Il ristorante Controluce a Trastevere, storico rione nel cuore di Roma, è nato 1 anno fa per differenziarsi dalle tante insegne turistiche che propongono la stessa cucina. Controluce mette nel piatto qualcosa di riconoscibile, proponendo una cucina moderna ma intima, distante dai complicati voli pindarici contemporanei che troppo spesso si allontanano dalla genuinità, e distante anche dalle altre insegne trasteverine.
IL NUOVO MENU
Per l’inizio della bella stagione, il ristorante presenta un nuovo menu firmato in collaborazione con lo chef Pierluigi Gallo di Achilli al Parlamento a Roma, 1 stella Michelin. Una nuova carta fresca, di un’eleganza semplice, in pieno stile Controluce con un tocco ‘stellato’. La sua filosofia si basa su tre pilastri fondamentali: qualità, gusto e sostanza, che si traducono nelle proposte gourmet di uno chef capace di coniugare sapori, tecnica moderna e cuore. Tra i nuovi piatti: Manzo marinato, gel al Martini e misticanza; Maritozzo con pollo e peperoni; Spaghettoro affumicato Pastificio Verrigni con salsa di peperone arrosto, la sua riduzione e limone caramellato; Kebab di polpo; Costine si suino marchigiano, fondo bruno ai lamponi e patate.
“Abbiamo voluto fortemente la consulenza di uno chef importante come Pierluigi Gallo, perché il team ha sempre bisogno di nuovi stimoli, nuovi confronti. Tutto questo è linfa vitale per un’attività ristorativa. Il risultato è un grande menu, sempre in pieno stile Controluce, ma impreziosito da qualche chicca che lo chef Gallo ha voluto lasciare, senza snaturare troppo la nostra idea di cucina. Un grande lavoro di squadra, di grande dialogo, che ha dato vita a piatti unici”, – raccontano le titolari Laura Marasà e Simona Mochi.
LA STORIA E I VOLTI DI CONTROLUCE: AMICIZIA E PASSIONE
La storia di Controluce è quella di una grande amicizia, nata sui banchi di scuola e destinata a durare tutta la vita. Siamo nel 1992, nelle aule della facoltà di Matematica dell’Università di Roma La Sapienza. Due giovani studentesse, Laura Marasà e Simona Mochi, si conoscono e scoprono di avere molte cose in comune, oltre allo studio della matematica: una su tutte, il pallino per la cucina e il sogno di aprire un ristorante. Entrambe hanno ereditato l’amore per la tavola dalle mamme e dalle nonne, che hanno trasmesso loro le grandi ricette e i segreti della cucina italiana. Laura e Simona diventano presto grandi amiche e scoprono di condividere il piacere di trascorrere le sere libere nelle rispettive case, piuttosto che al mare o in campeggio, per divertirsi ai fornelli. Poi, come sempre accade, la vita fa il suo corso: i matrimoni, il lavoro, i figli. Ma il legame tra loro rimane così come il loro sogno: ed ecco che finalmente, nel settembre 2022, lo realizzano e Controluce apre le sue porte. Oggi il regno di Laura è la sala, anche se in passato ha avuto esperienze importanti in cucina e in particolare nella pasticceria, sua grande passione da sempre che adesso mette al servizio di Controluce. Simona invece gestisce principalmente la parte amministrativa e di back office, forte della sua esperienza professionale nel campo della consulenza ma non disdegna anche incursioni in sala.

In cucina il team è composto dallo chef Edoardo Bellucci, giovane talento classe ‘93, e dal sous chef Francesco Luciani (classe ’90) specializzato nei primi. La peculiarità della squadra consiste nell’essere tutti romani di nascita ma con diverse regione italiane nel sangue: Laura è mezza trentina e mezza siciliana, Simona ha origini marchigiane, Edoardo è per metà toscano, Francesco per metà abruzzese. Ecco perché a volte tra i fuori menu di Controluce si possono trovare la polenta, i canederli, le pallotte cacio e ova, la verza marinata, la pappa al pomodoro, il tartufi di Acqualagna o il cannolo siciliano.
LA CARTA DEI VINI: CHICCHE DA TUTTA ITALIA
In continuità con la cucina, il lavoro sulla carta dei vini è importante e riprende quel filone legato all’autenticità grazie a un’attenta ricerca di produttori medio-piccoli, per scovare etichette poco conosciute e di grande qualità. Una carta di referenze quasi tutte italiane – unica eccezione per lo champagne – creata con la consulenza del sommelier Stefano Parenti. Il risultato è una bella fotografia del panorama vitivinicolo nostrano: vini del territorio laziale, come Bellone e Cesanese, insieme ad eccellenze toscane, piemontesi, siciliane, pugliesi e di molte altre regioni. Importante anche la presenza delle bollicine, dal Metodo Charmat al Metodo Classico.