A Scicli, città tardo barocca in provincia di Ragusa, divenuta famosa come set della fiction televisiva dedicata al “Commissario Montalbano”, ieri mattina è stata inaugurata “Cannolia”, la golosa bottega del pasticcere Davide Roccasalva dove si può gustare il cannolo siciliano, specialità dolciaria per eccellenza della nostra isola, con una singolare novità che guarda al passato. Da Cannolia il cannolo viene servito caldo. Il giovane pasticcere ha recuperato l’antica ricetta della nonna, la quale amava friggerlo e farcirlo al momento, e apportato alcune modifiche all’impasto originario, sostituendo il burro allo strutto.
La novità è nel modo di servirlo. La cialda del cannolo viene preparata in anticipo per assicurare il giusto riposo ma viene fritta all’istante in olio di girasole, dinnanzi al cliente, e subito farcita. Banditi semilavorati, aromi e conservanti, il cannolo viene farcito con la possibilità di scegliere tra sette varianti: il classico con ricotta di mucca o ricotta di capra biologica, con crema bianca al limone, al cioccolato fondente, al pistacchio, oppure con arachidi salati tostati e cialda al carrubo.
“La cialda calda con il contrasto della ricotta o della crema fresca – spiega il titolare – va ad accentuare il sapore del dolce. Così mi sono chiesto il perché non farla provare a tutti in qualsiasi momento”.
Il cannolo, per la sua leggerezza e friabilità, è molto richiesto anche per le spedizioni in tutta Italia. Il prodotto pronto da farcire viene consegnato al cliente in un kit con all’interno le cialde freschissime e la crema scelta. Cannolia è un laboratorio artigianale dove è possibile gustare i cannoli caldi e le paste di mandorle, non è una comune pasticceria. Nelle feste pasquali e natalizie il giovane pasticcere prepara anche colombe e panettoni. Questa è l’unica eccezione.
Il concept di “Cannolia” è stato creato dall’artista Sasha Vinci, che ha immaginato uno spazio in cui le meraviglie dell’arte dialogano con la cultura e la tradizione gastronomica siciliana. La farfalla, simbolo di bellezza e trasformazione è stata scelta come simbolo distintivo del nuovo brand.
Alla cerimonia di inaugurazione, benedetta dal parroco locale, hanno preso parte in rappresentanza dell’amministrazione comunale di Scicli, la vice sindaco Caterina Riccotti e l’assessora allo sviluppo economico Emilia Arrabito. “La nascita di Cannolia, laboratorio artigianale che del gusto siciliano fa la sua cifra e il suo messaggio, – ha affermato Caterina Riccotti – è coerente con la proposta culturale che la città ha progettato. A pochi metri dal presepe in statuine in legno di tiglio di Pietro Padula, maestro napoletano che a Scicli realizzò il più bel presepe siciliano, un luogo dove ristorarsi e scoprire la Sicilia autentica”.
Fondamentale in questo progetto è stato anche il ruolo di Ezio Occhipinti, socio di Davide Roccasalva, e molto conosciuto a Scicli per il grande impegno in favore del turismo e della promozione del territorio. Ezio ha costruito un modello vincente di ospitalità con l’Albergo diffuso, un progetto di recupero dei palazzi e delle case del centro storico nato “con l’obiettivo di far vivere ai turisti un’esperienza mista tra l’essere residente e viaggiatore”. Oggi l’ospitalità diffusa conta 110 posti letto in 20 immobili del centro storico con camere e appartamenti standard, superior ed executive. Tutti i servizi sono curati da un’attenta organizzazione che punta a mettere a proprio agio il visitatore. Nel cuore di Scicli, in via Mormino Penna, la Reception, ospitata in un’antica chiesa barocca, è il punto di riferimento per i vari servizi ed è il luogo in cui ci si ritrova per la colazione diffusa.
Ezio Occhipinti lavora a tutto tondo nel campo dell’ospitalità e della valorizzazione del patrimonio umano e artistico cittadino, così tra i più grandi meriti ha quello di aver saputo creare anche una rete anche con i produttori di eccellenze gastronomiche. Così di volta in volta i turisti e i visitatori si trovano immersi in un viaggio a 360° dove grande spazio è lasciato alla conoscenza dei prodotti del territorio, dall’olio extravergine di oliva al fagiolo cosaruciaru di Scicli, presidio Slow Food, dalla ricotta ai formaggi, ai dolci.
Scicli, da diversi anni ormai, vive del turismo che ricerca i luoghi cinematografici di Montalbano e la città si sta riconvertendo a una nuova economia incentrata sul turismo. Oggi la città cerca di ripartire dopo lo stop dettato dal lockdown e lo fa con grande entusiasmo. Il viaggio a Scicli è un viaggio di scoperta della grande bellezza. Scicli fa parte, con altre sette città della Sicilia sud orientale, del sito “Le città tardo barocche del Val di Noto”, riconosciuto patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 2002. La cittadina vanta uno dei centri storici più estesi (seicentomila metri quadri) e l’affaccio su venti chilometri di costa con un mare limpidissimo e spiagge dorate.
Il centro storico è solcato dalla lunga e suggestiva via Mormino Penna lastricata con grosse basole in pietra di calcare duro, che ospita la sede del palazzo comunale dove si svolgono le riprese della fiction dedicata al Commissario Montalbano. Il sindaco cede la sua stanza al Questore, in occasione delle riprese, mentre a piano terra si può visitare il famoso Commissariato di Vigata, cittadina immaginaria descritta da Andrea Camilleri nei suoi romanzi.
Le visite guidate nei principali siti di interesse si avvalgono della competenza di tanti giovani che fanno parte della Cooperativa Agire. Tra loro il simpaticissimo Enrico che guida il tour all’interno del Commissariato, raccontando particolari inediti sconosciuti ai più.
La visita della cittadina non può prescindere dal tour negli edifici tardo barocchi, dal Palazzo Bonelli Patané al Palazzo Spadaro, dal Palazzo Beneventano che è il più famoso edificio nobiliare di Scicli a Palazzo Fava, dall’antica Farmacia alle settecentesche Chiese di San Michele Arcangelo e Santa Teresa, dalla Chiesa di San Bartolomeo definita dai portoghesi “una perla dentro le valòve di una conchiglia” che custodisce al suo interno un prezioso presepe ligneo cinquecentesco, sino alla monumentale Chiesa Madre dedicata a S. Ignazio, in Piazza Italia, principale luogo di incontro degli sciclitani.
Nel corso del press tour organizzato da Cannolia per la presentazione del cannolo caldo, oltre alla visita guidata tra le principali bellezze architettoniche, abbiamo gustato il cannolo e non solo. Il cucciddatu scaniatu, le scacce preparate in tante varianti da Salvina di Trovato Carni, con prezzemolo, ricotta, melanzane, salsiccia, pomodoro, i formaggi vaccini dell’azienda Giurdanella, l’insalata con il fagiolo cosaruciaru di Scicli, chiamato così per la sua dolcezza, il pane e le vastedde con l’olio extravergine di oliva spremuto a freddo dell’oleificio Fidone e il vino dell’azienda vitivinicola Armosa che ha presentato il Siclys e il Curma annata 2012. Il press tour si è concluso con un pranzo in riva al mare di Sampieri. Lo chef di Pata Pata ha preparato per i giornalisti un menù di mare con fritto di pesce, insalata di polpo con carote di Ispica, sedano e rucola, pasta cacio e pepe con gambero e tagliata di tonno al sesamo di Ispica.
Per quantità di siti culturali aperti tutto l’anno e tutti i giorni dell’anno, Scicli si configura come una città aperta, fruibile sempre, che accoglie a braccia aperta i visitatori italiani e stranieri. “Il Patrimonio artistico si sposa col patrimonio umano – ha concluso la vice sindaco della cittadina che ha fatto un plauso alla comunità Agire che guida il visitatore alla scoperta dell’immenso tesoro sciclitano.
É CONSIGLIATA LA PRENOTAZIONE per le visite guidate nei principali siti e per il Full Tour (€ 8), Barocco Tour (€ 5) e il Montalbano Tour (€ 6) per evitare file e assembramenti; è possibile prenotarsi qui: 351.8881474 agirecooperativa@gmail.com