Dalla sinergia tra NH Collection Taormina e Versante Est nasce “In the middle est the wine”, il gradevole appuntamento enogastronomico che il 20 luglio scorso ha animato la terrazza Zefiro dell’elegante hotel situato nel cuore della cittadina.
Il progetto Versante Est nasce tre anni fa da un’idea delle cantine Murgo e Barone di Villagrande, con l’obiettivo di promuovere l’Etna, mettendo in rete le aziende vitivinicole del territorio. Negli anni tante cantine si sono unite e le iniziative di promozione non sono mancate. “In the middle est the wine” è l’ultima in ordine di tempo a cui abbiamo preso parte.
Ad accogliere gli ospiti con il consueto charme e l’eleganza propria dell’NH Collection Taormina, ci ha pensato Andrea Luca, general manager dell’hotel. Il percorso enogastronomico di Zefiro Restaurant ha visto sette etichette di sette cantine di Versante Est in abbinamento alle proposte di fine dining dell’executive chef Giuseppe Di Giugno.
A guidare il racconto tra vitigni e terroir Santi Natola, brand ambassador di Cantine Nicosia, grande esperto ed appassionato di vini che ha accompagnato gli ospiti nel viaggio sensoriale e gustativo di ogni vino, proponendo ben due vini tra cui scegliere per ogni portata. Al suo fianco anche Federico Guzzardi, in rappresentanza di Tenute Mannino, e Cristina Cocuzza, responsabile relazioni pubbliche di Versante Est.
Con un tripudio di colori e sapori lo chef Di Giugno ha aperto la degustazione proponendo un piatto ricchissimo di crostacei, molluschi e frutta: capasanta, moscardino, le cozze, vongole, gamberi accompagnati da salse di maracuja, papaya, mango, avocado e pistacchio. In abbinamento al piatto d’apertura il Sosta Tre Santi Carricante Brut Metodo Classico di Tenute Nicosia, che rivela note di maestosa freschezza, e l’ Etna Rosato di Barone di Villagrande, pungente, intenso pronto a rievocare sensazioni solari, a nostro avviso decisamente più incline al piatto.
In sfida per il perfetto abbinamento con i Fusilloni con tenerumi e polpa di ricci, crema di ricotta e bottarga l’Etna Bianco di Tenuta San Michele e il deAetna bianco di Terra Costantino, quest’ultimo più intenso e dalla maggiore persistenza nel confronto (ancor più indicata nell’abbinamento sarebbe stata un’annata più longeva).
Il trancio di spada alla brace con fonduta di provola dei Nebrodi leggermente affumicata, friarelli, fondo bruno e parture di pesce ha incontrato l’Aurantica Etna Bianco di Tenute Mannino e l’Etna bianco superiore Vigna di Milo de I Vigneri di Salvo Foti. Bella sfida tra due vini bianchi dalla potente mineralitá, dall’acidità e dalla gradevole sapidità, ma dal restrogusto molto delicato, che è stato uno degli abbinamenti più discussi della serata.
Per completare la cena il Tifeo Etna Rosso doc di Gambino ha accompagnato il Semifreddo al peperone rosso con sabbia di gianduia. Si da subito è sembrato un accostamento azzardato complice la corazza tannica del Nerello mascalese e la forte acidità, ma a lungo andare la dolcezza del frutto e le note di confettura, si legavano magistralmente al gusto della nocciola e alla dolcezza del vegetale.
A proposito del nuovo menù estivo del Ristorante Zefiro, presentato in occasione della serata, lo chef Di Giugno ha spiegato: “Creare un nuovo piatto è come scrivere una canzone. Ci sono quei momenti in cui sei ispirato e quei giorni in cui non riesci a inventare nulla. Utilizzo molto la frutta esotica nei miei piatti. Seguo la stagionalità e ho rispetto della materia prima, la filosofia è lo spreco zero”.