Tutela europea per la Barbera d’Asti. É stato registrato il marchio collettivo. Si tratta di un riconoscimento che rafforza la protezione della denominazione e promuove l’identità del territorio. Il 18 aprile 2025 l’Ufficio Europeo per la Proprietà Intellettuale – EUIPO ha concesso il marchio collettivo n. 018956876 “BARBERA D’ASTI”.
“Siamo orgogliosi di aver ottenuto questo marchio collettivo, che sancisce un traguardo importante per il Consorzio -dichiara Vitaliano Maccario, Presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato – perchè questo riconoscimento rappresenta una pietra miliare per tutte le aziende consorziate che ogni giorno contribuiscono a promuovere questa denominazione e il nostro territorio. Il marchio garantirà una tutela ancora maggiore della Barbera d’Asti sul territorio dell’Unione Europea; tuttavia, stiamo lavorando per estendere questa registrazione anche sui mercati extra europei. Si tratta di uno strumento fondamentale per consolidare e valorizzare il posizionamento della Barbera d’Asti nel panorama internazionale, rafforzando la fiducia dei consumatori e sostenendo la crescita dei nostri produttori sui mercati esteri.”

Il marchio collettivo rappresenta un risultato fondamentale per il supporto alle aziende socie del Consorzio, che potranno contare sulla incrementata valorizzazione e promozione di un prodotto, il quale ha ormai consolidato la sua posizione sul mercato dei vini, imponendosi per personalità e capacità distintiva.
La titolarità del marchio appartiene al Consorzio, quale soggetto che svolge la funzione di garanzia dell’origine, della natura e della qualità dei prodotti contraddistinti dal marchio stesso. La procedura di registrazione è stata curata dallo Studio Legale Merlo di Asti, mandatario del marchio presso l’EUIPO.
Il marchio collettivo opera in sinergia con la denominazione geografica (DOCG) e consente ai produttori di Barbera d’Asti di rafforzare e sviluppare la propria presenza commerciale in Europa ed all’estero, con un ulteriore vantaggio competitivo, superando i limiti delle denominazioni, qualificando l’identità e la provenienza del Barbera sul mercato e generando valore per l’intera filiera, dai singoli Produttori al Consorzio, alla Rete Distributiva, fino al consumatore finale. A tal fine, il marchio è stato registrato anche nei settori affini a quello vinicolo e funzionali alla sua promozione, quali i servizi di ristorazione, di hotellerie, di organizzazione di eventi, di formazione e di intermediazione commerciale.
Nell’ottica di tutela della denominazione è stato redatto anche un apposito regolamento, che definisce le condizioni di utilizzo e i requisiti di qualità che i produttori devono rispettare, e da un logo distintivo, che rappresenterà visivamente il marchio sia sui mercati europei sia su quelli internazionali, rafforzandone l’identità e la riconoscibilità.
Tale regolamento disciplina l’uso del marchio collettivo da parte dei soci del Consorzio, i quali potranno riprodurlo sulle retroetichette delle bottiglie, sulle confezioni e nelle loro comunicazioni aziendali, secondo i criteri stabiliti. Esso definisce gli standard qualitativi e i
relativi controlli, in conformità al Disciplinare di produzione. Si tratta quindi di un’ulteriore garanzia per i consumatori che possono verificare che il prodotto sia stato realizzato rispettando regole e standard qualitativi prefissati.
“Parlare di identità significa riconoscere e valorizzare le peculiarità di ogni denominazione, ma anche tessere queste diversità in un tessuto comune piemontese, coeso e unitario”, continua il Presidente Maccario. “La Barbera non è solo il cuore dei nostri vini, ma anche il vitigno da cui scaturisce la nostra tradizione vinicola. Il logo rappresenta il simbolo forte di questa visione: l’impronta digitale sul logo non solo certifica l’autenticità e l’unicità del territorio, ma simbolizza anche la comunità – ogni produttore, ogni cittadino che contribuisce alla ricchezza della nostra identità collettiva.
Il 2025 prosegue come un anno di grande fermento per il Consorzio del Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, impegnato a valorizzare e tutelare il proprio territorio con l’obiettivo di rendere la Barbera d’Asti e le altre denominazioni tutelate dal Consorzio, un simbolo contemporaneo di eccellenza, convivialità e qualità.
IL CONSORZIO BARBERA D’ASTI E VINI MONFERRATO
Il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, fondato nel 1946, ha il compito di tutelare e promuovere le sue denominazioni per garantire la loro diffusione e la loro immagine sui mercati nazionali e internazionali, anche attraverso appositi marchi distintivi. Attualmente il Consorzio conta più di 421 aziende associate e 13 denominazione tutelate.