Estate, tempo di gelato. Se è vero che il gelato in Sicilia si consuma tutto l’anno, è vero anche che con il caldo la richiesta aumenta e il gelato diventa uno dei protagonisti dell’estate. Se vi trovate a Palermo, andate alla scoperta del gelato de “Il Signor di Carbognano” dove rivive la Sicilia dei ricordi. Sono quattro le pasticcerie che la famiglia Chifari ha aperto a Palermo con questa insegna in luoghi diversi della città, dal centro storico ai quartieri residenziali, sino nella celebre località turistica, Mondello.
Come nasce “Il Signor di Carbognano” a Palermo
Il Signor di Carbognano era un nobile del Seicento amante dei sorbetti della tradizione siciliana, ne raccontava lo scrittore Leonardo Sciascia in un editoriale pubblicato sul giornale l’Ora nel 1965. Il Principe sembrava andare ghiotto di “tuorli d’uovo appena cotti / zucchero in abbondanza / un po’ di odor di muschio e d’ambra…”. Il Principe di Carbognano invitava a corte esperti pasticceri per farsi preparare sorbetti tipici della tradizione siciliana, dando vita alla storia moderna del gelato dell’Isola. “Abbiamo deciso di nominare così le nostre gelaterie per promuovere e trasmettere la cultura storica siciliana e per rafforzare sempre di più la nostra tradizione in tutta Italia” – spiega Pierangelo Chifari.
I gelati de Il Signor di Carbognano
Ampia la proposta di gelati di alta qualità, tra i capisaldi:
- il cioccolato di Modica in quattro varianti. Fedele alla sua missione di custode delle antiche tradizioni, Pierangelo Chifari impiega per i suoi gelati solo il cioccolato della Dolceria Bonajuto nelle varianti al peperoncino, al cardamomo, all’arancia e allo zenzero.
- il gusto candiero, un gelato antico amato anche da Leonardo Sciascia. Era il 1965 e Leonardo Sciascia, in un suo articolo per il quotidiano L’Ora di Palermo, racconta della sua ricerca di una gelateria dove si produca ancora il “candiero”, l’antico nome con cui veniva chiamato il gelato al gelsomino e cannella. “Mi dicono – scriveva Sciascia – che a Palermo nella zona della Vucciria, c’è ancora un locale dove servono del gelato al gelsomino. Di questo gelato il conte Lorenzo Magalotti, impareggiabile registratore di gusti e sapori dà ricetta in versi in quella preziosa raccolta di poesie pubblicata a Firenze nel 1723 sotto il nome di Lindoro Elateo”. E proprio nella ricetta, che numera precisamente tutti gli ingredienti e dettaglia il processo produttivo del gelato, si attribuisce la sua primogenitura ai Maestri Pasticceri del Signor di Carbognano, un nobile toscano del Settecento amante dei sorbetti della tradizione siciliana e che Piergiorgio Chifari ha voluto onorare dando il suo nome alle sue pasticcerie. “Tuorli d’uovo appena cotti/ zucchero in abbondanza/ un po’ di odor di muschio e d’ambra/una trentina di gelsomini /due limoncini; il tutto ben agitato in “tersa porcellana”, poi passato attraverso “finissima stamigna” poi messo nella sorbettiera e la sorbettiera calata in un pozzetto di ghiaccio/ Finchè del bello/Rimescolando/Rimaneggiando/Questo con quello/Tra gelato e non gelato/Vedrai farsi in più di un loco/E serrarsi a poco a poco/Come un latte ben quagliato /E candiero è nominato/Tal chiamollo il Siciliano/Che pria il fe contro la sete/ Del Signor di Carbognano”. Pierangelo Chifari ha ripreso l’antica ricetta e, proprio come 400 anni fa, usa solo infuso di gelsomino e cannella per ricreare un gelato, dal gusto delicato e floreale, molto amato da chi, con qualche anno in più, apre il cassetto dei ricordi a ogni assaggio di gelato. “In origine – spiega Chifari – questo gelato si chiamava scorzonera perché, oltre al gelsomino e la cannella, aveva come ingrediente proprio l’amara radice. Già alla fine del ‘600 la scorzonera fu abbandonata e, visto il colore bianco-candido del gelato, il suo nome cambiò in candiero”.
Il Signor di Carbognano
Via E. Notarbartolo 2/L Palermo
Via R. Settimo 78/A Palermo
Viale Strasburgo 126 Palermo
Viale dell’Olimpo 7 Mondello (Palermo)
Telefono: +390917302545