Guida Sushi Gambero Rosso: due ristoranti a Messina tra 223 indirizzi

by Redazione

Una rosa di 223 indirizzi per assaporare la qualità del cibo giapponese più famoso del mondo. 32 le eccellenze riconosciute con le Tre Bacchette e 13 i Premi Speciali  

Sushi: combinazione perfetta tra le parole “su” (aceto) e “meshi” (riso), arte antica che ha conquistato i palati di tutto il mondo e che torna a essere celebrata da Gambero Rosso nella nuova edizione della Guida Sushi 2025. Un ritorno atteso da tutti gli amanti della cucina giapponese, dopo l’esordio nel 2021 e la pausa in questi anni di trasformazione dei ristoranti nipponici in Italia anche a causa della pandemia da Covid-19. Tra sushi bar, insegne fusion, fine dining, osterie, take-away e delivery, la Guida del Gambero interpreta questo nuovo scenario con una selezione accurata dei migliori luoghi dove gustare il cibo giapponese più famoso al mondo: 223 indirizzi di insegne che hanno investito in qualità e innovazione, tra sapori autentici, ma anche contaminazioni più moderne, per un cibo sempre più popolare che continua ad attirare nuovi consumatori.  

Kajiki


In Sicilia c’è solo un locale ad aver conquistato le tre bacchette, si tratta di HIO SUSHILAB a Palermo. Tra i migliori ristoranti di sushi a Messina invece ci sono:
– il ristorante Kajiki, “il primo ad aver proposto cucina giapponese in città, nel quale da oltre 10 anni si possono gustare specialità tipiche nipponiche e cocktail di grande livello“;
Love’s Sushi Bar, “un locale minimal e un menu con tante golose proposte, alcune con interessanti contaminazioni di ingredienti e materie prime del territorio, di ottima qualità, nel quale il sushi ha un posto di rilievo”.



In questo volume ci sono tante storie di amore per la cultura nipponica, storie di giapponesi che hanno voluto trasmettere al nostro Paese la grande eredità gastronomica di cui sono testimoni e storie di italiani, folgorati dal fascino della cucina del Sol Levante. La nostra selezione cerca di evidenziare le esperienze di eccellenza incentrate intorno al sushi” spiega Pina Sozio, curatrice della Guida

Le Tre Bacchette Sono 32 le insegne di eccellenza che offrono le migliori proposte di sushi lungo tutto lo stivale: la maggior parte si concentra a Milano, da sempre città aperta alle influenze internazionali e oggi capitale della cucina giapponese in Italia, una delle prime città nel nostro Paese ad aver accolto i ristoranti nipponici. A partire dalla celebre insegna Poporoya, da cui parte la storia del sushi a Milano nel 1989, con lo chef Hirazawa Minoru, detto Shiro, che pian piano è riuscito a vincere la ritrosia degli italiani per una cucina allora misteriosa. 

Si rivelano una grande sorpresa, invece, regioni come la Puglia e la Campania, più legate alle tradizioni mediterranee e che invece hanno assistito negli ultimi anni a un incremento significativo di ristoranti che offrono specialità giapponesi, spesso reinterpretate con un tocco locale. Assente il Molise.  

Premio Speciale I Maestri del Sushi, con sponsor Kikkoman. È un riconoscimento alla carriera dei più grandi chef che hanno fatto scuola in materia di cucina giapponese: la Guida celebra 8 grandi nomi, con due nuovi ingressi, accanto agli storici milanesi già premiati nella prima edizione: Francesco Preite di Moi Omakase a Prato, un ambiente intimo ed elegante dove assaporare una fantastica cucina nipponica che ha trasformato la cittadina toscana in un punto di riferimento per gli amanti della tradizione giapponese in Italia; Ignacio Hidemasa Ito di Otoro81 a Napoli, protagonista di un vero e proprio polo del cibo e del benessere distribuito in 1200 mq nel centro della città con una cucina fusion di altissimo livello.  Gli altri Maestri del Sushi a Milano:Haruo Ichikawa di Ichikawa Masashi Suzuki di Iyo Omakase Hirazawa Minoru di Poporoya Ikeda Osamu di Shiro Poporoya Wicky Priyan di Wicky’s Innovative Japanese Cuisine Yoshinobu Kurio di Yoshinobu.

Gli altri Premi Speciali La novità dell’anno con sponsor Mundi RisoAzabu10 a Milano, in zona Bicocca, aperto nella primavera del 2023, il locale del neanche trentenne Gianluca Arcieri è un tributo al pesce crudo, cotto e soprattutto frollato. Valorizzazione del sake, con sponsor JFCSakeya a Milano, uno dei templi italiani del sake con più di 150 etichette provenienti da 47 differenti prefetture e un menu con piatti di livello in abbinamento ai distillati ideati dallo chef Masaki Inoguchi, detto Masa. Hiromi – La Maison a Roma, nuovo progetto di una famiglia imprenditoriale che conta già diverse insegne di cucina e pasticceria nipponica in città e che propone una selezione di oltre 160 etichette di sake, cui si aggiunge anche un’interessante proposta di pairing con i cocktail, tra signature e classici.  

Miglior servizio di salaUmi a Salerno, è anche tra le eccellenze con le Tre Bacchette questo locale dagli arredi minimal chic, ispirato alle locande nipponiche rivisitato in chiave elegante e moderna che offre un servizio professionale e attento per gustare una cucina tradizionale giapponese di qualità.  

Miglior proposta di bere miscelatoMoon Asian Bar a Roma, sul bellissimo rooftop dell’Hotel Valadier, è il locale ideale per una sosta di gran classe per una cena, ma anche un aperitivo con una bella drink list, che propone tanti classici, ma anche diversi signature in chiave asiatica. Ugualmente interessante la pregiata carta dei sake.  

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