Una cucina a ritmo di jazz. Possiamo sintetizzare così l’impronta che Angelo Treno – chef patron del Ristorante “Al Fogher” di Piazza Armerina – conferisce ai suoi piatti. Sarà perché questa musica ce l’ha nel sangue, sarà perché in tanti anni di carriera ha acquisito esperienza, competenza, tecnica e grande capacità di maneggiare l’ingrediente per raccontarlo in modo mai banale, sarà per tutte queste ragioni che Angelo Treno sa raccontarsi bene alla sua affezionata clientela, riuscendo a trasformare la cucina tradizionale in un sorprendente viaggio di gusto. Uno chef completo, di altri tempi, che la gavetta l’ha fatta. Le prime esperienze a soli 11 anni lo vedono confrontarsi con il mondo del gelato. A 15 anni il primo vero lavoro è al caffè storico San Carlo di Torino. Fino a 20 anni lavora come barman. Fa esperienza in sala anche all’estero perché da lì bisogna partire per capire la cucina. Nel 1992 torna nella sua Piazza Armerina e in un ex casello ferroviario (che da Dittaino conduceva a Caltagirone) nasce “Al Fogher”, il ristorante che gestisce insieme alla moglie Ernesta Tudisco, pastry chef del ristorante.
Oggi a 66 anni, Angelo Treno continua ad avere lo stesso obiettivo di sempre, solleticare le viscere dell’anima e far apprezzare la visione del cibo. “Il mio lavoro – afferma – è una missione di vita. Cerco di farlo in maniera onesta, senza fronzoli né eccessi. Metto l’anima nei miei piatti. Cucino sempre pensando ai bambini, cercando di esprimere un’energia pulita”.
La sua è per definizione una “cucina siciliana e dintorni”. Treno sintetizza così la buona abitudine di utilizzare ingredienti del territorio non disdegnando quelli che vengono da lontano, come il salmone. L’importante è sempre utilizzare materie prime di ottima qualità. Ci sono poi due elementi che sono imprescindibili nella sua cucina, l’estrema pulizia e l’attenzione per la corretta alimentazione. Tra le grandi passioni c’è quella per il buon bere, di cui è un gran conoscitore. Così, la cantina di Al Fogher è un suo piccolo vanto ed oggi conta oltre 400 vini.
Il menù degustazione da 75 € prevede 7 portate, ma al ristorante si può gustare anche un prelibato panino gourmet. In autunno è rinomata la cucina a base di funghi del territorio. Da non perdere i piatti classici che hanno fatto la storia del ristorante, quelli che non mancheranno mai in carta, tra questi l’insalata di aringa. In occasione della mia visita al Ristorante del 31 agosto scorso, il pranzo si apre con assaggi a base di fichi con bottarga e fichi con salame nostrano, lampascioni e umeboshi (prugne sotto sale con foglie di shiso). I piatti vengono accompagnati dalla birra HY Metodo Champenoise.
Nei piatti dello chef c’è spazio per la memoria e la tradizione. “Ricordo d’infanzia” è un’insalata di verdelli e porcellana con crostini di pane. “In primavera – spiega lo chef – a casa mia si mangiava l’insalata di limoni con il pane e la si accompagnava con l’acqua fredda”.
Non solo memoria ma anche una spiccata sensibilità si ritrova nei piatti di Angelo Treno. “Pensando al Mediterraneo” è un Bon Bon di pesce con alga di mare in acqua torbata, con pisellini e fiori eduli. Il pensiero è al Mediterraneo ammalato. Il piatto viene servito con Whisky Ardberg.
Arriva l’insalata d’aringa con finocchio, arance, perle di melograno, olio alla vaniglia Bourbon su carpaccio di patate, yogurt, spicchi d’arancia e uova d’aringa, servita con Zibibbo – Tenute Orestiadi.
Delicatissima la Battuta di merluzzo con ghiotta di patate, verdello fermentato, olive nere e capperi servita conio vino Osa di Paolo Calì.
Molto speziata al palato la “Capasanta al wasabi e shiso”.
Sorprendente il piatto che più di tutti parla di territorio, il Filetto di coniglio leggermente affumicato servito croccante su lenticchie nere, servito con Marsala – Florio Targa.
Deliziose le Linguine con bottarga di tonno, fiori di lavanda e zeste di limone. In accompagnamento Molin Lugana – Az. Agricola Provenza Cà Maiol. Segue il baccalà in tempura servito con Lambrusco Otello; il pre-dessert è fico con foie gras. Arrivano gli eccellenti dolci di Ernesta Tudisco a completare con gusto il percorso degustazione.
Ristorante Al Fogher
Viale Conte Ruggero -Contrada Bellia
Piazza Armerina (EN)
Tel. (+39) 0935.684123 – alfogher@tin.it