Prosegue il percorso di studio, sperimentazione e valorizzazione della biodiversità viticola siciliana con la IV Giornata del Progetto Bi.Vi.Si., promossa dal Consorzio di Tutela Vini DOC Sicilia, in collaborazione con le Università degli Studi di Palermo e Milano e le imprese agricole aderenti al progetto di ricerca finanziato dalla Regione Siciliana. L’iniziativa rappresenta un momento di confronto e condivisione tra mondo scientifico, settore produttivo e comunità territoriale, con l’obiettivo di consolidare un nuovo modello vitivinicolo che, con innovazione di processo e di prodotto, sia in grado di affrontare le nuove sfide globali del cambiamento climatico e dell’evoluzione dei consumi e dei trend soprattutto per le nuove generazioni.
Domenica 11 maggio, a partire dalle ore 10:00, Santa Tresa – azienda partner del Progetto Bi.Vi.Si. – ospiterà nella sua tenuta a Vittoria (RG) una giornata interamente dedicata all’esplorazione delle varietà autoctone e reliquia del patrimonio ampelografico dell’isola, nella selezione dei biotipi impiantati, i porta innesto e le barbatelle. Particolare attenzione sarà rivolta anche alle scelte agronomiche da adottare, quelle in grado di assicurare una maggiore capacità distintiva, riconoscibilità dei vini e il rispetto di parametri qualitativi e quantitativi, assicurando una sostenibilità socio-economica della filiera sui territori ad alta vocazione identitaria.
Il programma si aprirà con la visita al vigneto sperimentale dell’azienda durante la quale il Dr. Silvio Balloni (agronomo) e il Dr. Mattia Giacomelli (enologo) illustreranno le caratteristiche colturali dei vitigni impiantati e le principali attività agronomiche che hanno caratterizzato la ricerca sulla biodiversità viticola della Sicilia a Santa Tresa, in uno dei territori storici della civiltà della vite e del vino dell’isola: il vittoriese.

Alle ore 11:30 seguirà una degustazione tecnica dei vini ottenuti dalla vendemmia 2024, guidata dal Prof. Onofrio Corona del Dipartimento SAAF dell’Università di Palermo, con focus sui vitigni Catarratto, Grillo, Vitrarolo, Nocera, Frappato e Nero d’Avola. La sessione sarà arricchita da un’analisi comparativa sui diversi biotipi coltivati in condizioni pedoclimatiche eterogenee, per valutare l’impatto dell’ambiente su maturazione, risposta vegetativa e profilo sensoriale dei vini.
“Saranno otto i campioni proposti in degustazione, quattro bianchi e quattro rossi, frutto di un processo di sperimentazione ancora in corso, ma già capace di delineare interessanti scenari di sviluppo – sottolinea il Prof. Corona –. Le selezioni clonali in contesti produttivi diversi stanno facendo emergere elementi potenzialmente strategici per una viticoltura siciliana sempre più identitaria”.
Il progetto Bi.Vi.Si. si muove in una direzione innovativa anche per quanto riguarda le pratiche agronomiche, promuovendo tecniche di coltivazione adattative e resilienti, in grado di rispondere alle nuove sfide poste dai cambiamenti climatici. L’adozione di varietà autoctone selezionate e la valorizzazione della loro diversità intra-varietale rappresentano un presidio naturale per la mitigazione degli effetti ambientali estremi, rafforzando al contempo il profilo della sostenibilità complessiva del vigneto siciliano, indirizzo strategico di primo piano del Consorzio di Tutela della DOC Sicilia.
Bi.Vi.Si. si fa anche interprete di una rinnovata consapevolezza nel consumo, incoraggiando la produzione di vini identitari e riconoscibili, immediati nell’approccio distintivo gusto-olfattivo, equilibrati e, anche, meno alcolici, capaci di coniugare eleganza e autenticità. Una risposta concreta all’evoluzione delle abitudini dei consumatori e all’emergere di una cultura del bere orientata alla qualità, al benessere e alla sostenibilità, soprattutto per le nuove generazioni.
La giornata è rivolta principalmente al coinvolgimento diretto del sistema produttivo e dell’intera filiera vitivinicola, con particolare attenzione agli operatori del settore, ai tecnici, ai produttori e ai vivaisti. Sarà inoltre un’occasione privilegiata di aggiornamento e confronto per la stampa di settore, chiamata a raccontare l’evoluzione della viticoltura siciliana a partire dalle sue radici più autentiche.
La giornata offrirà inoltre l’opportunità di dialogare direttamente con i ricercatori e i tecnici coinvolti nel progetto Bi.Vi.Si., per condividere metodologie, dati, risultati e buone pratiche. Un momento conviviale con prodotti tipici e vini in abbinamento concluderà l’incontro, celebrando il legame tra ricerca, territorio e cultura del vino.
“La Sicilia detiene il primato del vigneto biologico più grande d’Italia. La IV Giornata di Campagna si inserisce all’interno di un più ampio percorso di innovazione, finalizzato a preservare la diversità varietale e a favorire l’adozione di buone pratiche agronomiche, fondamentali per garantire competitività e resilienza al comparto vitivinicolo isolano – sottolinea Camillo Pugliesi, Direttore del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia –. Il futuro del vino è sostenibile, e Bi.Vi.Si. è il segno distintivo di un impegno corale”.
Alla base dell’intera iniziativa vi è una visione comune che unisce il mondo accademico e quello produttivo, fondata sul valore della biodiversità come strumento per la resilienza climatica, la differenza territoriale, la sostenibilità agricola e la competitività nel mercato globale. L’approccio multidisciplinare – che integra genetica, agronomia, enologia e valorizzazione culturale – riflette un modello virtuoso di innovazione diffusa e sempre più partecipata.