Non era facile mettere insieme i 20 produttori di Mamertino e far degustare i loro vini in una sola masterclass. Eppure l’obiettivo è stato raggiunto e la prima edizione di “Mamertino: da Giulio Cesare ai nostri giorni” è stata un vero successo. L’evento che ha avuto luogo il 6 novembre scorso, all’interno della Scuola degli Antichi Mestieri, è stato organizzato dalla sezione di Taormina dell’Associazione Italiana Sommelier, promosso dal Comune di Fiumedinisi con la partecipazione della eccellente pizzeria A.C. di Giovanni Famá, che fa parte del comitato organizzatore della manifestazione. All’iniziativa hanno aderito appunto venti produttori sui venti esistenti in tutto l’areale produttivo della Doc. Un risultato sperato e raggiunto dagli organizzatori che mette in evidenza la voglia di valorizzare questa importante Doc messinese registrata l’11 settembre del 2004 che è senza dubbio una delle eccellenze vinicole della nostra terra.
Ai saluti istituzionali del vicesindaco Francesco Sentineri, in rappresentanza del primo cittadino Giovanni De Luca, sono seguiti quelli del sindaco della Città metropolitana di Messina Federico Basile e del neodeputato regionale on. Pippo Lombardo. In sala presenti anche sindaci ed amministratori del comprensorio ionico, invitati per l’occasione, ed uno in particolare in veste di produttore e sindaco. Si tratta del sindaco di Itala Daniele Laudini. “Anche noi abbiamo scommesso sul mamertino e sul territorio – ha affermato il primo cittadino di Itala, presente con il padre Alfredo, titolare dell’azienda – che deve vivere soprattutto di vino e stiamo lavorando per valorizzare la nostra DOC”.
L’intervento di Domenico Cascio, perito agrario, a suo tempo promotore dei lavori propedeutici alla stesura del Disciplinare ha permesso di ricostruire l’iter burocratico che ha portato al riconoscimento della denominazione di origine. Ricordati il compianto prof. Michele Sciacca, già sindaco di Itala, comune capofila individuato allora per questa costituenda Doc, e l’assessore del tempo Biagio Freni. A seguire, in rappresentanza dell’Associazione Doc Mamertino, è intervenuta la dott.ssa Maria Genovese, produttrice titolare dell’azienda “Vigna Nica” che ha evidenziato che a dicembre l’associazione diventerà “Consorzio di tutela della Doc Mamertino” e che per il 2023 è già pronta una fitta programmazione di iniziative.
Dopo i saluti ha preso il via la “degustazione maratona” condotta egregiamente da Gioele Micali, sommelier professionista e delegato AIS della sezione di Taormina. In sala a coadiuvare Micali, la squadra di servizio targata Ais Taormina, nelle persone di Giovanni Tringali, Maria Letizia Rizzo e Gaetano Carrozzo, e con il consigliere regionale nonché responsabile eventi Ais Taormina Gianluca La Limina.
Con un’appassionante batteria di venti etichette in degustazione si è definito un quadro a tutto tondo di questa denominazione dal Mamertino Bianco al Bianco Riserva, al Rosso, al Rosso Riserva fino al Mamertino Nero d’Avola attraverso annate, stili ed idee differenti raccontati dai produttori presenti, il tutto condito con gli interventi di tutti i produttori che vinificano in un’area di 34 comuni, tutti in provincia di Messina, ma con differenti condizioni di clima, suolo, esposizione e diversi blend che ne definiscono l’identità enologica. Da qui l’interessante confronto che ne è venuto fuori. Tra una degustazione e l’altra, giornalisti, produttori ed esperti hanno gustato la pizza contemporanea del pizzaiolo Giovanni Famá creata per l’occasione con pomodorino giallo, mozzarella, capocollo di Fiumedinisi, noci e melograno in chicchi e in salsa.
Le venti aziende intervenute sono state: Planeta Winery, Tenuta Rasocolmo, Gaglio Vignaioli, Cambria Vini, Vigna Nica, Azienda Agricola Vasari, Azienda Agricola Salvo – Principi di Mola, Cantine Lipari, Sapuri, Terre Del Levriero, Azienda Agricola Laudini, Tenuta Gatti, Antica Tindari, Cantine Mimmo Paone, Cantine Grasso – Feudo Solarìa, Barone Ryolo, “Cantina Bongiovanni, Tenuta Lacco, Tenuta Moreri – Guzman ed infine Daemone Vini.