La cucina d’autore che spicca per pensiero e capacità creativa in una serata magica firmata Mazzarò Sea Palace, nell’incantevole terrazza sospesa sul mare di Taormina. Gli chef Gennaro Esposito, 2 stelle Michelin de La Torre del Saracino di Vico Equense, e Riccardo Fazio, executive chef del Mazzarò Sea Palace di Taormina che guida i ristoranti Blum e Armonìa, il 29 settembre scorso sono stati protagonisti di un incontro a quattro mani che resterà nella memoria degli ospiti dell’esclusivo cinque stelle lusso del gruppo VRetreats, guidato brillantemente dalla direttrice Marilena Calabrò. L’hotel Mazzarò Sea Palace è risultato il quinto albergo più votato nella classifica del lusso su Tripadvisor e sono tanti gli investimenti fatti legati anche al restyling della struttura , come spiegato dall’Operation Manager VRetreats Roberto Oldano, presente alla serata.

Lo scorso anno era stato Gaetano Trovato, già mentore di Riccardo Fazio, a incantare gli ospiti cucinando con il suo allievo. Quest’anno, a suggellare la conclusione di una stagione di successi che ha regalato grandi numeri al lussuoso hotel incastonato tra le bellezze paesaggistiche della perla dello Ionio, ci ha pensato un altro grande nome della ristorazione italiana, lo chef Gennaro Esposito che ha portato una ventata di freschezza con il suo menu dedicato al Mediterraneo, in piena sintonia con il giovane e talentuoso chef Riccardo Fazio che tanto bene sta facendo a Taormina. Classe 1992, originario di Paternò, in provincia di Catania, Fazio, dopo la scuola alberghiera, ha viaggiato tanto e collezionato importanti esperienze, tra quelle più significative, c’è proprio quella al ristorante Arnolfo dei fratelli Trovato. Nel 2018 approda a Taormina per guidare la cucina dell’esclusivo e lussuoso hotel e le soddisfazioni non tardano ad arrivare, tra cui la menzione nella Guida Michelin.

L’attenzione al dettaglio, il rispetto per il territorio ma anche la voglia di andare oltre, proponendo una cucina di pensiero con tratti distintivi e autentici, caratterizzano la sua filosofia. L’invito è sempre quello di lasciarsi guidare dai sensi ed è proprio quello che è successo nella magica serata del 29 settembre.

Il racconto a 4 mani che ha celebrato il Mediterraneo
Il racconto a quattro mani di Esposito e Fazio è stato una celebrazione del gusto, del territorio e della memoria con accenti di modernità. Sullo sfondo la ricchezza del Mediterraneo. Esposito, custode di una cucina radicata nella tradizione campana ma sempre aperta all’innovazione, si è sentito a casa a Taormina e ha trovato in Fazio un giovane talento capace di confrontarsi con garbo. “Queste serate sono l’occasione per confrontarci col tono giusto, perché c’è sempre la voglia di imparare qualcosa da qualsiasi esperienza. Ho apprezzato in Riccardo la gentilezza innata e la capacità di mettere le persone a proprio agio. Non c’è stato un minimo di forzatura in quello che abbiamo condiviso in poche ore e avrei voluto che fossero di più” – ha commentato Esposito.

“É sempre un privilegio tornare in Sicilia, terra di storia e tradizioni e – ha continuato Esposito – trovo che la Sicilia sia una terra generosa che ti da sorprese di sapore straordinarie e ingredienti eccellenti come le arance, i carciofi, il pesce. Io ho portato piatti che ricordano il Mediterraneo e ho voluto valorizzare con semplicità le trippe di baccalà e la spatola. Abbiamo giocato con un tocco di classicità sul dolce, portando il nostro babà. Secondo me, la cucina deve ripartire riscoprendo i tratti di autenticità. Dobbiamo portare il territorio nel piatto in modo contemporaneo e raccontarlo al mondo con una chiave di modernità” – ha concluso lo chef campano.

La serata, aperta da un aperitivo di benvenuto, è stata caratterizzata da un percorso degustazione inedito, costruito a quattro mani e accompagnato da una selezione di vini curata dalla sommelier e Restaurant Manager del Mazzarò Sea Palace Dana Muscalu. Un abbinamento studiato per esaltare ogni piatto, spaziando tra bollicine francesi ed eccellenze vinicole dell’Etna, in un raffinato equilibrio tra eleganza e identità territoriale.

Lo chef Gennaro Esposito ha raccontato l’armonia gastronomica del Mediterraneo attraverso la zuppetta di olive nocellara e mandorle, purea di finocchi e pesce bandiera stile anni ’80 accompagnato dallo Champagne Veille France cuvée rosé; a seguire, l’eccellente risotto con peperoni gialli, trippette di baccalà e polvere di capperi servito con l’Etna Bianco di Barone Beneventano.

Creatività e gusto in apertura con uno dei piatti più apprezzati dell’estate di Fazio, la tartare di tonno rosso con gazpacho di peperoni e pomodorini gialli e frutta in osmosi alla menta. La voglia di stupire per Fazio si è palesata agli ospiti con il filetto di asino cotto e crudo, servito con frutti di bosco latto-fermentati e polvere di capperi, un piatto che richiama ricordi d’infanzia nell’utilizzo dell’asino. Ottimo l’abbinamento con l’Etna Rosso Barone Beneventano.

Il fresco pre-dessert firmato da Fazio “Limone, Cioccolato e Verbena” ha lasciato spazio alla vera tradizione pasticcera campana con il babà con crema e fragoline di bosco di Gennaro Esposito accompagnato dalle seducenti note della Malvasia delle Lipari di Capofaro a chiudere una serata di grande cucina d’autore firmata Blum.

“È stato un privilegio accogliere nella cucina del Blum lo chef Gennaro Esposito. La possibilità di conoscerlo personalmente e assistere al suo straordinario talento rappresenta per me un’esperienza indimenticabile. Lo ringrazio sinceramente per l’opportunità e per i preziosi consigli che custodirò con grande gratitudine” – ha concluso lo chef Riccardo Fazio.
