Nuova apertura al mercato centrale Roma: La Cucina Mediterraneo

by Redazione

Il Mercato Centrale Roma dal 23 ottobre 2025 si è arricchito di un nuovo protagonista: il progetto “La Cucina Mediterraneo”, un concept che promuove una cucina fatta di contaminazione, percorsi di inclusione socio-lavorativa, formazione professionale nel mondo della ristorazione e un palinsesto di eventi pubblici e privati.

Un luogo che intreccia gusto, competenze e impatto sociale, nel cuore della Stazione Termini: simbolo del viaggio, dell’incontro e della condivisione.

Siamo felici di inaugurare un progetto nuovo, poliedrico e di forte valore sociale. Una cucina che unisce tradizioni e culture diverse, proprio come il Mediterraneo, riflette la natura del luogo che ci ospita: un punto d’incontro nel cuore di Roma. Allo stesso tempo vogliamo proporre un modello di ristorazione consapevole e circolare, capace di offrire formazione e opportunità reali di lavoro. L’inclusione è la parola che racchiude tutte le sfumature della nostra idea di convivialità”, dichiara Lorenzo Leonetti, artigiano di La Cucina Mediterraneo.

Risponde Umberto Montano, Presidente di Mercato Centrale: “Accogliere nuovi artigiani al Mercato Centrale significa rinnovare ogni volta la nostra missione: dare spazio al talento e alla creatività di chi fa del cibo un mestiere e una passione. Ringrazio Lorenzo, Mohamed e tutto il team di La Cucina Mediterraneo per aver scelto di condividere con noi questa visione. Il Mercato è, prima di tutto, un luogo che cresce insieme ai suoi artigiani e ai giovani che qui trovano un’occasione per imparare, mettersi in gioco e costruire il proprio futuro“.

UNO SPAZIO TRA CUCINA, FORMAZIONE E INCLUSIONE

La Cucina Mediterraneo è più di un ristorante: è un viaggio nel gusto che attraversa paesi e culture affacciati sullo stesso mare. Dalla pasta italiana ai mezé greci, dalle spezie del Maghreb ai profumi del Medio Oriente, ogni piatto racconta una storia di dialogo e contaminazione positiva. L’obiettivo è valorizzare il Mediterraneo come patrimonio gastronomico comune e come luogo simbolico di incontro, inclusione e crescita.

L’offerta cambia nel corso della giornata:

  • a pranzo, business lunch curati e accessibili per studenti, lavoratori e viaggiatori;
  • la sera, lo spazio si trasforma in location per corsi amatoriali di cucina e food experience, eventi privati e cene su invito;
  • la domenica, un brunch contemporaneo e accogliente, pensato per famiglie e curiosi del gusto.

La cucina, in tutte le sue forme, diventa così un linguaggio universale capace di unire persone, generazioni e percorsi di vita.

LA FORMAZIONE SOCIALE E I PROGETTI EDUCATIVI

Al centro del progetto La Cucina Mediterraneo c’è Food Care, impresa che promuove percorsi di inclusione socio-lavorativa e corsi professionalizzanti per giovani, rifugiati e NEET, dalla cucina alla sala, fino alla comunicazione e al marketing, creando opportunità concrete di inserimento nel mondo del lavoro. I promotori sono: Lorenzo Leonetti, cuoco, ristoratore e formatore, anima di luoghi romani come Osteria Grandma, Caffè Nemorense, Bar Coppi e ora La Cucina Mediterraneo; Mohamed Elkatoury, cuoco con esperienze in locali come Il Sorpasso, Altrove, Trapizzino, Vinile, e ora La Cucina Mediterraneo; Monica D’Angelo, esperta di formazione e inclusione, coordinatrice della Scuola e dei percorsi educativi e di orientamento professionale; Giulio Gaudiano, esperto di comunicazione e innovazione; Gabriele Mancini, manager con esperienza nel settore della ristorazione d’eccellenza.

Attraverso il metodo del learning by doing — imparare facendo — i partecipanti si formano direttamente sul campo, affiancando lo staff del ristorante durante il servizio e gli eventi. La Cucina Mediterraneo diventa un laboratorio di crescita e autonomia, dove la cucina è al tempo stesso mestiere, linguaggio e strumento di riscatto.

La Cucina Mediterraneo ospiterà anche percorsi di educazione alimentare dedicati ai ragazzi delle scuole, con l’obiettivo di avvicinarli in modo pratico e coinvolgente ai temi del cibo e della sostenibilità. Attraverso laboratori esperienziali e attività creative, gli studenti impareranno a riconoscere il valore degli alimenti, a ridurre gli sprechi e a comprendere l’impatto delle proprie scelte quotidiane sull’ambiente e sulla comunità. L’approccio è quello del “fare per capire”: cucinare insieme, trasformare gli avanzi, scoprire la stagionalità e la filiera dei prodotti per sviluppare un rapporto più consapevole, curioso e rispettoso con il cibo.

GLI ARTIGIANI

Alla guida del progetto La Cucina Mediterraneo ci sono Lorenzo e Mohamed, supportati dai collaboratori del progetto Food Care.

Lorenzo Leonetti, cuoco, ristoratore e formatore, da oltre vent’anni anima di luoghi romani che uniscono cucina e socialità come Osteria Grandma, Caffè Nemorense e Bar Coppi. Ha portato la sua cucina a bordo delle navi di Open Arms, collaborato con Amnesty International e promosso percorsi formativi per rifugiati e giovani in difficoltà. Porta oggi a Mercato Centrale Roma la sua visione: coniugare qualità gastronomica, filiera etica e formazione professionale.

Mohamed Elkatoury, cuoco professionista con esperienza in ristoranti e locali romani come Sorpasso, Altrove, Trapizzino e Vinile. Dopo un percorso di formazione con MaTeChef di CIES Onlus a Eataly, è cresciuto fino a diventare capo partita. Porta con sé una filosofia culinaria che mette al centro il rispetto per la materia prima, la creatività e l’attenzione al dettaglio. Madrelingua araba e perfettamente bilingue in italiano, rappresenta il ponte ideale tra culture e cucine diverse.

UN MODELLO DI RISTORAZIONE CONSAPEVOLE

La Cucina Mediterraneo unisce eccellenza gastronomica e impatto sociale, in linea con i valori del Mercato Centrale Roma, che da sempre mette al centro gli artigiani del gusto, la qualità e la condivisione.

La missione è trasformare la cucina in uno spazio di dialogo e partecipazione, abbattendo barriere economiche e culturali e restituendo valore alla comunità.

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