Esplorare il territorio del Vulcano attivo più alto d’Europa a bordo dell’antico trenino della Ferrovia Circumetnea ha un grande fascino. L’Etna è sempre un nuovo viaggio, una esperienza che sprigiona energia, come il vulcano stesso. Viverla in modo nuovo e con la giusta curiosità e la voglia di apprendere tutto quel che non sappiamo su questo incantevole territorio è un’opportunità che non capita spesso. A questo progetto di promozione e valorizzazione del territorio e della cultura del vino, prodotto alle pendici del Vulcano, lavora con entusiasmo l’Associazione “Strada del Vino dell’Etna” che anche per il 2017 ha portato a casa un ottimo risultato con “Il Treno dei Vini dell’Etna”. Sono stati oltre 500 i fruitori nell’anno che sta per concludersi, di questi il 30% sono stranieri, il 60% siciliani e il 19% italiani. Il dato più significativo è il rinnovato interesse dei siciliani per la riscoperta del proprio territorio.
Il progetto nasce dal protocollo d’intesa tra la Ferrovia Circumetnea, che mette a disposizione il treno, il G.A.L. Terre dell’Etna e dell’Alcantara, che garantisce gli spostamenti su gommato con il wine bus, e l’associazione “Strada del Vino dell’Etna”, che promuove l’organizzazione del tour ed il percorso di scoperta del territorio Etneo. Il turista per una giornata intera viene assorbito dai ritmi del “vulcano” e delle strade del vino, con i suoi odori e sapori e il suo fascino unico. “Uno dei nostri obiettivi – ha affermato Federica Eccel, membro del CdA dell’Associazione – è custodire questi luoghi e far vedere la bellezza a chi non è capace di vederla. E’ sempre una grande emozione per me salire sull’Etna, come lo è ritornare in Trentino e guardare le Dolomiti con un’emozione rinnovata, come se non le avessi mai viste. La montagna – ha continuato Eccel – è spirituale”.
Sabato 9 dicembre si è svolto il penultimo tour dell’anno a bordo del trenino. A fare da Cicerone, Valeria Carastro, Direttrice de “Le Strade del Vino dell’Etna” che ha guidato giornalisti, tour operator e turisti nell’incantevole tour alle pendici del Vulcano, insieme a Federica Eccel. La fredda giornata, prima soleggiata, poi uggiosa, non ha rovinato l’atmosfera gioiosa del tour. Partiti da Piedimonte Etneo, abbiamo visitato il centro storico di Randazzo e la Casa della musica, alla scoperta di strumenti antichi, ormai dimenticati. Un’accurata sintesi di mille anni di storia della musica fatta dal maestro liutaio Giuseppe Severini ha appassionato i viaggiatori.
Due le cantine visitate a Castiglione di Sicilia, alla scoperta della biodiversità del territorio etneo. Alla cantina Tornatore abbiamo degustato l’Etna Rosso e l’Etna Rosato. Accolti dall’agronomo Domenico D’Antoni, abbiamo visitato le cantine e l’Azienda.
Nel pomeriggio è stata poi la volta della visita alla cantina Tasca d’Almerita dove abbiamo degustato il bianco Tascante Buonora vendemmia 2016 ed il Tascante Nerello Mascalese vendemmia 2014. Il progetto della Tenuta Tascante è iniziato nel 2008 con l’impianto di alcune vigne nel versante nord dell’Etna ed un primo studio del territorio che continua ancora oggi. Nel 2016 con l’acquisto della cantina in contrada Marchese a 740 mt sul livello del mare, ha preso il via il progetto DOC ETNA di Tasca d’Almerita. L’Azienda ha una tradizione e una storia iniziata nel centro della Sicilia nell’Ottocento. Sull’Etna la famiglia Tasca è arrivata in punta di piedi per conoscere il territorio e investire sulle grandissime potenzialità del territorio vulcanico. I risultati sono da subito evidenti e i vini in degustazione hanno convinto. “Un’Azienda come la nostra – ha affermato l’enologo Stefano Masciarelli – può portare sperimentazione nel territorio, che è un arricchimento. Il nostro obiettivo è mantenere integro il territorio e salvaguardare la biodiversità di questi luoghi, lasciando i terreni ai nostri figli ancor meglio di come li abbiamo trovati”.
I vini sono stati accompagnati dai prodotti della tradizione contadina siciliana, pane casereccio e olio extravergine di oliva, olive bianche e nere, salumi e formaggi, paste di mandorle e pistacchio.
L’iniziativa del treno dei vini dell’Etna verrà riattivata con l’arrivo della primavera del 2018 e non mancheranno le novità. Intanto si pensa a rafforzare ed incentivare il servizio con più giornate nel corso della settimana. “Abbiamo molti margini di miglioramento per il prossimo anno – ha affermato Valeria Carastro – In questi due anni abbiamo lavorato per consolidare il progetto. All’inizio c’è stato scetticismo da parte delle cantine che poi si è andato ad affievolire coi risultati raggiunti. Abbiamo avuto nuove adesioni tra gli associati attratti dal progetto. La Ferrovia Circumetnea percorre da 120 anni questi luoghi, sarebbe un peccato perdere questa opportunità”.
Le cantine che quest’anno hanno aderito all’iniziativa del treno dell’Etna sono tredici: Scilio e Vivera di Linguaglossa, Russo, Cottanera, Firriato, Palmento Costanzo, Planeta, Tasca d’Almerita e Tornatore di Castiglione di Sicilia, Al-Cantàra, Destro e Feudo Vagliasindi di Randazzo.
L’Associazione “Strada del vino dell’Etna” oltre a numerose cantine del territorio Etneo, abbraccia anche aziende agricole, strutture ricettive e ristoranti. Ogni tour organizzato a bordo del trenino alla scoperta dei luoghi del Vulcano è differente. Ogni volta è un’esperienza indimenticabile per i viaggiatori.
L’ultimo tour dell’anno si svolgerà mercoledì 27 dicembre 2017. Ecco il programma della giornata:
10.24 Arrivo a Randazzo. Arrival in Randazzo
11.00 Visita guidata e degustazione presso la cantina “Tenuta delle Terre Nere“. Guided visit and tasting of “Tenuta delle Terre Nere” winery
13.00 Tappa musicale a Randazzo presso la Casa della Musica di Giuseppe Severini. Music stop at Giuseppe Severini’s Music House in Randazzo.
15.00 Visita guidata e degustazione presso la cantina “Tornatore“. Guided visitand tasting of “Tornatore” winery
17.15 Partenza da Randazzo. Departure from Randazzo
18.00 Arrivo a Piedimonte Etneo. Arrival in Piedimonte Etneo
La prenotazione è obbligatoria: https://www.stradadelvinodelletna.it/biglietti-online/