Nei giorni scorsi a Riesi, piccolo centro della provincia di Caltanissetta, c’è stata l’apertura ufficiale di Muffuletteria, pani cunzatu bistrò, il progetto dei fratelli Sara e Giuseppe Toninelli e dello chef Enrico Pantorno. I tre soci per valorizzare il loro territorio sono partiti da uno dei prodotti più iconici del centro Sicilia, il muffuletto, un pane tipico, fatto con un mix di farina di grano tenero e di grano duro e semi di anice, realizzato generalmente durante il periodo dei morti e in particolar modo per San Martino, e hanno dato vita al loro bistrò, dove poterlo proporre durante tutto l’anno, grazie al sostegno di Invitalia per le imprese, con i fondi di Resto al sud. La storia di una vera e propria emigrazione al contrario, perché al sud i tre sono tornati per rivalutare e valorizzare un prodotto tipico locale, in un momento in cui proprio i comuni di Riesi e Barrafranca, stando all’ultimo rapporto della Fondazione Migrantes, vantano il non invidiabile primato per l’alto tasso di emigrazione. Per dare vita al loro progetto Sara e Giuseppe sono, infatti, tornati da Milano, dove lei si occupava di confezionamento di regali aziendali di prodotti di enogastronomia, lui, un giornalista che si occupava di comunicazione istituzionale e sostenibilità, Enrico, dopo aver lavorato in diversi ristoranti siciliani, a Dubai e sugli aerei della compagnia aerea di Abu Dhabi, Etihad, come personal chef per gli ospiti della Diamond First Class ed essersi stabilito in Thailandia, ha deciso di stravolgere completamente la sua vita e quella della sua famiglia, ritornare a Barrafranca, suo paese di provenienza e contribuire con la sua cucina alla Muffuletteria. In occasione dell’apertura sono stati organizzati due tavole rotonde dove si è discusso di imprenditoria in Sicilia e di ristorazione.
La sua è una cucina fatta da materie prime che hanno una storia da raccontare, con l’obiettivo di innalzare il muffuletto, divenuto veicolo di cultura gastronomica, proposto in varianti di gusto e farciture non convenzionali, da semplice pane di casa a simbolo di una cucina sostenibile, che valorizzi i sapori del territorio. Un mix di sapori siciliani che unisce persone e prodotti, tradizione e modernità in una miscela ricca di gusto.
La ricetta utilizzata è quella di Riesi che è simile a quelle delle altre province in cui viene realizzato, la differenza consiste nella cottura che conferisce al pane una consistenza esterna croccante e la parte interna molto soffice, si ipotizza che il nome muffuletto derivi dal francese mufflè, che vuol dire pane soffice.
Mescolando la ricetta di un pane della cultura gastronomica locale a un pizzico di rivoluzione in cucina, in un locale vivace, colorato e moderno, in cui è possibile abbinare anche vini e birre siciliani, è raccontata la passione per una terra generosa, ma spesso sottovalutata.
Giuseppe Toninelli ha raccontato il percorso, non semplice, affrontato per dare vita al loro progetto, scegliendo di scommettere nella loro terra per poter scrivere una storia diversa che, sperano, possa ispirare anche altri giovani a fare impresa nel profondo sud.
Vincenzo Durante, referente nazionale del progetto Resto al Sud di Invitalia, ha evidenziato che questo strumento, nonostante la grande opportunità, rimane ancora poco sfruttato in Sicilia, dove in questi anni è stato conferito solo il 15% dei finanziamenti e, di questo, solo il 3% è andato in provincia di Caltanissetta, auspicando alla luce di ciò che progetti come la Muffuletteria possano essere da volano per altre realtà nell’Isola.