Di Bella wine experience, un viaggio sensoriale nella valle dello Jato

by Valeria Zingale

PALERMO – Si chiama “Di Bella Wine Experience – Viaggio sensoriale nella Valle dello Jato” la serata esclusiva alla scoperta del vino e dei suoi segreti che ha visto protagonista la Cantina Di Bella. Situata in Contrada Feotto, nel comune di San Giuseppe Jato in provincia di Palermo, la cantina è stata riscoperta e rilanciata da Sebastiano Di Bella, oggi presidente dell’Irvo, l’Istituto regionale del vino e dell’olio.

Teatro dell’evento inedito il Kalhesa, il ristorante sushi bar al Foro Italico Umberto I di Palermo, dove alcuni chef siciliani hanno realizzato alcune tra le loro migliori interpretazioni della cucina del territorio. All’interno di ogni singola specialità un prodotto della Valle dello Jato. Specialità abbinate ai vini della Cantina di Bella, dal sommelier Marcello Malta, per un profluvio di caratteristiche organolettiche di altissima qualità, con profili olfattivi che spaziano su molteplici percezioni, da quelle primarie a quelle più evolute, che caratterizzano questo straordinario vitigno Catarratto che affascina e ammalia con le sue potenzialità enologiche. Nel corso dell’evento la pasticceria Oscar ha realizzato una cassata di 30 chili.

La serata si è svolta giovedì 10 novembre per uno scambio di conoscenze tra appassionati intenti a socializzare e diventare gli artefici di situazioni dove il nettare di Bacco, assieme all’alta cucina, è stato il filo conduttore e il motore di coinvolgimento principale. La Valle dello Jato, a pochi passi da Palermo, vede piccoli produttori lavorare per creare delle eccellenze che rendono grande un territorio. Media partner dell’evento IoComproSiciliano, il Brand che da un biennio si occupa di valorizzare le prodizioni del territorio e Orogastronomico.it la testata giornalistica che racconta e mette in luce le eccellenze enogastronomiche.

I finger food contenevano un ingrediente di queste aziende, nello specifico il caciocavallo dell’azienda agricola biologica Giovanni Scalora di Piana degli Albanesi; le il pecorino dell’azienda Palazzolo; l’azienda Sgrò di San Giuseppe Jato che produce mandorle, e l’Azienda Lo Cicero produttori di olio. Ospite anche Francesco Giunta con le sue produzioni di latte di capra, e Santo Bono produttore di legumi e cereali.

Quattordici le postazioni che hanno animato la serata, alcune delle quali hanno visto protagoniste le aziende e gli chef dei ristoranti: il Kalhesa Restaurant e Sushi Bar con lo chef Michele Pusateri e il sushi-man Rex; Galati Catering con lo chef Bartolomeo Basile; il ristorante La Mattanza con lo chef Leonardo Di Piazza; Stabile 169 con lo chef Giuseppe Greco; i Giardini del Massimo con lo chef Gianvito Gaglio; Lumia Restaurant con lo Chef Rosario Giacalone, Treska con lo chef Davide Arnone; la Pizzeria Mastunicola con i titolari Roberto Billeci e Carmen Vitale, il pizzaiolo Giuseppe Lino e lo chef Dario Gottuso; l’azienda Vescera con il bakery chef Mattia Vescera; Hobento, ristoranti di cucina giapponese senza sushi e cucina coreana con lo chef Davide Munna.Non è mancata la postazione dedicata alla panificazione con varietà di pani realizzati con farine di Tumminia, Maiorca e Russello. Grani antichi, unici in termini di sapore e digeribilità, prodotti dall’azienda Vescera. I formaggi dello Jato portano la firma delle aziende Scarola e Palazzolo. Le mandorle di SgròCooking show finale della pasticceria Oscar a cura di Giuseppe di Gaetano.

«Il vino è uno degli ambasciatori privilegiati del nostro territorio, per raccontare l’identità e la cultura siciliana – spiega il presidente Sebastiano di Bella. Il nostro impegno è quello di esprimere le caratteristiche di un territorio, la Valle dello Jato, da sempre vocato a grandi vini ed a prodotti di grande qualità come formaggi ed olio, per rispondere alla crescente domanda di qualità da parte dei consumatori».

«Il contributo di IoComproSiciliano a questa iniziativa è nella direzione di dare valore alle reti territoriali – spiega Davide Morici. –  La nostra ambizione è che ogni territorio provi a lavorare insieme ed a raccontarsi come splendidamente sta facendo la Valle dello Jato».

 

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