Scatto: l’arte culinaria va a braccetto con la fotografia

by G.S.

Scatto è il nuovo ristorante fine dining di Costardi Bros. Già il nome rimanda al tema della fotografia che caratterizza il nuovo museo di Intesa Sanpaolo. Uno spazio disegnato con tratti contemporanei, per esaltare il valore dell’arte culinaria ispirata al mondo della fotografia sia dal punto di vista dell’offerta gastronomica sia come linguaggio architettonico.

Piazza San Carlo, il salotto della città di Torino fa da scenografia al ristorante Scatto che, con lo storico Caffè San Carlo, è curato dalle sapienti ed estrose mani dei Costardi Bros Cristian e Manuel – e realizzato all’interno del progetto Gallerie d’Italia.  Il nome scelto rimanda al tema della fotografia che caratterizza il nuovo museo di Intesa Sanpaolo ed in un ambiente tanto moderno quanto caldo ed elegante, arte culinaria ed arte fotografica dialogano e si ispirano a vicenda. I rimandi alla fotografia, non si limitano al nome ma sono molteplici, si va delle finestre della bellissima cucina a vista, realizzate a forma di reflex, ai menù ispirati ad album fotografici.

Chiarita l’ispirazione del progetto, non ci resta che immergerci nella filosofia culinaria che rappresenta il motore del ristorante. Le radici dei Costardi Bros sono ben radicate in Piemonte, a Vercelli, uno dei territori d’elezione del riso e Chef Cristian non lo dimentica. Ma la tradizione è solo il punto di partenza per dare libero sfogo alla creatività ed alle contaminazioni. La proposta quindi si basa oltre che sul menù alla carta, su 3 menù degustazione.

MENU DEGUSTAZIONE

  • Disegno, un menù che si ispira alla tradizione piemontese e dove la creatività e l’innovazione riguardano le tecniche con cui vengono preparati i piatti della tradizione, come il “Diversamente Tonnato” ovvero il vitello tonnato secondo Costardi o la Trota in carpione;
  • Ritratto, un menù con cui chef Cristian ci prende per mano e ci porta a fare un giro per il mondo utilizzando tecniche ed ingredienti provenienti da tutti i continenti e che gode del contributo di tutti i membri della giovane e multietnica brigata;
  • In ultimo, ma non per ultimo, Scatto libero, un menù libero, ad estro dello chef.

A corredare i menù degustazione troviamo Istantanea, la carta dei dolci che cambia al cambiare delle stagioni ed i tre percorsi degustativi dei vini ideati dal maitre Mattia Moro che attinge ad una cantina con etichette da tutto il mondo. Il nostro viaggio nel mondo di Scatto non può chiudersi senza citare il piatto icona degli chef Vercellesi, ovverosia i risotti serviti nella lattina di riso che fa da scrigno per l’ingrediente che rappresenta le radici, il riso, e gli ingredienti frutto delle contaminazioni che ci propongono gli chef. A questo punto non ci resta che auguravi buon viaggio sensoriale da Scatto a Torino.  

Photo credit ristorante Daniele Ratti

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