Appuntamento al Vinitaly 2025 per la collettiva di Assovini Sicilia che quest’anno coinvolge quarantaquattro aziende associate, riunite presso il Padiglione 2 del Salone Internazionale di Verona.
La 57ª edizione di Vinitaly – dal 6 al 9 Aprile – si conferma un evento strategico per i produttori siciliani, un’occasione unica per condividere esperienze e competenze, incontrare buyer e stakeholder.
Le aziende associate rappresentano l’eccellenza vitivinicola e il costante impegno verso una produzione di qualità, legata ai territori di appartenenza e alle diverse zone di produzione di vini: dall’Etna all’estremo occidente, fino alle isole minori, per un totale di ventitré Doc e una Docg.
Non solo qualità e varietà vinicola, Assovini Sicilia sottolinea l’importanza dell’enoturismo come driver per il settore con il talk “ Enoturismo ed intelligenza artificiale, per una nuova fruizione del territorio”, dedicato al mondo del wine tourism e delle nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale. Il talk, sarà un’occasione per esplorare l’introduzione dell’intelligenza artificiale nella costruzione degli itinerari enoturistici e la conseguente possibilità di creare processi di referral marketing per la strategia di vendita di prodotto.
«Il mondo del vino è attraversato da una serie di cambiamenti geopolitici ed economici. Le sfide attuali impongono una riflessione ed una strategia ben precisa. Assovini Sicilia, oltre a valorizzare e promuovere la qualità produttiva, investe e crede nell’enorme potenziale dell’enoturismo come motore del comparto vitivinicolo e, in generale, dell’economia siciliana – afferma Mariangela Cambria, presidente di Assovini Sicilia -. Oggi, il turismo del vino in Sicilia è in costante fermento ed evoluzione, e rappresenta un mezzo esclusivo per raccontare il territorio e il nostro patrimonio vitivinicolo. La Sicilia è una wine destination ideale e unica perché racchiude una straordinaria storia, un patrimonio storico-archeologico e una diversità di territori da raccontare. Il vino, con il suo valore simbolico e culturale, si rivela un ambasciatore del territorio e uno strumento privilegiato in grado di racchiudere storie, produttori, territori. Investire nell’enoturismo di qualità significa avere un piano strategico dove accanto alla qualità produttiva ci sia un’accoglienza che punti su un ‘offerta diversificata e sul coinvolgimento dell’intero territorio. Solo così l’enoturismo può supportare la produzione vitivinicola e le nostra cantine» – continua Mariangela Cambria, presidente di Assovini Sicilia.
La produzione vitivinicola che sarà presentata al Vinitaly, testimonia la capacità dei produttori siciliani di saper interpretare il territorio e la sua vocazione, di essere in linea con i nuovi modelli di consumo. Secondo il report 2024 Cultivating the Future: la Sicilia del vino si racconta, curato dall’Università di Messina e che ha coinvolto 81 aziende associate, l’83% delle cantine produce vini DOC ed il 18% produce vini DOCG. Questo evidenzia l’attenzione delle imprese nel produrre vini di qualità, con un forte ancoraggio al territorio ed alla tradizione, ma anche il desiderio di voler puntare all’eccellenza enologica nella regione. Nel dettaglio della tipologia dei vini, interessante il dato che emerge dal Report e che riguarda la produzione di vini spumanti (55.6%), così come la percentuale di imprese (53.7%) che producono vini dessert.
La produzione di Assovini è anche sostenibile con il 56.5 % delle imprese ha già acquisito delle certificazioni di sostenibilità e un 65% delle imprese ha investito nell’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili.