L’Etna e il Canavese: comunità e vino all’ottobrata di Zafferana

by Redazione

Il Comune di Zafferana prosegue il lavoro per sviluppare un asset strategico con il Piemonte, spazio al territorio del canavese dopo i progetti sviluppati con Barolo e Barbaresco. L’incontro è in programma Domenica 26 Ottobre durante l’ultima domenica della celebre ottobrata, a seguire degustazioni dei vini etnei e canavesi

La comunità umana è il cuore del concetto di terroir. È attraverso il confronto e il dialogo tra vignaioli che un territorio riesce a mantenersi vivo, intrecciando geologia, clima, biodiversità e cultura collettiva. Un insieme di fattori che restituisce senso al vivere quotidiano e chiama alla responsabilità di custodire l’identità dei luoghi: è questo il punto di riflessione dal quale il Comune di Zafferana ha sviluppato negli ultimi anni relazioni e rapporti con alcuni territori del Piemonte come Barbaresco e Barolo, alleati strategici per lo sviluppo turistico del territorio etneo.
Con questo spirito nasce “L’Etna e il Canavese: comunità e vino”, l’incontro in programma Domenica 26 Ottobre alle ore 10:30 metterà a confronto due territori lontani ma accomunati da una forte identità e dalla passione per il vino. L’evento si svolgerà nei locali del Palazzo di Città (Via Garibaldi 317), ospite Gualtiero Onore dell’Azienda Nuove Tradizioni, in rappresentanza dei Giovani Vignaioli Canavesani, associazione che riunisce oltre venti aziende vitivinicole tra le province di Torino, Biella e Vercelli, una delle comunità più dinamiche e vivaci del panorama enologico italiano.

Presenti anche Matteo Gallello, cronista del vino e direttore editoriale della rivista Bromio, Mauro Cutuli dell’azienda Grottafumata, Giosuè Arcoria, presidente di Confagricoltura Catania e il Sindaco Salvatore Russo: “siamo orgogliosi che Zafferana Etnea possa essere protagonista di un dialogo così significativo tra comunità del vino italiane – precisa il primo cittadino – eventi come questo rafforzano i legami culturali e umani, oltre a valorizzare le eccellenze che l’Etna è capace di esprimere. Il confronto con altre realtà vitivinicole è un’occasione preziosa per crescere insieme, mantenendo viva la nostra identità e aprendoci al futuro”. Alle parole del Sindaco Russo fanno eco quelle di Matteo Gallello: “Un territorio interessante fatica a esprimere la propria identità se resta ancorato alla sola quotidianità, privo di una visione più ampia – sottolinea Gallello – Coltivare un vigneto significa restare, prendersi cura della terra e delle relazioni che la attraversano”. Restare in una comunità diventa così un atto critico e consapevole, capace di generare cambiamento, a patto che chi lavora la vigna si riconosca come custode del tempo e dello spazio che abita.

Alla fine dell’incontro ci sarà la possibilità di degustare i vini etnei di Biondi, Grottafumata, Giuseppe Lazzaro, Pietrardita e altri piccoli produttori artigianali etnei mentre i vini canavesi in degustazione saranno di Monte Maletto, Nuove Tradizioni, Eporedia e Vigneti Aloi.
L’evento di domenica prosegue il dialogo in programma Sabato 25 alle 18 alla Feltrinelli di Catania dove oltre ai protagonisti sopra citati saranno presenti la Maestra Gelatiera Giovanna Musumeci e Andrea Guzzardi, Assessore all’Agricoltura del Comune di Catania.

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