Cecile 2018 di Cantina Marilina premiato dall’Espresso

by Redazione

Il vino Cecile, Moscato di Noto di Cantina Marilina è il miglior vino orange e conquista un posto d’onore nella nuova edizione della Guida de L’Espresso. Un riconoscimento storico che segna un primato per la varietà aromatica rappresentativa del sud est della Sicilia: è il primo orange wine da moscato bianco a ricevere in assoluto questo prestigioso riconoscimento. Nato nel cuore del Val di Noto, Cecile è frutto di un lungo lavoro di ricerca e sperimentazione su un vitigno relegato alla produzione di vini dolci e, solo da qualche anno, anche come vino secco.

La cantina, pioniera nel valorizzare la macerazione sulle bucce come strumento identitario e culturale, ha scelto di percorrere una strada controcorrente: trasformare il Moscato in un orange wine complesso, gastronomico, elegante. Un vino che ha saputo conquistare anche Luca Gardini, uno dei palati più autorevoli della critica enologica italiana, che ha inserito Cecile 2018 tra i 1000 vini dell’anno ed in particolar modo premiato come Miglior vino orange con la seguente motivazione: “un prezioso Moscato Bianco in versione orange proveniente dal Val di Noto che rappresenta un’affermazione di duttilità territoriale. Soddisfazione da parte della cantina della famiglia Paternò e di Marilina Paternò: “Cecile cambia la storia e apre la strada a una nuova generazione di produttori che credono nella territorialità, nel tempo e nel coraggio di innovare – precisa la produttrice – è un riconoscimento per tutto il nostro territorio ed il Val di Noto, le varietà aromatiche come il nostro moscato si prestano bene alle macerazioni”.


Per la cantina netina è un riconoscimento frutto di un lavoro di anni che ha sempre visto la macerazione come il punto di partenza di tutti i vini e che riveste un ruolo centrale all’interno del processo enologico di Cantina Marilina che si fonda sul totale rispetto della materia prima e sull’idea che il vino debba essere espressione autentica del territorio. Angelo Paternò, enologo e fondatore dell’azienda, ha sempre sostenuto che tutto ciò che può essere ottenuto naturalmente dall’uva non debba essere forzato attraverso interventi esterni e per questo ha iniziato a lavorare in questo modo sin dal 2004. La macerazione è considerata un atto di rispetto verso la vite e il territorio, un processo capace di trasmettere al vino sia la forza primordiale della natura che l’eleganza conquistata con l’evoluzione.
Cecile 2018 è l’annata in commercio del vino neo premiato dalla Guida L’Espresso come Miglior vino orange, è stato affinato per 28 mesi in barrique da 228 litri dopo una macerazione di 18 ore e una fermentazione in barrique. La sua etichetta mostra un viso tra i grappoli, evocando i colori ambrati del sole e la sua natura gioiosa e promettente

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