“Wine not? 2024” è stata sicuramente un’edizione memorabile e si conquista in maniera più che meritata un posto speciale nel cuore dei winelovers messinesi e non solo! La manifestazione, promossa e organizzata dall’Associazione Sabatina con il patrocinio del Comune di Rometta e della Città Metropolitana di Messina in partnership con l’Associazione Italiana Sommelier, svoltasi domenica 4 agosto, ha avuto un successo straordinario con un significativo aumento delle presenze, complici le tante novità. L’evento ha preso il via il 3 agosto con una masterclass dedicata ai vini messinesi: “Messina senza confini – dentro e fuori Doc”, un approfondimento guidato da Gioele Micali, responsabile eventi dell’Associazione Italiana Sommelier per la Sicilia e delegato di AIS Taormina e Andrea Rogoz, sommelier e degustatrice AIS Taormina, che hanno guidato i partecipanti nella degustazione di 7 vini alla scoperta delle tre DOC messinesi, illustrando le zone di Produzione, i terreni, i vitigni e le peculiarità di ciascuno dei sette vini in degustazione: Antica Tindari – Migrante Terre Siciliane I.g.t., Colosi – Secca del Capo Salina I.g.t. , Tenuta Enza La fauci – Petalo Rosato Terre Siciliane I.g.t., Az. Ciccolo i Due Pini – Ciaramita Terre Siciliane I.g.t., Caravaglio – Scampato Salina Rosso I.g.t., Cantine Bonfiglio – Piano Cuturi Faro Doc, Soprano di Sindaro – Faro 13 Faro DOC.
Presenza preziosa della manifestazione è stato Giuseppe Geraci, chef patron del ristorante Modì di Torregrotta che con i suoi deliziosi finger food ha accompagnato la masterclass e domenica 4 agosto, lo ha visto protagonista del cooking show in cui ha eseguito uno dei piatti del nuovo menù, “la ricciola con caponata e salsa San Bernardo”.
Lo chef ha colto l’occasione per ricordare come questa antichissima salsa agrodolce affonda le sue radici nella tradizione siciliana, veniva infatti spesso utilizzata dai Monsù come accompagnamento a diverse preparazioni. Emozionante la dedica del piatto a tutte le donne per porre l’attenzione e sensibilizzare i presenti sulla battaglia contro i femminicidi.
Alla fine del cooking show si sono aperti i banchi d’assaggio che, incastonati nei vicoli del pittoresco borgo, regalavano ai più dei tremila visitatori, un tour enogastronomico variegato, con oltre 130 etichette di 35 aziende e sfiziose specialità di street food, a impreziosire lo scenario anche musica dal vivo e mostre di pittura.
A mezzanotte, un’altra importante novità, la consegna dei premi Banca Generali Private, infatti i visitatori, durante le degustazioni, hanno avuto la possibilità di votare i vini che più avevano apprezzato, questi i vincitori:
Il Beatrice Faro DOC 2019 delle Cantine Bonfiglio (Messina) per i vini rossi,
L’Etna Rosato 2023 delle Cantine Giò Emmanuele Etna wines (Sant’Alfio – CT) per i vini rosati,
L’Etna Bianco Superiore 2021 delle Cantine Di Rachele (Milo – CT) per i vini bianchi.
Il Katalè 2023 delle Tenute Farina della Torre per i vini frizzanti
Il Nerello Mascalese IGT 2019 delle Cantina Madaudo per gli spumanti.
Grande soddisfazione è stata espressa da Emanuele Borghetti, Presidente dell’Associazione socio-culturale fondata a Sant’Andrea nel 1972 che oggi conta 120 soci (il più piccolo ha 18 anni, il più grande ha spento 80 candeline) che hanno lavorano attivamente per la perfetta riuscita dell’evento, queste le sue parole: “Si chiude così una quarta edizione piena di sorprese per i nostri ospiti. Come sempre adesso comincerà il periodo di studio e programmazione per la prossima edizione di Wine Not? Per continuare a stupire i nostri affezionati winelowers” .
E possiamo aggiungere che l’obiettivo prefissato dai soci fondatori, di valorizzare le tradizioni locali e la conoscenza del piccolo borgo messinese, è stato ampiamente raggiunto.