Scannabue: cucina di territorio e un grande lavoro di riqualificazione urbana alla base del successo del ristorante torinese

Scannabue a Torino, cucina di tradizione che convince

by G.S.

Scannabue Caffè Restaurant (pseudonimo di Giuseppe Baretti, che nel 700 ottenne la notorietà col periodico “La frusta letteraria”) dal 2008 accoglie l’ospite nel cuore di Torino in un’atmosfera calda e familiare. Il ristorante è inserito nella Guida Michelin tra i Bib Gourmand e nella 50 Top Italy 2024 nella categoria trattorie e bistrot moderni. L’atmosfera è vintage con libri, arredi e suppellettili che richiamano i primi del Novecento. La cucina è genuina. Ottimo rapporto qualità prezzo.

Scannabue è lontano dall’essere una truculenta esortazione. Il nome di questo locale, in realtà, rappresenta un omaggio a Giuseppe Baretti, poeta e linguista del ‘700, che amava firmarsi, appunto, Aristarco Scannabue.

Il teatro dedicato al Baretti – Scannabue ha ispirato Gigi Desena e lo chef Paolo Fantini allorquando, ormai 15 anni fa, hanno deciso di lanciarsi in questa avventura, aprendo un locale che avesse sì una cucina ricercata… ma che potesse essere, allo stesso tempo, accessibile a tutti. Amici sin dall’Università ed assidui frequentatori del quartiere San Salvario, proprio in Largo Saluzzo, hanno deciso di porre le radici del loro progetto, magari visionario all’epoca, ma che oggi è una grande realtà che ha fatto da battistrada per l’apertura di tante altre attività della ristorazione che hanno poi contribuito a rivoluzionare un intero quartiere. Quando infatti Gigi e Paolo hanno iniziato, San Salvario e, più precisamente, la zona dietro la Stazione Porta Nuova, non era certo una zona ben frequentata ma oggi, grazie alla loro filosofia, l’intera aria ha compiuto un processo di riqualificazione che ne ha cambiato il volto radicalmente è l’ha trasformata in una delle zone più “in” di Torino.

LACUCINA E LA CANTINA

Scannabue è tanto altro. Appena entrati, si viene accolti in un’ atmosfera che richiama un bistrot francese, con mobilio in legno e tanti libri ed oggetti alle pareti. Il menù invece è tipico della tradizione Sabauda, pur non disdegnando qualche digressione in giro per l’Italia. Sicuramente però, a farla da padroni assoluti sono il vitello tonnato, che si trova nel menu della tradizione e tra i grandi classici di Scannabue; e poi il tonno di coniglio in vaso cottura tra gli antipasti, i Tajarin al ragù e gli agnolotti del plin ai tre arrosti tra i primi, il manzo con purea di patate tra i secondi.

La materia prima, tutta di primissima scelta, è frutto di attenta selezione, grande la tecnica che convince tanto quanto il progetto di Gigi e Paolo.

Non poteva essere da meno la cantina, articolata e profonda. Si trovano vini stranieri ed italiani con una particolare attenzione a tutto quello, tanto, che la viticoltura piemontese è in grado di offrire. Tra i vini rossi troviamo un’articolata selezione di etichette di Nebbiolo, Dolcetto, Barbera e Barbaresco ed i Barolo sono divisi per sottozone. Ristorante consigliato!

Scannabue Caffè Restaurant, largo Saluzzo 25/h Torino Tel. +39 011 6696693

(foto copertina tratta da Fb)

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