Paolo Romeo torna a Messina per la cena di Casa & Putia

by digitalwork

Con la vittoria del campionato italiano Bia Cous Cous che si è svolta nell’ambito della ventesima edizione del Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo, per Paolo Romeo – chef messinese del Ristorante “Shalai Siciliano Contemporaneo” di Genova – si è aperto un mondo. Domenica 29 ottobre alle ore 12 partirà su Sky il programma Cucina e Arte che lo vede protagonista. Lo hanno chiamato pure in Angola dove porterà la sua cucina alla festa dello street food africano; e la sua città aspetta trepidante il suo ritorno, per conoscere meglio quel ragazzo andato via troppo presto da Messina per cercare la sua realizzazione e il suo successo.

Oggi, Paolo torna nella città dello Stretto da consulente per il Ristorante Casa & Putia di via San Camillo nel centro di Messina. I titolari Adriana Sirone e Nino Mostaccio (nella foto con lo chef) credono in lui e gli hanno affidato una grande responsabilità: la scelta del menù e la formazione del loro giovane e promettente cuoco. Hanno anche organizzato un bellissimo evento, la cena a 4 mani “Sicilia…Siciliae” in cui Paolo ha cucinato insieme agli chef Rita Russotto e Emanuele Di Stefano del Ristorante “Satra” di Scicli. Ieri sera, in tantissimi hanno preso parte alla cena e apprezzato la proposta culinaria degli chef. L’evento era già sold out diversi giorni prima. 

Paolo Romeo ha scelto per la serata, i piatti che gli stanno più a cuore. A cominciare da “Viaggio in Sicilia”, il cous cous con crudo di gambero rosso di Mazara e gelato allo zenzero che gli ha permesso di vincere il campionato nazionale e farsi conoscere dal grande pubblico.

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Viaggio in Sicilia

Anche il secondo piatto presentato dallo chef messinese a Casa & Putia ha ricevuto un premio. Il risotto carnaroli, crudo d’autunno, ha trionfato alla prima edizione di Cibality che si è svolta a Genova il 29 settembre scorso. Un risotto delicato e ricco di profumi e dolci contrasti, con peperoni gialli, erba cipollina, pere e alalunga.

Carnaroli, crudo d'Autunno

Carnaroli, crudo d’Autunno

E poi un altro primo piatto gourmet: panelle, scampi, calamarata che è la rivisitazione dello street food siciliano a base di pane e panelle.

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Panelle, scampi, calamarata

Infine il dolce, sempre a base di cous cous, con cioccolato, gelato alla menta, torroncino al sesamo e composta di gelsi neri.

Cous cous al cioccolato con gelato alla menta, torroncino al sesamo e composta di gelsi neri

Cous cous al cioccolato con gelato alla menta, torroncino al sesamo e composta di gelsi neri

Anche Rita Russotto ha valorizzato i piatti della sua terra, presentando un delizioso antipasto: la mitiligghia con alici marinate, cipolla in salamoia, limone, finocchietto selvatico e polvere di peperoncino.

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Mitiligghia con alici marinate, cipolla in salamoia, limone, finocchietto selvatico e polvere di peperoncino

Come secondo piatto la chef di Scicli insieme al co-chef Emanuele Di Stefano ha proposto: spigola con purea di patate, datterino di Scicli, capperi, cialda di olive nere e nepetella.

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Spigola con purea di patate, datterino di Scicli, capperi, cialda di olive nere e nepetella

Un tripudio di colori e sapori per la prima serata di “Incontri Speciali in Putia”. I piatti sono stati accompagnati dai vini della cantina “Baglio Oro”, dal pane di grani antichi siciliani del maestro e ambasciatore del Gusto Francesco Arena, presente all’evento. Hanno preso parte alla serata anche Marco Riggi, amministratore dell’azienda “Molini Riggi” di Caltanissetta, Enrico Russino, titolare dell’azienda “Gli aromi Russino”, Giovanni Torrente, chef e ideatore del Festival di San Vito.

Per saperne di più…

2Paolo Romeo, 39 anni, originario di Mili San Marco, è entrato in cucina all’età di 12 anni e da allora è stato un crescendo. Dopo gli studi all’Alberghiero e varie esperienze in Italia e all’estero, ha trovato la sua piena realizzazione a Genova. Da 2 anni è lo chef del Ristorante “Shalai Siciliano Contemporaneo” e da 8 mesi è entrato in società con i due proprietari catanesi, che hanno creduto in lui. Paolo ha portato a Genova la sua cucina gourmet ed è molto soddisfatto del suo percorso lavorativo, anche se il suo cuore è a Messina dove torna spesso per la moglie Simona e le figlie. Siciliano è anche il suo maestro, il Professore dell’Istituto Alberghiero dove ha studiato, lo chef di Taormina Giovanni Cannavò che gli ha insegnato a stare in cucina e soprattutto che, se non sei predisposto a fare sacrifici, non puoi fare bene questo lavoro.

“La mia cucina – ha affermato Paolo – è mediterranea e colorata. Ogni piatto è l’espressione di come sono io, una persona aperta, sincera, umile”. Paolo è anche impegnato nel sociale e sta portando avanti insieme ai titolari del ristorante Casa & Putia di Messina e Arb, Eimì, Fondazione Comunità, un progetto di integrazione dedicato ai minori migranti con l’obiettivo di unire le sponde del Mediterraneo attraverso il piatto che oggi più che mai lo rappresenta: il cous cous. Anche a Milano è impegnato in un progetto di integrazione per ragazzi migranti.

Qualche foto della serata…

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