Vogue Italia scende in campo in aiuto di Palermo dopo gli incendi dei giorni scorsi. Vogue Italia, in edicola con il numero di agosto interamente dedicato al capoluogo siciliano, di cui celebra eccellenze e specificità, d’intesa con il Comune di Palermo, sostiene una raccolta fondi insieme a “Fondazione Sicilia” – risorsa finalizzata allo sviluppo sociale, culturale ed economico della Regione – impegnata a sostenere le istituzioni civili e sociali nella valorizzazione dell’Isola.
“La mattina del 25 luglio il nostro numero di agosto dedicato a Palermo è arrivato in edicola. Contemporaneamente la notizia dei terribili incendi nella città siciliana rimbalzava su tutti i giornali. Parlandone in redazione, ci è subito sembrato doveroso bloccare il lancio digitale del progetto fino a che non fossimo riusciti a trovare il modo migliore per rendere significativo il nostro supporto. Il 28 luglio, d’intesa con il Comune di Palermo abbiamo deciso di attivare una call to action per portare il nostro aiuto al territorio e lo facciamo insieme a “Fondazione Sicilia”, che si occuperà non solo di piantare nuovi alberi ma anche di ripristinare i beni artistici e culturali danneggiati nell’area di Palermo” commenta Francesca Ragazzi, Head of Editorial Content Vogue Italia.
“Il Comune di Palermo non ha esitato un solo istante ad aderire ed a promuovere questa iniziativa di Vogue Italia che, dopo aver dedicato a Palermo l’ultimo numero in edicola, ha avuto la sensibilità di organizzare una raccolta fondi per fronteggiare i danni subiti dalla città a causa degli incendi. Oltre che a Vogue Italia, il mio sentito ringraziamento e quello dell’amministrazione va alla Fondazione Sicilia e al suo presidente Raffaele Bonsignore per il sostegno a questo progetto. Palermo, nei momenti di difficoltà, ha sempre dimostrato grande orgoglio e spirito di solidarietà e sono certo che un’iniziativa come questa potrà aiutare la città a rialzarsi, dopo questi giorni drammatici” così Roberto Lagalla, Sindaco di Palermo.
“Questa iniziativa nasce per dare un aiuto concreto alla Sicilia dopo la devastazione del fuoco. Non è la prima del genere. Siamo stati in prima linea – afferma il presidente della Fondazione Sicilia, Raffaele Bonsignore – nella lotta contro il Covid attraverso campagne mirate all’acquisto di presidi sanitari e di buoni pasto. Oggi, insieme a Vogue Italia e al Comune di Palermo, siamo di nuovo in campo con questa raccolta fondi, per dare nuova vita ai nostri tesori più preziosi: i beni culturali e la natura“.
Vogue Italia invita quindi i suoi lettori e la sua community a sostenere il territorio con una donazione a “Fondazione Sicilia” tramite l’iban IT 84 V030 6904 6301 00000010618 Causale: Vogue Italia per Palermo.
Palermo è una città che con il suo groviglio di popoli, rumori e contraddizioni ha sempre attratto anche la moda e oggi più che mai Vogue Italia vuole dare voce ai palermitani che la rendono così unica dedicandogli 9 cover digitali. Su ognuna di esse, i siciliani raccontano la città e ne regalano una fotografia sincera: si va dal meccanico all’ex postino, dai giovani attori emergenti agli studenti dell’Accademia, dalle modelle alla squadra di calcio femminile, dallo street artist di via Maqueda alla signora che vende il pesce al mercato di Ballarò.
Nel numero in edicola Vogue Italia descrive una città in continua evoluzione dove arte, musica, tradizione, innovazione, cibo e luoghi segreti diventano i contenuti del numero insieme a una guida per scoprire al meglio il capoluogo siciliano.
Città degli eterni contrasti, Palermo vive un rinascimento culturale e sociale grazie all’impulso creativo di artisti, designer e imprenditori illuminati che a Vogue Italia hanno spiegato il loro legame con questa terra. Tra loro Salvo Rizza, founder e direttore creativo di Des Phemmes, di origini siciliane; Alessandro Enriquez, che in Palermo trova la sua fonte di ispirazione e il motore della sua fantasia; Fausto Puglisi, direttore creativo di Roberto Cavalli, rievoca la sua Messina, mentre il siciliano Marco De Vincenzo, direttore creativo di Etro, tratteggia la sua Palermo, scoperta da turista e vissuta da innamorato; se Mattia Piazza, direttore creativo di Casa Preti, descrive l’anima del suo brand e il suo legame con il capoluogo, dove mantiene fieramente tutta la sua produzione, il fotografo Ferdinando Scianna, nato a Bagheria, riprende in mano un capitolo della moda italiana e ripercorre le sue foto che, nel 1987, celebrarono la Sicilia. La stilista milanese Luisa Beccaria parla invece dell’Isola che ha nel cuore e del feudo che ha restaurato con amore e pazienza; infine, l’intervista alla scrittrice Stefania Auci e al regista Paolo Genovese, inedita coppia reduce dalle riprese della serie I leoni di Sicilia (tratta dall’omonimo successo editoriale dell’autrice e diretta proprio dal regista di Perfetti sconosciuti), in cui emerge una triangolazione magica con la città, basata sul desiderio.
Nel numero si mettono in evidenza anche i luoghi e gli appuntamenti di una Palermo multiculturale, composta da gente di tutto il mondo che qui ha trovato un proprio spazio. A fare da cicerone il giovane scrittore italo-tunisino Mohamed Maalel, e la celebrata regista Emma Dante, che accompagna i lettori in un viaggio sentimentale tra le vie e le persone della sua città
Un capitolo importante della città lo racconta per immagini la fotografa palermitana Roselena Ramistella, che è riuscita a entrare negli antichi palazzi nobiliari accolta dalle nuove generazioni dei proprietari.
Le storie che si susseguono in questo numero parlano anche di eccellenze e imprenditorialità locali, come quella della next generation delle donne del vino siciliano: colte e raffinate, imprenditrici globetrotter alla conquista dei mercati esteri, appassionate di arte, sensibili ai temi della sostenibilità e capaci di fare squadra, tanto che per la prima volta nella storia Assovini Sicilia ha un vertice tutto femminile.
Tra le pagine di Vogue Italia viene dato spazio anche all’apertura del “Museo del presente e della memoria della lotta alle mafie / Dedicato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino” che celebra la lotta al crimine organizzato attraverso l’arte, il dialogo intergenerazionale e la cultura. L’obiettivo è formare una conoscenza attiva sempre più ampia e inter-generazionale, sensibile e connettiva perché la legalità è il presupposto per una sana vita comunitaria.