E’ sempre una grande emozione per uno chef, che presenta un nuovo menù, svelare il lavoro di mesi che racchiude l’esperienza di anni e l’ispirazione di un istante o di un tempo indefinito. E’ un grande privilegio per noi “food writer” condividere le nostre esperienze enogastronomiche e raccontare le sensazioni che proviamo quando andiamo a scoprire la cucina di un ristorante.
Qualche giorno fa sono andata alla scoperta del nuovo menù invernale del Ristorante Grecale Kajiki, in via XXVII luglio a Messina. Dietro questa solida realtà, ci sono due giovani intraprendenti dalle ampie vedute, Francesco Rella e Fabrizio Natoli, instancabili lavoratori che si spendono ogni giorno lavorando sodo per il gruppo ristorativo che, oltre al Grecale Ristorante Italiano e Kajiki ristorante giapponese, include Villa Laura Resort, splendida tenuta a Rodì Milici, in provincia di Messina, dotata di due piscine e tanto verde, e Kon Gusto Catering.
Francesco Rella e Fabrizio Natoli, già lanciatissimi con il ristorante giapponese apprezzato per l’alta qualità del cibo e per la bravura dello chef Marcos Fukimoto, da alcuni anni stanno investendo anche sul Ristorante italiano per portare a Messina una ristorazione d’eccellenza. I risultati si vedono già e lo chef Paolo Romeo tornato nella città dello Stretto a maggio 2018 per condividere con loro il grande progetto, sta già ottenendo i risultati sperati.
Lo chef è entrato a far parte dell’associazione Euro-Toques fondata da Gualtiero Marchesi ma a breve ci saranno altre importanti novità…che non possiamo ancora svelare.
Intanto provo a raccontarvi la sua cucina, il suo “Viaggio in Sicilia”, un viaggio colorato e passionale in cui lo chef Paolo Romeo trae ispirazione dall’Eros. Il nuovo menù ha il sapore del mare e della terra, i colori delle verdure di stagione, i profumi della Sicilia e punta a sorprendere il commensale con un pizzico di avanguardia.
Tra i piatti più originali c’è il “pane cunzato alla messinese” in versione gourmet, con il pane di grani antichi siciliani che viene trasformato in gelato, con la spugna di basilico, i capperi di Salina, presidio Slow Food, e i vari elementi del tradizionale piatto da street food siciliano che vengono esaltati in diverse consistenze. Si tratta di uno dei piatti più apprezzati durante i cooking show del Messina Street Food Fest, per questa ragione Paolo Romeo lo ha inserito nel nuovo menù.
Tra gli antipasti non poteva mancare il piatto che gli ha dato più notorietà, “Viaggio In Sicilia” il cous cous con gambero rosso di Mazara, patè di pomodori secchi, mozzarella di bufala ragusana, brodo di cernia, gelato allo zenzero e fiori eduli, con il quale ha vinto il campionato italiano del Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo nel 2017.
Molto interessante l’arancino di riso siciliano con sandwich di triglia e la sua trasformazione, dove i tre diversi modi di interpretare la triglia creano un connubio molto interessante.
Tra i primi piatti da non perdere il “risotto con crema di burrata, erba cipollina, tartare di ricciola, clorofilla di prezzemolo e gocce di marmellata di peperoni”, un piatto di una delicatezza estrema con alcune note di carattere.
Paolo Romeo, insieme alla sua brigata, non fa mancare mai la pasta fresca . Nel nuovo menù troviamo le “chitarre di grani antichi siciliani con vongole, pancetta di ricciola, limone candito e polvere di asparagi”,
i “Bottoni di ricotta ai sapori di mare e salsa di molluschi”, dove lo chef disegna il piatto con la tecnica degli schizzi, e raggiunge l’equilibrio perfetto in un piatto complesso ed elegante.
e ancora i “tortelli di grani antichi siciliani con brasato, crema di topinambur e carciofo croccante”.
Il pesce è il grande protagonista della grigliata “il mare d’inverno su crema di patate dolce” e della “zuppa di pesce con crostini di tumminia all’aglio”.
Non poteva mancare una selezione di pregiate carni, come la vacca rossa modicana che va a completare la tradizionale insalata di finocchi e arance di Villa Laura Resort, e il suino nero dei Nebrodi, presidio Slow Food, servito con strudel di mele e cannella e chips di pane al finocchietto.
Ed ancora l’agnello servito in tre tagli e cotture con miele di ape nera sicula, presidio Slow Food.
“Il menù nasce dalla stagionalità – commenta lo chef Paolo Romeo – ed esalta i prodotti meravigliosi che la nostra terra ci offre così generosamente. Metto dentro tutta la mia fantasia e il mio eros. Per me è il menù più buono di sempre”.
Il Ristorante Grecale – che dalla scorsa settimana ha lanciato anche la formula pranzo con piatti del giorno e menù alla carta – aderisce al progetto di alleanza tra i cuochi e i presidi Slow Food con l’obiettivo di promuovere le eccellenze del territorio e contribuire alla battaglia in difesa delle biodiversità.
La cantina offre una grandissima scelta di etichette ma per chi ama accompagnare i piatti con un cocktail, il bartender Mike Salerno saprà stupirvi con abbinamenti molto interessanti.
Il Ristorante Grecale Kajiki, molto apprezzato anche per la cucina giapponese, è aperto a pranzo e cena tutti i giorni, escluso il lunedì.