Chi lo ha detto che per una sera non ci si può scambiare i ruoli? Nella vita, come nel lavoro, la parola d’ordine è non annoiarsi mai e trovare sempre spunti per divertirsi. Così, per la seconda cena a quattro mani organizzata dalla Pizzeria L’Orso di Messina (la prima era stata un anno fa nella seda estiva del Blanco Beach Club), Matteo La Spada e Giuseppe Biuso si sono ritrovati fianco a fianco a cucinare insieme, divertendosi. La stima e l’amicizia ormai consolidate hanno permesso ai due di lavorare in perfetta sintonia. I lievitati di Matteo La Spada, pizza chef dell’Orso, 3 spicchi Gambero Rosso, che quest’anno è stato inserito nella classifica dei migliori pizzaioli d’Italia dalla Guida 50 Top Pizza, e l’alta cucina di Giuseppe Biuso, 1 stella Michelin del Ristorante “Il Cappero” del Therasia Resort di Vulcano, sono stati protagonisti di un simpatico gioco in cui i ruoli si sono talvolta invertiti. Così Biuso ha firmato una delle pizze più buone della serata, quella preparata da Matteo con un impasto di farina integrale tostata, e l’ha rifinita con ostrica, cipolla e cream fresh alla liquirizia, ottenendo un risultato spettacolare al palato.
Una pizza che, chi avrà la pazienza di aspettare, potrà gustare la prossima estate al Blanco Beach Club. Sempre di Biuso l’altro piatto rivelazione della serata, la Ricciola marinata in sale bilanciato, black lime, avocado, consommè di pomodoro e cipolla rossa che si è fatta apprezzare per il mix perfetto di freschezza e acidità.
Molto golosa la Pizza Mulinciana di La Spada con impasto a metà tra Senatori Cappelli e farina di tipo 1 rifinita con un tripudio di melanzane in tre consistenze (in crema, grigliate e in misticanza con la buccia cotta al vapore), il prosciutto cotto affumicato a legna, la bufala e la mousse di basilico.
Così come altrettanto goloso, con il suo contrasto dolce sapido, è stato il Cannolo di melanzana di Biuso, con ricotta la basilico, pomodoro e cioccolato di Modica che è uno dei piatti che, con le sue evoluzioni, rappresenta maggiormente il cuoco stellato.
Lo scambio di ruoli tra i due cuochi, – nella cena aperta con pane ai cereali e olio Terraliva, la crostatina di zucca, gamberi e caprino, la Margherita buona con impasto al riso artemide e farina 1, pomodoro siccagno , fiordilatte e foglia di cappero, – si è fatto apprezzare anche con la pizza in padellino al nero di seppia “Perla del Mediterraneo” che per l’occasione è stata scomposta e servita al piatto. Come sempre ottimi gli ingredienti utilizzati, in questo caso, gambero rosso di Mazara, ricotta ai ricci di mare e caviale.
La cena è stata accompagnata da cinque vini scelti in abbinamento alle 10 portate dal giornalista di Wine in Sicily, Francesco Pensovecchio. Tanta Sicilia con le eleganti bollicine del Brut Etna Doc Metodo Classico millesimato 2014 di Cottanera e i due iconici Faro Doc messinesi, delle aziende Bonavita e Le Casematte, entrambi annata 2018 in degustazione. Non solo Sicilia ma un piacevole salto in Austria e Germania è stato fatto con due interessanti Riesling.
A chiudere in dolcezza la serata ci ha pensato il pastry chef del Ristorante Il Cappero, Gianluca Colucci, che ha firmato due dessert, il cannolo brioche con impasto di farina evolutiva, e la Margherita “dolce” dedicata a Matteo La Spada con i 3 spicchi del gambero rosso disegnati sopra.