Di premi e riconoscimenti la Cantina Ramaddini ne ha ottenuti da quando è entrata nel mercato, divulgando assieme al grande amore per il proprio territorio anche quell’idea tanto genuina quanto sana di viticoltura. Ed anche oggi, che l’azienda ha sposato pienamente i canoni della produzione in biologico, continua a tagliare traguardi importanti tra guide, riviste, concorsi e banchi d’assaggio. Gli ultimi riconoscimenti provengono dalle Certificazioni di Eccellenza assegnate dalla Guida Bio. Ad essere apprezzati dalla commissione sono state diverse etichette: il Nero d’Avola 2018 che ha ricevuto 5 foglie; 4 foglie, invece, per il Nassa 2019, il Syrah 2018e il Ramà bianco 2019; 3 foglie, infine, per il Ramà rosso 2018. Tutte etichette entrate in precedenza anche in altre prestigiose Guide, come Vitae dell’Associazione Italiana Sommelier, Vini Buoni d’Italia, I Vini di Veronelli, I Vini d’Italia, Gambero Rosso. Tra gli altri riconoscimenti, l’inserimento dell’etichetta Patrono 2016tra le Vinitaly 5 Stars Wines(punteggio 92/100) e su Decanter (punteggio 86/100), entrambe le menzioni giunte nel 2020.
Lo scenario in cui nascono questi vini è quello di Marzamemi, splendido borgo siciliano incastonato tra il mare siracusano e la campagna circostante. I vigneti dei Vignaioli Ramaddini si estendono da Noto, perla simbolo del Barocco isolano, fino al mare, abbracciando anche il territorio di Pachino. Una summa di eccellenze, insomma, dove nascono, maturano e crescono le uve coltivate con amore e semplicità. Sono 20 gli ettari cullati dal sole quasi africano, mentre la brezza del mare fa sentire la sua voce, giorno e notte. Il metodo di coltivazione è quello tradizionale ad alberello, a cui si affianca quello più moderno a controspalliera. Il terreno calcareo nasconde anche una buona dose di mineralità, dovuto alla presenza di sostrati vulcanici nella zona. Tutti aspetti che caratterizzano, inevitabilmente e positivamente, le uve e poi i vini, con inconfondibili aspetti organolettici e antiossidanti, tanto apprezzati da Giurie e Commissioni. Tra le varietà coltivate, autoctoni come Nero d’Avola, Catarratto, Grillo, Moscato Bianco, e vitigni internazionali come Chardonnay, Syrah, Cabernet Franc.
“La nostra azienda è certificata bio dalla vendemmia 2018 – spiega Carlo Scollo, uno dei due soci della cantina dei Vignaioli Ramaddini, nonché delegato per la Sicilia orientale della FIVI, la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti. – La nostra scelta è stata naturale e si è concretizzata nel tempo, sia nell’utilizzo delle antiche tecniche di lavorazione delle vigne che nella delicata fase della vendemmia, interamente condotta manualmente, fino alla pigiatura e alla fermentazione. Utilizziamo tecniche naturali, totalmente prive di pesticidi e concimi chimici”.