Sono una cinquantina gli aspiranti cuochi, pastry chef e direttori di sala con un’età compresa tra i 20 e i 55 anni che stanno prendendo parte agli interessanti corsi formativi organizzati dalla società catanese Civita, nell’ambito del progetto VOLO, finanziato dalla Regione Siciliana, con chef d’eccezione. Le lezioni per l’area cucina sono tenute, tra gli altri, da chef del calibro di Pietro D’Agostino, del ristorante stellato La Capinera di Taormina, Giuseppe Raciti, del ristorante stellato Zash di Riposto, Seby Sorbello, chef patron del Sabir Gourmanderie, Angelo Scuderi, presidente associazione Cuochi etnei, Paolo Romeo, chef del ristorante Letrevì di Messina. Tra gli argomenti affrontati, la dimensione etica dell’alimentazione, la struttura, le note sensoriali di una materia prima, con grande attenzione ai temi della sostenibilità, della valorizzazione dell’ambiente, dello spreco alimentare, delle nuove tecniche di cottura in grado di mantenere le proprietà nutrizionali degli alimenti per un’offerta gastronomica vincente che sappia coniugare gusto e salute sul tavolo mondiale.
Per il settore pasticceria, compongono la rosa dei professionisti Salvatore Cappello dell’omonima Pasticceria di Palermo, Angelo Musolino, de La Mimosa di Reggio Calabria, presidente nazionale della Confederazione Pasticcieri Italiana (CONPAIT), assieme al presidente provinciale Giuseppe Leotta e al delegato Daniele Corsaro; oltre a Salvatore D’Amore, della omonima pasticcieria di Taormina, ed Enza Arena, autrice di svariate pubblicazioni su intolleranze e pasticceria vegana.
Ogni corso si avvale della docenza dei migliori professionisti anche nel settore sala, per far conoscere l’arte del bartending e del bere miscelato, con i diversi tipi di cocktail sia tradizionali che di nuova tendenza, compreso il mondo dei soft drink, oltre Mattia Cilia, Morena Benenati, i docenti sono: Vittorio Cardaci, sommelier FISAR, Salvatore Cacciola docente dell’istituto alberghiero di Randazzo. Completano l’offerta, anche i moduli dedicati alla comunicazione e alla lingua inglese, fondamentali per il professionista dell’accoglienza di qualità, che voglia raccontare il menù al cliente, riconoscere le principali tecniche di abbinamento cibo vino applicare le regole del galateo, anche internazionale.
“Una struttura ha bisogno di aggiornare continuamente i servizi che offre e di avere collaboratori sempre più bravi, e al passo con la velocità dei cambiamenti. Spesso però, mancano specifiche competenze”. “Punto di forza dei corsi – ha sottolineato Nanda D’Amore, responsabile della società Civita – sono i docenti, molti di fama nazionale, che rappresentano il meglio tra le professionalità di eccellenza che il territorio siciliano sa esprimere”.
Lorenzo, Ivan, Siria, Valentina, Tino sono alcuni dei ragazzi che con entusiasmo e curiosità stanno partecipando ai corsi strutturati in 300 ore di aula e di 90 di stage da svolgere a partire da aprile in ristoranti, alberghi e pasticcerie della zona. “Ci crediamo davvero”, commentano in tanti, tra chi è alla prima esperienza e chi invece ha già le idee chiare sul proprio futuro.