Curatolo Arini è l’azienda vitivinicola nata nel 1875 a Marsala, in provincia di Trapani, per volere del capostipite Vito Curatolo che sognava di produrre il principe dei vini liquorosi, il marsala. Negli anni successivi l’azienda acquista una dimensione sempre più internazionale e esporta in Europa, Sud America, Stati Uniti. I vini Curatolo Arini raggiungono i quattro angoli del mondo e sono conosciuti grazie ad un export che tocca il 90% di una produzione interna di circa 2 milioni di bottiglie, di cui il 50% rappresentata dal vino Marsala. Sul finire dell’800 Vito Curatolo commissiona il disegno delle etichette allo studio del più grande esponente dello stile Liberty siciliano o Art Nouveau, l’architetto Ernesto Basile. Etichette ancora in oggi in uso, con le stesse raffigurazioni. Oggi l’azienda è portata avanti dalla quinta generazione della famiglia. Roberto e Sergio e i rispettivi figli, Riccardo ed Alexandra.
IL BILANCIO DELLA VENDEMMIA
L’azienda vitivinicola ha ospitato i giornalisti per fare il punto della vendemmia 2020 e presentare l’azienda. Il bilancio è positivo. “E’ stata una buona vendemmia – afferma Riccardo Curatolo – perché siamo riusciti ad evitare le piogge autunnali appena in tempo e siamo contenti della qualità delle uve dei diversi vigneti. Anche se complessivamente la quantità è stata leggermente inferiore rispetto agli anni passati, le condizioni pedoclimatiche ci garantiscono una buona qualità per i vini”.
“I mesi estivi sono stati molto caldi ma ventilati – spiega l’enologo Nino Reina – e il vento di Ponente durante le ore più calde della giornata, ha aiutato a contrastare le temperature elevate. Notevoli anche le escursioni termiche: da picchi di 40° durante il giorno a 25° la sera”.
Sono quattro gli areali di produzione da cui provengono le uve per i vini della famiglia Curatolo Arini:
Chirchiaro: Siamo a circa 40 chilometri da Marsala, fra Salemi e Vita, a 500 metri di altitudine. Qui prendono vita Grillo, Inzolia e Catarratto, i cui impianti sono a spalliera con esposizione ad Est, potatura a guyot e su terreni a medio impasto.
Gagliardetta: Siamo a Castellammare del Golfo a circa 300 metri sul livello del mare. Qui è la casa dello Zibibbo. Il suo clima caldo e, al tempo stesso, ventoso lo rendono habitat perfetto per il vitigno aromatico principe della Sicilia. Gli impianti ancora a spalliera con esposizione ad Est, potatura a guyot su terreno sabbioso.
Fulgatore: Siamo a pochissimi chilometri da Trapani e il vigneto si trova su un terreno di matrice calcarea situato a 200 metri sul livello del mare. La zona prende il nome di Sciarra Soprana che poi dà la denominazione al Nero d’Avola, Riserva di Curatolo Arini, vino di punta. Microclima eccezionale per la maturazione delle uve, piantate sempre a spalliera, con esposizione a Sud e col sistema a guyot.
Marsala: I vigneti si trovano nella regione costiera di Marsala dove le uve hanno una maggiore propensione alla naturale ossidazione ed un livello più alto di zuccheri, che dona eleganza e ricchezza al nostro vino. Questa zona ha sempre condizioni climatiche uniche.