Bahal dell’Etna è il nuovo agri resort in provincia di Catania. In cucina c’è lo chef Giuseppe Germanà ritornato nella sua Ramacca

by Valeria Zingale

Il nuovo agri resort aperto a maggio 2024 a Ramacca è gestito con grande passione da due donne, Loredana Di Bennardo e Giancarla Blandini. In cucina c’è lo chef Giuseppe Germanà che punta alla sostenibilità attraverso l’utilizzo di prodotti del territorio interpretati con creatività e gusto.

L’agri resort “Bahal dell’Etna”, aperto nel maggio del 2024, è la scommessa dei fratelli Filippo e Salvatore Romeo che hanno ridato splendore all’antico casale di famiglia sito nel comune di Ramacca, in provincia di Catania, affidandone la gestione alle mogli Loredana e Giancarla.

Una storia di famiglia

Loredana Di Bennardo e Giancarla Blandini, proprietarie di Bahal dell’Etna

“Il nome Bahal che deriva dall’arabo – spiega la proprietaria Loredana Di Bennardo – è stato pensato per la forma che ricorda il baglio, antica costruzione del territorio siciliano con uso di fattoria fortificata che era contemporaneamente un sistema di difesa e una grande azienda agricola dove risiedevano gli stessi proprietari terrieri e i contadini che vi lavoravano tutto l’anno. Era dotato di numerosi alloggi, ma anche di stalle e depositi per i raccolti”.

“Abbiamo ereditato questa proprietà dai miei suoceri – racconta ancora Loredana – e insieme ai miei cognati l’abbiamo restaurata, lasciando intatta la struttura, divisa in sale per garantire ai clienti la propria intimità. Le mura all’interno sono quelle originali e abbiamo recuperato la struttura utilizzando materiali naturali, legno e pietra lavica”.

La camera deluxe con terrazzino e Jacuzzi

L’importante progetto di recupero e restauro è stato eseguito dal giovane architetto Francesco Saccone. La struttura ricettiva si compone di quattro camere, tre con vista, al primo piano, tra cui una deluxe con terrazzino e jacuzzi, e una al piano terra adatta per accogliere persone affette da disabilità o con problemi motori. Tutto intorno si apprezza il verde molto curato, tra aranceti e uliveti e il profumo di zagara, la vista sull’Etna e sullo specchio d’acqua del laghetto artificiale. Il progetto è in divenire ed oltre ad altri posti letto è prevista la costruzione di un’ampia piscina esterna, di un centro benessere e di una cantina per organizzare degustazioni di vini, immersi nel silenzio di un ambiente di puro relax.

Il ristorante

Il punto di forza della struttura ricettiva è il ristorante che Loredana gestisce insieme alla cognata Giancarla Blandini. Elegante e raffinato, con poco più di una quarantina di coperti, il locale è stato studiato con spazi ampi per ospitare eventi. “Abbiamo scelto una cucina tradizionale ma innovativa in cui vengono utilizzati i prodotti del nostro orto e i frutti di stagione” – raccontano Loredana e Giancarla. La cucina, sin dall’apertura, è saldamente affidata alle sapienti mani dello chef Giuseppe Germanà, ritornato nella sua Ramacca dopo varie esperienze fuori dalla Sicilia. Germanà nella sua cucina valorizza i prodotti del territorio, come il carciofo violetto ramacchese, gli ingredienti poveri e le erbe spontanee, in una logica sempre attenta alla sostenibilità. Ne vengono fuori piatti eleganti, ben studiati, armonici nel gusto e nella presentazione.

Maialino cotto a bassa temperatura con carciofo ramacchese e caponata

Speciale anche l’attenzione che l’executive chef di Bahal dedica alle colazioni preparando personalmente tutta la proposta dolce, grazie a una innata passione trasmessa dal padre. Tra dolce e salato c’è un’ampia scelta. Da non perdere iris, ravioli con ricotta, cornetti, biscotti, crostatine e il pane di giornata servito con le confetture artigianali ed i salumi e i formaggi del territorio.

La colazione di Bahal sull’Etna

Lo chef Giuseppe Germanà

Classe 1989, Giuseppe Germanà si è avvicinato al mondo della cucina da giovanissimo. “La mia passione inizia sin da bambino – racconta lo chef ramacchese – quando, fra i racconti di mio papà, appassionato di pasticceria, e l’indossare giocosamente un grembiule all’interno della macelleria di famiglia, cominciavo a mettere le mani in pasta. Col passare del tempo – continua Giuseppe – cresceva il bisogno di imparare e dunque di seguire una formazione che iniziasse a dare un primo imprinting. Durante le vacanze estive ho iniziato le prime esperienze lavorative stagionali e ho festeggiato il mio diciottesimo sul posto di lavoro: una passione che dunque a tratti valica ogni interesse adolescenziale”.

Quell’amore e abnegazione per il lavoro si percepisce nei racconti di Giuseppe che si sofferma sulle esperienze maturate prima a Nizza, poi in Sicilia (in particolare all’Hosteria Aquanova di Canicattì e alla Rocca dei Saraceni di Regalbuto) e in Puglia, alla Villa San Martino di Martina Franca (TA) che lo hanno reso uno chef consapevole delle sue potenzialità: “Mi sono messo in gioco con svariati tipi di cucina, dall’agriturismo al catering, passando alla ristorazione e iniziando anche lavori di consulenza e, fra le esperienze più recenti, vi è anche la cucina a bordo di uno yacht privato. Insomma, dopo tanti anni di studio e lavoro, ciò che rimane sempre vivo e che scorre nelle mie vene è la voglia di mettermi in gioco e di imparare nuove tecniche crescendo così, sempre di più, dal punto di vista professionale”. Giuseppe al ristorante Bahal dell’Etna si fa artefice di una cucina dalle solide radici in cui protagonista è l’ingrediente nella sua interezza. Zero spreco, una spesa misurata, ingredienti poveri, stagionali e territoriali sono alla base del suo lavoro. Adesso lo chef sta mettendo a punto i nuovi menù degustazione ed è sempre più orientato a eliminare l’idea di un menu statico e sempre uguale, prediligendo una cucina semplice, creata con gli ingredienti freschi che il mare e il mercato offrono quotidianamente, sempre focalizzata sul gusto e sull’eleganza.

Davide Cristaldi e Giuseppe Germanà con il sous chef Marco Rapisarda e il pasticcere Giorgio Abate

La cena a quattro mani tra Sicilia e Piemonte

L’occasione per scoprire questa bellissima realtà nel cuore della Sicilia è stata offerta dalla cena a quattro mani in cui lo chef Giuseppe Germanà ha ospitato l’amico d’infanzia Davide Cristaldi, chef del ristorante De Gustibus di Chieri, con la socia Giulia Mandera, e il pasticcere Giorgio Abate.

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