Lodi; Eugenio Tassinari, ASSOSEMENTI, Bologna; Sofia Ghitarrini, Società Produttori Sementi Spa – S. Severino Marche (MC); Giuseppe Toscano, Università Politecnica delle Marche, Ancona. Interverranno i partner: Antonio Benedetto Rizzo (Az agr. Rizzo); Lorenzo Frasson, (az. Agr. Frasson); Salvatore Calleri (Az.agr. Calleri); Grazia Sicali (az. Agr. Sicali); Francesco Puma, (az. Agr. Puma); Massimiliano Solano (coop. Agr. Valdibella);; Filippo Drago (Molini del Ponte).
Le conclusioni saranno affidate a Biagio Pecorino, presidente della cooperativa Agricola Valle del Dittaino e a Dario Cartabellotta, dirigente generale Dipartimento Agricoltura, assessorato Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, Regione Siciliana.