Donne del Vino: dall’Abruzzo uno sguardo al futuro del vino italiano

by Redazione

Oltre cento produttrici e professioniste da tutta Italia alla Convention nazionale 2025: tra innovazione, sostenibilità e comunità, quattro giorni per coltivare visioni condivise

Si è chiusa con successo la Convention nazionale 2025 dell’Associazione Le Donne del Vino, che ha visto la partecipazione di oltre 100 produttrici, imprenditrici e professioniste del settore provenienti da tutta Italia. Dal 15 al 18 maggio, l’Abruzzo è stato il palcoscenico di quattro intense giornate di incontri, visite alle aziende vitivinicole del territorio, momenti di formazione e confronto, in un clima di grande energia e condivisione. Un appuntamento che ha rafforzato i legami tra le socie, valorizzato l’identità dei luoghi e aperto lo sguardo verso le sfide future della filiera.

L’itinerario, pensato per attraversare le quattro province abruzzesi, ha offerto un vero e proprio viaggio tra luoghi simbolici e realtà vitivinicole di eccellenza. A Chieti, tappa sulla suggestiva Costa dei Trabocchi con cena al Trabocco Punta Cavalluccio; a Pescara, visita alle cantine Chiusa Grande, dove si è tenuta una masterclass sul Cerasuolo d’Abruzzo condotta da Adua Villa, e alle Storiche Cantine Bosco Nestore; di nuovo a Chieti, visita a Masciarelli e al Castello di Semivicoli. Focus sul Montepulciano d’Abruzzo a L’Aquila condotto dall’analista sensoriale Manuela Cornelii; infine, a Teramo, l’Abbazia di Propezzano ha ospitato una masterclass dedicata ai vini bianchi, guidata dal giornalista e critico enogastronomico Antonio Paolini.

Cuore della Convention nazionale 2025 il convegno “Abruzzo, Coltiviamo scenari futuri”.

Nella bella cornice del Monastero di San Basilio – Centro Congressi Luigi Zordan dell’Università de L’Aquila, le Donne del Vino hanno discusso di innovazione, sostenibilità e cambiamento generazionale nella filiera vitivinicola, con la volontà di trasformare il presente in una concreta visione di futuro.

A moderare il convegno, la giornalista Lara Loreti (Il Gusto – La Stampa/Repubblica), che ha accompagnato il pubblico tra i temi portanti dell’incontro.

«Questa Convention è stata un laboratorio di idee, un momento in cui la comunità delle Donne del Vino ha potuto confrontarsi su temi cruciali come il digitale, l’AI, la sostenibilità, ma anche il futuro del lavoro – ha dichiarato Daniela Mastroberardino, presidente nazionale dell’Associazione –. In Abruzzo abbiamo coltivato scenari futuri che parlano di tecnologia, inclusione, creatività e radici: perché solo chi ha una visione può davvero cambiare le cose».

A fare gli onori di casa, la delegata regionale Martina Danelli Mastrangelo, che ha guidato l’organizzazione della manifestazione insieme alla consigliera nazionale Jenny Viant Gómez, affiancate da un team tutto al femminile della Delegazione Abruzzo: Stefania Bosco, Valentina Di Camillo, Katia Masci, Arianna Di Pietro, Valentina Bravi, Vania D’Alesio e Lia Di Biase, in collaborazione con Studio Eventi & Congressi. Partner per la comunicazione social dell’evento AStudio.

«È stato un lavoro corale, generoso, appassionato – ha detto Martina Danelli Mastrangelo –. Il nostro obiettivo era costruire una comunità più consapevole, capace di affrontare il futuro con strumenti nuovi ma anche con la forza del confronto e della relazione».

Il convegno ha goduto dell’Alto Patrocinio della Regione Abruzzo e del supporto del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo. Presenti anche il presidente del Consorzio Alessandro Nicodemi e l’assessore all’Agricoltura Emanuele Imprudente, che ha dichiarato: «Ospitare la Convention Nazionale delle Donne del Vino è un grande onore per la nostra regione. È un’occasione per riflettere sul ruolo cruciale dell’innovazione e valorizzare il contributo delle donne in un comparto vitale come quello vitivinicolo».

Tra gli interventi più stimolanti, quello di Filiberto Brozzetti, assistant professor AI, Law & Ethics alla LUISS Guido Carli, che ha affrontato il tema “Vino e robot: provocazione o rivoluzione?”, affermando: «L’intelligenza artificiale è uno strumento che può attraversare tutta la filiera del vino, dalla predizione delle rese in vigna alla vinificazione. Ma dobbiamo chiederci: quanto può standardizzare? E quanto può ancora lasciare spazio all’arte dell’enologo?».

Di transizione digitale e Blockchain ha parlato Giovanni Rosato, Manager Rina Agrifood, mentre Marco Ferrante, CEO di Trace Technologies, ha presentato “Vigneto Sicuro”, progetto dedicato al monitoraggio e alla prevenzione delle malattie della vite grazie a tecnologie digitali avanzate.

«Viviamo in un mondo di dati – ha detto Ferrante –. La sfida è trasformarli in soluzioni intelligenti che aiutino i produttori a prevenire perdite e ottimizzare risorse».

Spazio anche alla sostenibilità del packaging con Rita Lancia, Responsabile Marketing e Comunicazione ICO Spa, che ha illustrato come il cartone ondulato possa essere veicolo di comunicazione e scelte green, e a quella della filiera del vetro con Vanina Bartolozzi di Vetreria Etrusca, che ha mostrato in anteprima un video sul rifacimento di un forno fusorio completamente rinnovato in ottica di sostenibilità. «Ogni bottiglia può essere un atto concreto di innovazione» ha spiegato.

Infine, Carlos Veloso Dos Santos, CEO di Amorim Cork Italia, ha posto l’accento su un cambiamento profondo: «Le generazioni Y e Z hanno esigenze diverse. Le imprese devono prepararsi a nuovi modelli organizzativi che mettano al centro il benessere e l’equilibrio dei lavoratori. È la chiave per attrarre i talenti del futuro».

La Convention 2025 in Abruzzo è stata molto più di un evento: un’esperienza collettiva per coltivare insieme il futuro.

Chi sono Le Donne del Vino

Le Donne del Vino sono la più grande associazione al mondo dedicata all’enologia femminile. Fondata in Italia nel 1988, conta oggi oltre 1.200 socie tra produttrici, enotecarie, sommelier, ristoratrici, giornaliste, consulenti, architette e professioniste del settore. Presente in tutte le regioni italiane con delegazioni attive, l’associazione promuove la cultura del vino e valorizza il ruolo delle donne lungo tutta la filiera, con un impegno costante su sostenibilità, innovazione, formazione e inclusione.

Tra i progetti più rilevanti:
D-Vino, che porta l’educazione al vino negli istituti alberghieri e turistici italiani;

–  Essenze di Vite, iniziativa con Ais che prevede la formazione gratuita di sette giovani donne, selezionate in collaborazione con gli Istituti Alberghieri e Turistici.
– il Forum Mondiale delle Donne del Vino, rete internazionale con 12 associazioni estere;
– studi sul gender gap in cantina, campagne contro la violenza di genere e promozione del turismo del vino e dei vitigni autoctoni.

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