CHIARAMONTE GULFI – Con la prima molitura dell’annata è stato inaugurato sabato scorso il nuovo frantoio ipertecnologico di Frantoi Cutrera, azienda che da sei generazioni coltiva ulivi e produce olio extravergine unicamente da olive autoctone in uno dei territori più vocati della Sicilia, a Chiaramonte Gulfi. Pionieri nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecnologie applicate all’estrazione, Cutrera inaugura un nuovo concetto di lavorazione delle olive ed è pronto a riscrivere la storia della produzione olearia di alta qualità in Sicilia.
Il taglio del nastro del nuovo Frantoio, avvenuto nella serata di sabato alla presenza di numerosi amici e colleghi dell’azienda, è stato anticipato nella mattinata da un momento convegnistico a cui hanno preso parte il dirigente generale Dipartimento regionale Agricoltura, Dario Cartabellotta, il sindaco di Chiaramonte Gulfi, Mario Cutello, il responsabile commerciale del Gruppo Pieralisi, Beniamino Tripodi, il dirigente dell’Ispettorato dell’Agricoltura di Ragusa, Francesco Azzaro, ed il fondatore dell’Accademia Maestrod’olio, Fausto Borella. Ospite d’onore Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, che nel suo intervento ha sottolineato il valore dell’olio siciliano da monocultivar ed il coraggio nelle scelte fatte dalla famiglia Cutrera negli anni. «Dobbiamo impostare una nuova narrazione attorno all’olio evo – ha detto Oscar Farinetti –. Ricordiamoci che il destino di un territorio lo cambiano gli eroi che vi nascono e pertanto serve che oggi i leader degli oli comincino una nuova narrazione nel mondo. Abbiamo numerosissime cultivar, più della Spagna, ed è pazzesco! E quelle migliori sono le cultivar che reggono da sole, che non hanno bisogno delle altre per migliorarsi. In questo territorio ce n’è una straordinaria: la Tonda Iblea. Valorizziamola ancora di più. I miei complimenti alla famiglia Cutrera – ha infine dichiarato la special guest della giornata – perché ha saputo raccontare bene questo territorio e perché ha saputo fare delle scelte, in un periodo difficile per tutti. Se Frantoi Cutrera è arrivato sino a qui è perché ha saputo fare delle scelte nonostante tutto. Non si deve stare fermi».
Al talk sono seguite la visita della struttura e la degustazione del primo olio da alberi secolari. La sera, poi, l’atteso taglio del nastro con i ringraziamenti ai presenti di tutta la famiglia Cutrera al completo e dello staff aziendale. «Questo stabilimento, unico nel suo genere come concezione, è il risultato di un’esperienza lunga sei generazioni: tutto è stato progettato per la continua ricerca della qualità assoluta. Qui dentro c’è il nostro lavoro, la nostra storia, il nostro cuore – ha dichiarato commosso Salvatore Cutrera -. Un progetto partito nel ’79 e fatto di notte quando mio padre, che faceva l’operaio, dopo il lavoro si dedicava alla costruzione del primo frantoio. Piano piano siamo cresciuti sempre di più, anno dopo anno e se siamo riusciti a fare tutto ciò è grazie alla forza e all’unione della nostra famiglia e a quanti hanno creduto in questo progetto: a loro il nostro grazie».
Il nuovo progetto Frantoi Cutrera è nato nel 2017 (inizio lavori 2019). È un grande polo internazionale dedicato all’olio extravergine d’oliva costato 13milioni di euro, con oltre 20mila mq di spazi interni ed esterni e 20mila mq dedicati alle isole verdi (Parco Ulivi e Parco Clessidra). All’interno vi sono un frantoio e una linea di stoccaggio e confezionamento dotati di impianti 4.0, un laboratorio di analisi, un baglio-museo, un’area didattica ed una Scuola dell’olio evo.
Sono 60.000 i quintali di olive lavorate l’anno mentre 7.000 sono i quintali di olio prodotti l’anno per un totale di circa un milione di bottiglie fra vari formati e brand. 200-300 mila i vasetti di conserve tra sughi, pesti, confetture e marmellate.
L’export incide per circa il 60%. I Paesi in cui si esporta principalmente sono: Germania, Inghilterra, USA, Canada.