Sono tanti gli impegni con cui l’azienda vitivinicola Casa Grazia ha aperto il suo 2020. Si tratta di importanti eventi e fiere di carattere nazionale e internazionale sul mondo del vino. Di ritorno da Spumantitalia a Pescara, dove dal 24 al 26 gennaio si è svolta la manifestazione organizzata dalla rivista Bubble’s magazine in collaborazione con il Consorzio di Tutela dei Vini d’Abruzzo – durante la quale l’enologo di Casa Grazia, Tonino Guzzo, ha ricevuto il premio innovativo “Il frutto nel bicchiere” e il riconoscimento di “Ambasciatore del brindisi italiano 2020”, l’azienda fondata e diretta da Maria Grazia di Francesco si prepara a vivere nuove esperienze in giro per il mondo. Oggi Casa Grazia è volata in Borgogna per prendere parte al San Vincenzo dell’Amarone presso il ristorante di Albert Iacono.
Dalla Borgogna a Roma per Beviamoci Sud, evento dedicato esclusivamente ai Grandi Rossi del Sud Italia che si terrà l’1 e il 2 febbraio all’Hotel Radisson Blu. Fautori dell’iniziativa sono l’agenzia Riserva Grande in collaborazione con Luciano Pignataro e Andrea Petrin, i quali hanno deciso di porre l’attenzione sulle migliori etichette di vini rossi meridionali, soprattutto provenienti da vitigni autoctoni; in virtù di questo l’azienda Casa Grazia presenterà all’evento i suoi Laetitya, Victorya 1607 e Gradiva, rispettivamente Frappato, Cerasuolo di Vittoria e Nero D’avola, tutti in purezza.
Infine l’azienda volerà in Francia in occasione del Wine Paris, il rendez-vous internazionale dei professionisti del vino che si terrà dal 10 al 12 Febbraio a Parigi. Più di 1.800 gli espositori registrati da tutte le regioni viticole francesi che hanno confermato la propria partecipazione, con in testa importanti presenze come l’Alsazia, la Borgogna, la Champagne, ed in crescita anche i produttori internazionali: Italia, Spagna, Portogallo, Argentina e Sud Africa in testa.
“È un grande orgoglio per noi – dice Maria Grazia di Francesco, imprenditrice e fondatrice dell’azienda Casa Grazia – partecipare a questi importanti eventi che ci permetteranno di esportare il nome della nostra Sicilia, del nostro terroir e della nostra identità in Italia e all’estero. Ognuna di queste manifestazioni ci permetterà di donare parte del nostro grande lavoro che si concretizza nella realizzazione nostri vini, ma ci permetterà di ricevere anche tantissimo in cambio, grazie al confronto con realtà diverse, con i numerosi operatori del settore, i giornalisti, i sommelier e i wine lovers che avremo modo di incontrare, conoscere e/o rivedere ad ogni evento: Un “do et des” che è motivo di crescita e di grande soddisfazione”.