MESSINA – I provvedimenti restrittivi o di chiusura delle attività commerciali messi in atto per porre freno alla pandemia Covid 19, seppur doverosi e necessari, stanno mettendo a dura prova il tessuto economico e produttivo messinese già compromesso dalla crisi finanziaria degli scorsi anni. L’emergenza finanziaria sarà ancor più stringente una volta che il Coronavirus sarà alle spalle. Tutte le attività produttive subiranno gli effetti della serrata, ed ancor più ristoranti, bar, pizzerie, pub, panifici, pasticcerie e rosticcerie. Con questa premessa, il consigliere del Comune di Messina, Avv. Giovanni Scavello, chiede all’amministrazione comunale un intervento urgente per scongiurare il peggio ed evitare che tante attività, alla fine dell’emergenza sanitaria, non siano nelle condizioni di riprendere la loro attività.
“Tutte le attività produttive, ivi comprese quelle professionali, subiscono e subiranno nell’immediato futuro gli effetti della serrata, – scrive il consigliere – ma si può affermare senza ombra di smentita che le attività di ristorazione – da intendersi in senso ampio e quindi, ricomprendendo tra queste oltre i ristoranti anche i bar le pizzerie i pub, i panifici le pasticcerie, le rosticcerie – saranno quelle più colpite, posto che sono state la prima tipologia di attività a subire restrizioni, la prima ad essere interessate dai provvedimenti di chiusura ed è agevole ritenere che saranno, per motivi ontologici, le ultime a potere tornare a un regime i esercizio libero. Appare quindi evidente che tali attività necessitano di una attenzione maggiore anche in ragione della grande diffusione delle stesse nel tessuto economico produttivo della nostra Città. Non si può che considerare con favore l’attività di riprogrammazione dei fondi europei in favore del contrasto all’indigenza ed al fabbisogno alimentare della popolazione e altrettanto favorevolmente si colgono gli spunti contenuti in alcuni provvedimenti collegati e che manifestano l’intenzione di adottare una sospensione, tra le altre, dei tributi locali scaduti e/o a scadere tra febbraio e maggio del corrente anno”.
Il consigliere Scavello nella missiva indirizzata al Sindaco di Messina, Cateno De Luca, con spirito collaborativo e propositivo, suggerisce di valutare forme di sostegno più efficaci e durature, quali:
- un provvedimento di esenzione di un anno, decorrente dal 1 marzo 2020 e fino al 28 febbraio 2021 e relativo alla Tari ed alle somme dovute a titolo di occupazione suolo e di imposta sulle insegne e sulla pubblicità;
- un contributo pari al 40% dei canoni di locazione per i soli mesi di chiusura e che vada quindi ad aggiungersi, integrandolo, il credito disposto derivante dal D.L. “Cura Italia”.