Ignazio Perez conquista il titolo di miglior sommelier del Marsala

by Redazione

Si chiama Ignazio Perez, ha 43 anni, è di Mazara del Vallo, appartiene alla delegazione di Ais Trapani, ha il diploma di sommelier da appena tre anni, quello di degustatore ufficiale da meno di due e di professione si occupa proprio di comunicazione, rivestendo un ruolo importante nell’analogo comparto di Ais Sicilia.

È lui il primo “Miglior Sommelier del Marsala”, lo sarà fino al 2027 ed è stato proclamato domenica 26 ottobre alle finali che si sono svolte presso le Cantine Florio proprio a Marsala, palcoscenico mozzafiato per un evento di questa caratura. Un teatro che trasuda storia plurisecolare.

«L’emozione di partecipare ad un concorso su un vino che ha fatto la storia d’Italia è stata grandissima – questo il primo commento a caldo di Ignazio Perez. Ancora più appassionante vincerne la primissima edizione e molto stimolante il confronto coi miei colleghi da tutta la Sicilia. Esperienza di forte crescita per me, ma anche un punto di alta valorizzazione per questa nostra eccellenza unica al mondo».

Ignazio Perez s’è distinto per il suo fluente eloquio comunicativo, per aver centrato tra i possibili cinque il vino alla cieca, per aver dato i giusti abbinamenti a tre preparazioni strutturate e, infine, per aver descritto abilmente l’imprenditore Vincenzo Florio e un vino icona di Marco De Bartoli, il Vecchio Samperi.

I primi tre classificati

Medaglia d’argento, un paio di punti dietro, ancora per Giuseppe Messina (38 anni) della delegazione di Ais Taormina, sommelier del Signum di Salina, mentre terzo classificato, sempre a pochissima distanza, è Giovanni Salvo (45 anni), anche lui della delegazione di Taormina, ingegnere delle telecomunicazioni e sommelier nella cantina del fratello, autore del miglior elaborato circa la descrizione di un vino che sarà prossimamente pubblicata sulla rivista Vitae online.

Quarto Emmanuel Ferrante (32 anni) di Ais Ragusa, ristoratore, premiato con la targa da La Strada del Vino Marsala per l’impegno profuso.

Provenienti da tutte le delegazioni provinciali di Sicilia i partecipanti che si sono misurati al mattino su una intensa prova scritta che prevedeva domande su storia, disciplinare, areali di coltivazioni, abbinamenti a preparazioni, descrizione di un vino in veste blog, oltre la degustazione organolettica di due tipologie di vino.

I migliori tre col punteggio più alto si sono dati battaglia davanti al pubblico su degustazione alla cieca di un Marsala, prova di abbinamento cibo-vino, servizio al tavolo e relativa prova di comunicazione su un personaggio famoso e su un vino iconico.

A valutare una preziosa giuria composta, oltre che dal presidente Ais Sicilia, Francesco Baldacchino, dal responsabile concorsi Alessandro Carrubba, dal presidente della Doc Marsala, Benedetto Renda, dall’ambasciatore del Marsala, Giacomo Manzo, dalla comunicatrice del vino, Veronica Laguardia, perfino dal presidente nazionale Ais Italia, Sandro Camilli, e dal Miglior Sommelier d’Italia 2019, Valentino Tesi, presidente della commissione.

«Il primo concorso Miglior Sommelier del Marsala – afferma proprio Valentino Tesirappresenta l’occasione per stringere il sodalizio con il Consorzio e far diventare l’Ais il veicolo di comunicazione di cui questo vino necessita, segnando, così, il rinascimento di un pezzo di storia della Sicilia intera».

Fondamentale la partecipazione della Doc Marsala che riunisce i produttori del vino fortificato sotto unico cappello. Il Consorzio, infatti, ha fornito supporto e accoglienza logistica, mettendo a disposizione i vini per i due focus tematici e per la singolare cena presso le Cantine Pellegrino griffata dallo chef Peppe Buffa e che ha visto le quattro portate, ciascuna in abbinamento a tre Marsala di diversa tipologia per un totale di ben dodici tra Vergine, Secco, Semisecco e Dolce.

«Il concorso è un momento importante, che conferma valore e vitalità del vino simbolo del nostro territorio – afferma Pietro Di Girolamo, responsabile comunicazione Consorzio Doc Marsala. L’attenzione che Ais rivolge al Consorzio è un riconoscimento del percorso serio e appassionato che si sta portando avanti. Ringrazio i concorrenti che con professionalità e curiosità hanno dedicato tempo ed energie per celebrare studiare e valorizzare uno dei vini più celebri al mondo».

Entusiasti della “due giorni” anche il presidente Benedetto Renda e il vice presidente Roberto Magnisi. Un evento che ha visto due focus a tema. Il primo dal titolo “Le radici del Marsala: i vini atti a divenire” presso Cantine Birgi, mentre il secondo “Le annate storiche del Marsala” presso Cantine Florio. Suggestivo il momento culturale che ha previsto la visita a Palazzo Fici, sede de La Strada del Vino di Marsala, della sua enoteca e del Museo del “Vino Marsala John Woodhouse”.

«Vedere i sommelier concorrere sul palco è sempre grandissima emozione – dice Alessandro Carrubba, responsabile concorsi Ais Siciliache ha avuto palco in un posto unico al mondo, quale le Cantine Florio. Il mio grazie va soprattutto a chi mi ha coordinato nell’organizzazione dei concorsi regionali».

Nel 2026 per Ais Sicilia previsti due appuntamenti: in aprile il “Miglior Sommelier di Sicilia”, in novembre quello tematico, ossia il “Miglior Sommelier dell’Etna”. Per la seconda del Marsala, invece, appuntamento al 2027.

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